Venerdì, 03 Giugno 2016 14:10

M5S L'Aquila: "Su Variante Sud e metro Scoppito-S. Demetrio interessi occulti di Anas e Ferrovie"

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"Procedure di infrazione per le continue e reiterate elusioni di Regione e Comuni sulle valutazioni ambientali imposte dalle direttive Ue su Vas, Via e Vinca" e "indagini su eventuali interessi e privilegi  occultamente sottesi alle ipotesi infrastrutturali finora delineate da Anas e Ferrovie".

A chiederlo, in una nota, in merito ai progetti per la realizzazione della Variante Sud e della metro di superficie San Demetrio-Scoppito (con annessi sottopassi necessari per eliminare i passaggi a livello), è il Meet Up Beppe Grillo dell'Aquila insieme al comitato Comitatus Aquilanus/Periferie aperte.

 

Di seguito la nota completa

Con riferimento alla presa di posizione dell’Anas sulla Variante sud con annesso ponte di Porta Napoli, all’illegittimo avvio dei lavori per la metro tra San Demetrio e Scoppito e alla sopravveniente pista ciclabile (opere comprese nel Masterplan regionale), ci corre l’obbligo di evidenziare una mancanza  assoluta di trasparenza e partecipazione. Si tratta infatti di scelte infrastrutturali  episodiche dell’amministrazione comunale e della Regione nel Cratere.

Ormai da qualche tempo si susseguono continue mobilitazioni-sollecitazioni su temi strategici come la Variante Sud, la razionalizzazione velocizzazione della ferrovia, la pista ciclabile lungo l’Aterno e il recupero delle mura del centro storico.

Si tratta di temi di grande rilevanza che avrebbero meritato una riflessione organica e interdisciplinare tra i livelli istituzionali interessati per delineare le ipotesi più efficaci,condivise e cantierabili.

Così non è stato: si è portata avanti dilettantescamente ed irresponsabilmente un’azione episodica e amicale, avulsa dalle procedure, da parametri e valutazioni tecnico, economiche e ambientali, con la naturale conseguenza di generare l’attuale esplosione di comitati, contenziosi e impugnative.

Gli enti proponenti (Anas, Ferrovie, Regione e Comune) hanno di fatto segmentato gli interventi sottoponendoli di volta in volta ai rappresentanti delle amministrazioni comunali e  dei comitati senza mai fornire il quadro completo per consentire una valutazione organica dei diversi interessi e una conseguente ponderata decisione.

Si tratta,infatti, di opere a carattere intercomunale in quanto la variante alla ss 17 va da Bazzano a Castelnuovo e la metro dovrebbe andare da San Demetrio a Scoppito; per entrambe i Comuni non hanno potuto aprire un dibattito e consentire una reale partecipazione.

Tutti i pronunciamenti che ci sono stati finora, come le informali prese di posizione di sindaci e comitati, erano difformi dagli strumenti urbanistici comunali e non erano avallati dai relativi consigli.

La stessa Regione non ha riportato in tali sedi la sostanziale difformità delle opere dall’art. 23 del Quadro di riferimento regionale vigente.

Le conseguenti conferenze di servizio non possono avere il crisma dell’autorevolezza esaustiva propedeutica ad un legittimo avvio della fase di affidamento e ad un ortodosso inizio dei lavori.

La stessa pista ciclabile interesserà tutta la valle dell’Aterno (da Montereale a Villa Sant'Angelo e oltre) con sicure interferenze di tracciato e funzionali con le altre opere infrastrutturali sopranominate.

Nello stesso Comune dell'Aquila non sono stati coinvolti i consigli di partecipazione né tantomeno il fantomatico Urban Center né il volenteroso assessore alla Partecipazione che in parallelo continua ad attivare più o meno vaghe inchieste sull’avvenire della nostra città.

Si è di fatto delineato un Piano Strutturale per il Cratere all’insaputa di Comuni e popolazioni pretendendo di passare alla fase esecutiva con procedure non ortodosse di dubbia democrazia e legittimità.

Va inoltre evidenziato che sia il tracciato Anas che le chiusure dei caselli con le nuove strade e relative nuove stazioni ferroviarie, senza una reale organica valutazione parametrica dei differenti interessi, rischiano di favorire qualche privato (vedi vecchio Prust bocciato a Bazzano, già oggetto di illegittima localizzazione Mar), senza favorire quella auspicata accessibilità speditiva ad aree parco, beni culturali e servizi strategici come in località Ponte Rasarolo (Martini), dove, dalla ferrovia e dalla pista ciclabile si potrebbe facilmente accedere al Parco del Sole con annessa Basilica di Collemaggio, al megaparcheggio, alla sede della Regione e al polo socio-sanitario dell’ex psichiatrico.

Rimangono tra l’altro irrisolti sia il problema della sicurezza nel tratto da Bazzano a San Gregorio (l’unico intasato e promiscuo nel quale si verificano circa 100 incidenti l’anno), che continuerà ad essere utilizzato nel pericoloso modo attuale sia la necessità di collegare la variante sud ai flussi che vengono da Rieti e dall’Alto Aterno e che potrebbero essere i veri utenti della stessa variante come bypass est-ovest.

In particolare il Comune avrebbe dovuto lavorare ad un variante al Prg speditiva connettendo i temi della valorizzazione agricola della piana irrigua (disinquinata) a quelli della rete fluviale e del parco dell’Aterno con annessa pista ciclabile con quelli dello stesso Parco del Pomerio urbano.

In tale quadro andavano innestate le diverse e articolate ipotesi di accessibilità integrata fatte dall’Anase e dalle Ferrovie.

A questo punto tutto va riportato a congruenza:

1) Anas, FFSS, Asm, Tua, Autorità di Bacino e Genio Civile, Sovrintendenza devono sovrapporre le varie ipotesi e verificarne organicità, congruenza e praticabilità ambientale;
2) La progettazione deve contenere una visione organica e  deve essere corredata da valutazioni costi-benefici, da Vas-Via e da ponderazioni dei diversi interessi sociali;
3) A tal fine va imposta la procedura dell’INCHIESTA PUBBLICA e non può che essere la Regione ad attivarla.

Il M5S  viene perciò a rigettare qualsiasi accelerazione invitando tutti gli organi ad intervenire.

Inoltre avvierà ogni azione per perseguire questa linea ed imporla sia  a livello regionale che a livello locale e cercare di non consentire il conseguimento dell’alibi della strategicità derogatoria del Masterplan a livello nazionale e chiedendo una procedura di infrazione per le continue e reiterate elusioni di Regione e Comuni sulle valutazioni ambientali imposte dalle direttive Ue su Vas, Via e Vinca.

Le autorità di vigilanza vogliano intanto avviare le opportune indagini su eventuali interessi e privilegi occultamente sottesi alle ipotesi infrastrutturali finora delineate da Anas e Ferrovie.

 

Ultima modifica il Venerdì, 03 Giugno 2016 15:09

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