Giovedì, 29 Settembre 2016 14:10

CasaItalia, dibattito al Senato con Renzo Piano. Pezzopane: "Passo avanti". Blundo: "Insufficiente"

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"Ad ogni sisma si ripropongono le solite ipocrisie, ma questa volta, con 'Casa Italia' possiamo invertire la rotta ed investire davvero sulla prevenzione. Quanti soldi servono perché tutte le case degli italiani vengano messe in sicurezza antisismica? C'è chi dice più 80-100 miliardi, che sono molti, senza sapere che ne spendiamo molti di più ora per i risarcimenti e le ricostruzioni. Con l'ordine del giorno approvato oggi compiamo un passo avanti perché in prospettiva in Italia tutte le abitazioni siano sicure".

Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane intervenuta oggi  in aula del Senato in occasione del dibattito su terremoto e CasaItalia. Nella discussione è intervenuto anche Renzo Piano ed ha partecipato il Presidente Matteo Renzi.

"E' anche una questione di cultura - continua Pezzopane - Nessuno di noi sa se la sua casa è sicura in caso di terremoto, io stessa non lo sapevo prima del 2009. A questo serve il fascicolo di fabbricato, che deve diventare obbligatorio per legge. 'Casa Italia' è un progetto di ampio respiro che deve coinvolgere diverse generazioni, con un piano che abbia continuità e stabilità. Bisogna investire sulla messa in sicurezza dei bellissimi nostri borghi delle aree interne, a cominciare da quelle ad alto rischio sismico. Bisogna puntare a seguire le buone pratiche già esistenti in materia di interventi e ricostruzioni e  puntare ad avere un'unica procedura codificata in legge, e non una selva di ordinanze diverse per ogni caso. Non può essere che ad ogni terremoto cambino i diritti ed i doveri. E ha fatto bene il governo a comprendere anche le seconde case nella ricostruzione, altrimenti i borghi storici muoiono col terremoto".

"Ne è un esempio l'Abruzzo - conclude Pezzopane -  dove il governo Berlusconi escluse le seconde case e quindi la ricostruzione dei centri storici è cominciata solo col governo Renzi".

Albano (Pd): "Odg approvato in Senato è un'ottima notizia"

"L'ordine del giorno approvato dal Senato sul piano Casa Italia è un'ottima notizia, un impegno per il governo a dare seguito a misure che contemplino la leva fiscale per la messa in sicurezza degli edifici oltre al reperimento su più anni di risorse per un finanziamento di un progetto di lunga durata per la protezione del territorio", ha sottolineato il segretario del Pd cittadino, Stefano Albano.

"Sono i temi e le proposte che abbiamo discusso alla Festa dell'Unità, dedicata proprio alla prevenzione e alla ricostruzione e su questi temi promossa dal PD a evento nazionale. Continueremo a batterci perché all'attenzione e all'impegno politico seguano i fatti. La nostra vicenda e la nostra esperienza da aquilani - ha aggiunto Albano - oltre che le competenze acquisite, ci impongono di continuare ad avere voce in capitolo".

 

Blundo (M5S): "Casa Italia è un progetto insufficiente alla tutela del Paese"

"Casa Italia è un progetto non sufficiente a tutelare il nostro Paese dalle calamità che potrebbero verificarsi in futuro".

A dirlo è la senatrice pentastellata Enza Blundo. "È doveroso individuare dei criteri seri per la classificazione delle aree a rischio perché è incomprensibile e scandaloso che vi siano territori, come i comuni abruzzesi che, nonostante abbiano subito eventi sismici di notevole intensità, restano tutt'ora classificati come zona '2'", ha aggiunto.

"Se si vuole veramente fare prevenzione sismica e tutelare la sicurezza dei cittadini occorre rivedere la Carta della Sismicità, al fine di rendere veramente efficace il 'Fascicolo dei Fabbricati' e i certificati di agibilità, nonché realizzare reali interventi strutturali di adeguamento sismico di tutti gli edifici pubblici a partire dalle scuole", ha aggiunto.

Senza questi accorgimenti, "ogni sisma continuerà purtroppo a essere per alcuni occasione di arricchimento e per altri la triste perdita di tutto. Pertanto, per limitare le infiltrazioni a carattere mafioso "c'è bisogno di una legge-quadro che disciplini rigorosamente le fasi della ricostruzione, l'attenzione all'economia territoriale, nonché le misure per la trasparenza e la tempistica delle operazioni di erogazione dei fondi; ma è indispensabile anche la definizione di un piano nazionale di intervento che preveda l'attribuzione chiara della responsabilità di coordinamento delle attività di scavo e soccorso fin dai momenti immediatamente successivi all'evento sismico, per la tempestiva salvezza delle vite umane".. 

Ultima modifica il Venerdì, 30 Settembre 2016 11:16

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