Il Decreto enti locali, quello con il quale sono stati trasferiti 16 milioni di euro dal governo al Comune dell'Aquila a compensazione delle maggiori spese e delle minori entrate post-sisma, necessari alla chiusura del bilancio, sarebbe "sbagliato".
Secondo il testo del decreto, pubblicato tre giorni fa in Gazzetta ufficiale [leggi l'articolo], i fondi a ristoro delle mancate entrate per la tassa sui rifiuti non potranno essere iscritti al bilancio 2016. All'articolo 3, infatti, si dice chiaramente che "il contributo è destinato al ristoro per le entrate tributarie delle tasse per la raccolta di rifiuti solidi urbani afferenti agli esercizi precedenti al 2016". E' il termine precedenti ad essere fondamentale.
In altre parole, non è possibile, attualmente, coprire con i soldi del governo la spesa per il contratto di servizio con la municipalizzata Asm, 14,5 milioni di euro, di cui 3, appunto, che sarebbero dovuti provenire dal governo attraverso il Decreto enti locali.
Lo "sbaglio" nel testo dell'articolo 3, dunque, porterebbe necessariamente a un aumento della Tari (già alzata del 20%), che verrebbe aumentata del 50%. Un vero salasso, per le famiglie e soprattutto per gli esercizi commerciali. L'alternativa, infatti, sarebbe la rimodulazione drastica del contratto di servizio tra Comune e Asm, con un taglio netto ai servizi e possibili collassi nella raccolta dei rifiuti negli ultimi mesi dell'anno.
A far emergere la questione è stato Michele Malafoglia, portavoce aquilano di Fratelli d'Italia: "All'aumento già deliberato del 20% - afferma in una nota - verosimilmente ne dovrà seguire un altro, a meno che non si trovi un escamotage tecnico che ne consenta l'inserimento nell'esercizio finanziario attuale. Questo è il 'grande successo' di cui ha parlato la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane: un nuovo fallimento del governo Renzi che non è neanche capace di copiare le norme precedenti che, seppur in alcuni casi tardivamente, avevano sempre assicurato la copertura delle esigenze contabili connesse al sisma del 2009".
Un grattacapo non da poco per la giunta del sindaco Massimo Cialente, e per i suoi uffici dopo il periodo travagliato dell'approvazione del bilancio di previsione [leggi gli articoli]: "Stiamo cercando di trovare un rimedio - dichiara il sindaco a old.news-town.it - domani chiameremo Roma per capire chi ha scritto questo articolo sbagliato nel decreto, sentirò anche la sottosegretaria Paola De Micheli".
"Ora come ora non so come risolverla - aggiunge preoccupato il primo cittadino - probabilmente si voleva intendere altro, ma il problema è che entro il 31 luglio dovremo approvare l'assestamento di bilancio. Dobbiamo puntare a emendare il decreto, prima della conversione in legge". Il decreto dev'essere infatti convertito in legge entro il prossimo 24 agosto e, tradizionalmente, le due Camere vanno in ferie la prima settimana di agosto.
"Allo stato attuale - sottolinea Ettore Di Cesare, l'esponente di opposizione in consiglio comunale - i cittadini e le imprese saranno costretti a pagare un aumento di ben il 50% della Tari, la tariffa per i rifiuti. Parliamo di importi aggiuntivi medi l'anno di 300 euro per famiglie, di oltre 1.000 euro per ristoranti, pizzerie e pub e di oltre 700 euro per i bar. Alcuni esercizi commerciali arriveranno a pagare anche 8.000 euro in più. Insostenibile, una vera e propria follia amministrativa".
"E' davvero incredibile - continua il consigliere di Appello per L'Aquila, ai microfoni di old.news-town.it - che il governo scriva un articolo del genere su un decreto legge, dedicato a una specifica situazione aquilana. A questo punto, due sono le ipotesi: o, prima della pubblicazione, nessun referente aquilano in Parlamento, come la senatrice Stefania Pezzopane, ha letto il decreto; oppure, ancora più grave, è stato letto ma nessuno ha notato un errore così grossolano".
Il gruppo - che ingloba Ettore Di Cesare (Apl) e Vincenzo Vittorini (Lcv) - ha convocato per giovedì prossimo una conferenza stampa sulla questione "e altri problemi connessi a Decreto enti locali e bilancio del Comune dell'Aquila".
Stefania Pezzopane: "Al lavoro in Senato per riparare errore tecnico"
"Nel decreto enti locali ci sono i 17, 5 milioni per i bilanci dei comuni del cratere. Uno straordinario risultato politico. Una bella boccata d'ossigeno e un risultato non del tutto scontato, che siamo riusciti ad ottenere insieme, da un governo attento alle esigenze del territorio".
Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane. "Tuttavia nel testo approvato dal governo c'è anche un errore, creato temo da qualche distratto burocrate, che va subito riparato. Si tratta di un errore tecnico, banale ma pericoloso, essendo stato inserito un riferimento agli esercizi precedenti al 2016. Errore che verrà prontamente sanato e sono già a lavoro. Si stanno imboccando due strade parallele, che ho già concordato con la Sottosegretaria De Micheli. Un emendamento per modificare il decreto in fase di conversione. Il testo è già pronto e l'ho già inviato al mio collega della Camera, Antonio Castricone, perché l'iter per la conversione del decreto inizierà a Montecitorio e in seconda lettura passerà al Senato. Inoltre sto insistendo per verificare la possibilità di inserire il medesimo emendamento in un altro decreto del governo, in discussione prima dei sessanta giorni necessari per la conversione del decreto Enti Locali, sfrutteremo anche questa possibilità. Sarebbe assurdo, un vero paradosso con 16 milioni in cassa che siamo riusciti ad ottenere, ipotizzare di aumentare le tasse agli aquilani. Al lavoro quindi per risolvere anche questo problema".