E' scaduto il mandato della Consigliera di parità regionale, ma l'attuale titolare dell'incarico, Letizia Marinelli, non ci sta.
E' stato pubblicato sul bollettino ufficiale regionale Bura l'avviso pubblico di selezione (il numero 11 del 23 marzo scorso), ma secondo la consigliera - arrivata alla ribalta delle cronache nazionali due anni fa a causa di una presunta love story con l'ex governatore Gianni Chiodi - c'è sulla pubblicazione un "clamoroso" sbaglio dovuto a un richiamo alla normativa, nel frattempo modificata.
Ma per Marinelli non si tratta di "rimanere attaccata alla poltrona", che frutta indennità di scarse 150 euro mensili, ma di "avere la volontà e caparbietà di portare a termine i progetti" per i quali ha lavorato.
"Mi chiedo come mai questa giunta Regionale - attacca Marinelli - non abbia viceversa provveduto tempestivamente alla nomina della nuova Commissione di pari opportunità regionale, organismo politico al quale si applica lo spoil system e dunque sarebbe dovuto decadere già all'indomani della vittoria del centro sinistra alle elezioni regionali. Sarà mica perché la commissione si occupa solo di fare convegni?".
La consigliera di parità aveva già qualche tempo fa attaccato duramente la struttura presieduta da Luciano D'Alfonso, rea di aver messo in atto tentativi di mobbing nei suoi confronti [leggi l'articolo].
"Ritengo che qualora sia stata una 'svista' codesta Presidenza procederà per l'annullamento dell’avviso senza farmi spendere ulteriori soldi per il ricorso giudiziario. Farmi terminare il lavoro probabilmente è pura utopia", conclude Letizia Marinelli, annunciando che "venderà cara la pelle". (m. fo.)