Venerdì, 22 Luglio 2016 21:23

Casa D'Alfonso: la fiction a puntate che anima l'estate abruzzese

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'Casa D'Alfonso' è la fiction a puntate che sta animando l'estate abruzzese.

Potete ambientarla in uno degli ospedali regionali oggetto di riorganizzazione, meglio se un nosocomio delle aree interne. Protagonisti: il governatore, gran cerimoniere, i 'centristi' cattivoni - l'assessore Gerosolimo e i 'compari' Olivieri, Monticelli e Di Nicola - l'altro assessore, un poco confuso, Paolucci e Mazzocca, onesto alfiere della sinistra radicale. 

Una fiction a puntate, dicevamo. 

Nel primo episodio, l'assessore - un poco confuso - Silvio Paolucci annuncia, felice, l'uscita di Regione Abruzzo dal commissariamento e il via libera, di Palazzo Chigi, alla rete ospedaliera regionale, così come riorganizzata nel Piano triennale passato in giunta. Giusto un momento, però, e i 'centristi' cattivoni, l'assessore Gerosolimo e il 'compare' Olivieri, in Consiglio regionale si danno alla macchia, proprio quando l'assessore Paolucci ha più bisogno di loro, con il centrodestra che presenta una mozione affinché il piano sanitario, appena celebrato, venga, invece, ritirato. Addirittura, l'altro cattivone, Di Nicola, tira una coltellata alle spalle. Il padrone di casa, D'Alfonso, è in altre faccende affaccendato, e anche il coordinatore della maggioranza è altrove, lui, però, con giustificazione scritta. Insomma, il centrosinistra va sotto. Mozione approvata e psicodramma in maggioranza

Il secondo episodio si apre con la vibrante protesta dell'onesto alfiere della sinistra radicale, Mario Mazzocca, già assessore silurato, oggi sottosegretario. Mazzocca è una furia: "Nutro un profondo sentimento personale circa la necessità di avviare una seria riflessione sul ruolo mio e di Sel nell'ambito del gruppo di maggioranza. Dobbiamo riconoscere, purtroppo, che, analogamente a quanto verificatosi lo scorso 11 agosto, nella giornata di mercoledì la maggioranza non c'era. Non è la prima volta che accade, ma ho motivo di ritenere, per quanto ci riguarda, che sia anche l'ultima". Sembra di essere già arrivati all'ultima puntata: si grida ai venti di crisi, in casa D'Alfonso. Anche perché, i soliti cattivoni di centro rispondono sprezzanti al sottosegretario: "Mazzocca parla a nome suo e di un numero risibile di elettori", l'affondo di Oliveri. "E' stato assessore, poi quel ruolo gli è stato tolto perché non c'erano nemmeno i numeri: lui rappresentava 12mila elettori, noi 34mila". Addio maggioranza, pensa lo spettatore. E invece...

Nel terzo episodio della fiction, il padrone di casa, D'Alfonso, regala un colpo di scena. Convince, infatti, i 'centristi' cattivoni Gerosolimo e Monticelli, l'onesto alfiere Mazzocca e l'assessore un poco confuso Paolucci ad apporre la firma su un documento che condivide il "Piano di Riqualificazione del servizio sanitario regionale", lo stesso che si era votato di ritirare in Consiglio regionale. Il lieto fine, direte voi. 

Ma nel quarto appuntamento con la fiction più seguita dell'estate, succede l'inatteso: i 'centristi' cattivoni, di fare i buoni, non hanno propria voglia. E tornano a prendersela con l'alfiere Mazzocca e pure con il padrone di casa, il governatore, e con l'assessore un poco confuso. "Ci sorprende, e ci meraviglia non poco la presa di posizione dell’ex assessore, nonché attuale sottosegretario regionale Mazzocca", scrivono Gerosolimo e Olivieri. "Egli, infatti, ci attribuisce la causa della approvazione del documento sulla sanità presentata dalla minoranza, in occasione dell’ultimo consiglio regionale richiesto, appunto, dalla minoranza stessa, sull’argomento sanità. Dalla posizione assunta da Mazzocca, unico componente della maggioranza intervenuto sulla vicenda, sembrerebbe che egli viva nel paese delle meraviglie di Alice, in quanto si meraviglia, appunto, del fatto che il consigliere Olivieri e l’assessore Gerosolimo erano assenti, e che il consigliere Di Nicola abbia votato in contrasto con la maggioranza". Per Olivieri e Gerosolimo, i cattivoni, "una prima domanda è d’obbligo rivolgere all’estasiato Mazzocca: era egli a conoscenza dei contenuti del documento presentato dalla maggioranza in consiglio regionale, e ha preso parte alla sua redazione? Una seconda domanda è altrettanto doverosa rivolgere al ‘favoloso’ sottosegretario: quante riunioni di maggioranza sono state fatte, alla sua presenza, in preparazione dell’ultimo consiglio regionale e per elaborare un progetto di riorganizzazione della sanità regionale? Una terza e ultima domanda, per ora, rivolgiamo all’etereo Mazzocca: egli condivide la modalità di procedere dell’assessore alla sanità, circa il riassetto della sanità regionale in assenza di qualsivoglia interlocuzione, sia con i rappresentanti delle istituzioni ai vari livelli, presenti sul territorio regionale, sia con i componenti della sua maggioranza?".

Sembra la fine, stavolta. La crisi pare inevitabile. Nell'ultima puntata, però, l'assessore un poco confuso, oramai in confusione totale, decide di ringraziare tutta la maggioranza "per aver condiviso il percorso che ci ha portato alle soglie dell’uscita dal Commissariamento della sanità abruzzese. È il chiaro segno - dice - che quanto accaduto mercoledì scorso in Consiglio regionale è stato solo un incidente di percorso dovuto a circostanze sfortunate". 

Cosa accadrà nella prossima puntata? Lo scopriremo alle 11:45, a Pescara: l'assessore, infatti, ha convocato una conferenza stampa.

Ultima modifica il Sabato, 23 Luglio 2016 00:22

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