“Il nuovo Regolamento per la concessione dei contributi culturali, approvato dal Consiglio comunale nell’aprile dello scorso anno e concertato ancor prima del passaggio all’Assise con tutte le associazioni della città, a cui abbiamo sottoposto il testo per un’ampia condivisione, è uno strumento di cui l’Amministrazione si è dotata per rendere più trasparente e imparziale l’erogazione dei contributi della cultura. Il nostro obiettivo non è certo quello di penalizzare o discriminare nessuno, al contrario, intendiamo valorizzare le varie realtà associative e offrire loro un ventaglio di opportunità più ampio, di cui tutti possono fruire”.
Lo dichiara l’assessora alla Cultura, Elisabetta Leone, in risposta alle osservazioni mosse da alcune associazioni cittadine.
“Il nuovo regolamento fissa una distinzione tra contributi ordinari, pluriennali e annuali. I primi sono attribuiti a enti, associazioni e istituzioni che accedono ai finanziamenti ministeriali, il cosiddetto FUS e dunque hanno progetti e un riconoscimento di qualità certificati dal Ministero. Il nuovo Regolamento in questo caso si limita a ribadire quanto già era previsto da quello precedente. La novità è che alla base della concessione del contributo pluriennale vi è la stipula di una convenzione triennale tra il Comune dell’Aquila e le istituzioni ammesse al FUS, che abbiano fatto richiesta di contributo all’Amministrazione, per regolamentare in modo più preciso l’erogazione dei contributi. Oltretutto per alcune di queste istituzioni, come il TSA e l’Istituzione Sinfonica la concessione del contributo di un Ente pubblico è condizione necessaria per accedere al FUS, come stabilisce il nuovo decreto ministeriale sulla cultura".
"I contributi annuali, invece" prosegue l'assessora "sono concessi a sostegno dell’attività delle associazioni che hanno sede a L’Aquila e che abbiano fatto domanda entro il 30 ottobre. Questi vengono concessi sulla base di una graduatoria, stilata da un commissione di esperti in ambito artistico-culturale, che attribuisce un punteggio a ciascun progetto presentato, sulla base di criteri oggettivi, specificati nel nuovo Regolamento. Il contributo ordinario annuale viene concesso alle prime cinque associazioni in graduatoria. Per evitare che il contributo annuale venga assegnato sempre alle stesse associazioni e per garantire un sistema di turn over, chi ha beneficiato del contributo ordinario un anno non può beneficiarne l’anno successivo. Un criterio, a mio giudizio, oggettivo, introdotto a tutela delle associazioni, in nome del’imparzialità, proprio per concedere tale possibilità a più realtà e non sempre alle stesse. I nomi dei componenti dell’attuale commissione di esperti sono espressamente indicati nella delibera di giunta che li ha nominati e ribaditi in tutti gli atti che approvano i lavori della commissione medesima. Si tratta, in ogni caso, della prof.ssa Silvia Mantini, del prof. Gianfranco Giustizieri, della prof.ssa Licia Galizia, del Direttore del Conservatorio Giandomenico Piermarini e dell’avvocato Dania Aniceti, Dirigente del Settore Cultura e Politiche Sociali del Comune. A breve sarà nominata una nuova Commissione di esperti, scelti sulla base delle candidature pervenute in risposta ad un bando comunale. Abbiamo voluto introdurre anche in questo un principio di turn over per motivi di imparzialità".
"Chi non riceve i contributi ordinari" continua Leone "può far richiesta di un contributo straordinario- prosegue l’assessora- In questo caso il contributo serve a sostenere uno specifico progetto e la domanda va presentata trenta giorni prima dello svolgimento dell’evento. È sempre la Commissione di esperti, che assegna un punteggio a ciascuna attività, non su base discrezionale o soggettiva, ma seguendo criteri oggettivi ben specificati". "
"Non sfuggirà, inoltre, a chi ha letto il Regolamento" conclude l'assessora "che esiste anche la possibilità delle sovvenzioni, con cui il Comune dell’Aquila fa propria e dunque finanzia un’iniziativa culturale che rientra tra gli indirizzi programmatici dell’Ente. Un’opportunità che certo non si lasceranno sfuggire realtà culturali e professionali consolidate e gli esperti del settore. Abbiamo previsto diverse opzioni, proprio per non penalizzare nessuno. Al contrario abbiamo voluto offrire una possibilità a tutti, da chi ha un’attività consolidata a realtà meno conosciute, ma con progetti altrettanto validi. Su tutte le altre questioni poste dalle tre associazioni, ovvero le varie voci di bilancio relative alla cultura, parlano gli atti pubblici. Basta consultarli”.