Si profila per venerdì 20 maggio uno sciopero che coinvolgerà tutte le figure professionali della scuola: docenti, dirigenti, personale Ata. E vedrà le sigle sindacali compatte: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals, con iniziative previste su tutto il territorio nazionale.
Per ogni categoria una serie di obiettivi, quelli comuni a tutti sono definiti dalle organizzazioni sindacali: rafforzare la contrattazione di istituto; rinnovare il contratto, fermo ormai da anni; valorizzare le professionalità; sburocratizzare la scuola, guardando a un consolidato patto tra scuola, famiglie e comunità sociale che abbia fondamenta vere in fatto di politica di investimenti; stabilizzare i precari, per i quali a detta dei sindacati non emersi risultati apprezzabili attraverso il piano straordinario di assunzioni o le procedure concorsuali; adeguare le retribuzioni. Una raccolta di firme è stata nel frattempo ultimata e riguarda la petizione rivolta al governo e sottoscritta nelle settimane scorse in tutte le scuole italiane, un testo che evidenzia le diverse emergenze su cui da mesi i lavoratori e i sindacati sono mobilitati.
Nel dettaglio delle diverse figure, per quanto riguarda i docenti la mobilitazione punta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi - definiti contrattualmente - per l'assegnazione alle scuole tramite contratto, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialita' come modello che puo' favorire la miglior qualita' nella programmazione e nella gestione dell'offerta formativa.
Quanto ai dirigenti scolastici, oltre all'esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, da parte dei sindacati è rivendicato il superamento di quelle che definisce "assurde differenze" nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, e inoltre la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l'eliminazione delle responsabilità improprie, il ripristino delle risorse i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico.
C'è poi il capitolo relativo al personale Ata, e dunque una diversa politica degli organici; l'istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; prevedere la figura dell'assistente tecnico per ogni scuola, anche i quelle del primo ciclo; procedere al bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (Dsga); far ripartire i processi di mobilità professionale interna; porre termine alle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo; superare l'esternalizzazione dei servizi.