Giovedì, 19 Settembre 2013 15:33

Impianti sportivi: costi alti a Piazza D'Armi, lavori in ritardo al Palazzetto

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E' stata una mattinata densa di contenuti quella che ha visto protagonista la terza Commissione consiliare del Comune dell'Aquila “Politiche culturali, sociali e formative”. Al centro della discussione il tema della ristrutturazione e della gestione di tre degli impianti più importanti della città: la nuova pista di atletica di Piazza D'Armi, il campo di basket situato poco lontano e lo 'storico' palazzetto dello sport. Sono emerse diverse criticità soprattutto legate alla modulazione di un modello gestionale degli impianti stessi, che per lo più saranno gestiti dalle società sportive, con tutti i problemi del caso, soprattutto quelli di tipo economico.

La pista di atletica. Come è noto, a Piazza D'Armi sta per essere ultimata una pista di atletica completamente rinnovata rispetto al passato. “Un gioiello” l'ha più volte definita l'assessora allo sport Emanuela Iorio. Un impianto che sarà allargato da 6 a 8 corsie, con possibilità di corsa performante bidirezionale e un manto di primo livello. Tutti parametri che, a detta dell'amministrazione, fanno della pista di atletica di Piazza D'Armi la terza al mondo, dopo quelle di Londra e Mosca. Un progetto che ha scatenato nelle scorse settimane polemiche roventi nel mondo della politica e anche sui social network, grazie all'annuncio dell'assessora di interdizione degli impianti ai non tesserati con le società di atletica. Un cambiamento che ad alcuni cittadini è sembrata una limitazione dell'utilizzo di una delle aree più frequentate della città. Il problema principale è però legato alla gestione. L'assessorato allo sport ha tenuto finora quattro colloqui con le quattro società di atletica aquilane interessate alla gestione dell'impianto, che dovrebbero – secondo gli intenti – fondare un nuovo soggetto giuridico creato ad hoc per l'operazione. Iorio è fermamente convinta di non voler procedere con una gara di appalto, per non permettere ad eventuali imprenditori “di fuori città” di svolgere attività estranee allo sport e alla città stessa. Sono ovviamente dello stesso parere anche Corrado Fischione (delegato FIDAL e direttore tecnico dell'Atletica L'Aquila) e Gianni Lolli (Athletics Promotion) che, ascoltati in audizione stamane, hanno ribadito come il costo di gestione sia troppo alto per le società aquilane, auspicando un contributo del Comune che permetterebbe la manutenzione dell'impianto. Ma di che cifre parliamo? Non c'è un'ufficialità sui numeri, ma dovrebbe costare non meno di 20mila euro all'anno la manutenzione del verde e la gestione delle utenze. Almeno altrettanti dovranno essere impiegati per il costo del personale. E' prevista, infatti, l'assunzione di due guardiani che dovranno controllare gli ingressi al campo. L'impianto prevede un parziale risparmio energetico, grazie alla costruzione di un pozzo per l'acqua necessaria all'irrigazione, e all'utilizzo di tecniche di risparmio energetico, come le lampade al led o il riscaldamento autonomo in ogni stanza degli spogliatoi. Il veto sul bando di gara non ha trovato d'accordo tutti i consiglieri, come Enrico Verini, che punta il dito sulla “brutta abitudine degli aquilani nel chiudersi all'esterno” e sottolinea come una società non aquilana potrebbe gestire ugualmente bene l'impianto, mantenendo gli eventuali vincoli che si deciderebbero in sede di bando. Nel frattempo, continuano le trattative per l'affidamento diretto della gestione dell'impianto alle società aquilane di atletica, mentre l'assessora ribadisce che non ci sarà sicuramente un contributo economico da parte del Comune, ma probabilmente un aiuto in termini di manutenzione del verde all'interno della pista. Ma il problema non è solo quello legato alla gestione, ma anche quello che – come si diceva – ha scatenato tante polemiche nelle ultime settimane: l'interdizione ai cittadini non tesserati alla pista di atletica. Ai microfoni di NewsTown Emanuela Iorio è laconica: “Il parco urbano sarà fruibile a tutti, mentre la zona che prima rappresentava il circuito di trekking e passeggio, perimetro di tutta l'area, aveva ragione di esistere prima, quando l'impianto era abbandonato a se stesso”. Un punto nodale è rappresentato dai tempi di realizzazione del parco urbano (che sorgerà nella zona ovest dell'area, in continuità con il piazzale dove attualmente risiede il mercato), che non sarà inaugurato prima di due anni.

La palestra di basket. Sempre nell'area di Piazza D'Armi già dal 1987 sorge la palestra di basket, dove per anni ha giocato L'Aquila. E' stato accolto in audizione stamane Gianfranco Bizzini, presidente della società, che ha chiesto la stipula di una convezione tra il Comune, L'Aquila Basket e l'INPS, soggetto finanziatore dei lavori di ristrutturazione del parquet e dell'impianto di riscaldamento della palestra stessa. Secondo Bizzini, la convenzione è urgente per non buttare all'aria l'investimento sui lavori di ristrutturazione eseguiti. La società utilizza lo spazio da molto prima del 2007, anno in cui con un esproprio concordato tutta l'area passò dal Ministero della Difesa al Comune. Il capannone fu costruito tramite una concessione edilizia frutto di una pendenza di una convenzione mai stipulata, e che ora dovrà essere sanata. Anche in questo caso, in virtù della particolarità normativa della situazione, non sarà fatta una gara d'appalto per la gestione della palestra, ma sarà data in affidamento diretto all'Aquila Basket, elemento che ha fatto sollevare dubbi anche da parte di consiglieri di maggioranza, come Antonio Nardantonio, che ha auspicato la disponibilità degli spazi anche per le altre società aquilane di pallacanestro. Nei piani superiori del capannone sarà costruito un piano superiore, inoltre, all'interno del quale ci sarà un centro sociale di aggregazione, che sarà a disposizione anche dell'INPS e che “non sarà direttamente gestito dall'Aquila Basket”, come sottolinea l'assessora.

Il Palazzetto dello sport. Lo stabile di proprietà comunale, sito all'interno di un complesso sportivo potenzialmente molto attraente (stadio, piscina comunale con l'area concerti antistante, campi da tennis, parco sotto la Fontana Luminosa e palazzetto dello sport) e in pieno centro, non possiede il certificato di agibilità già da prima del terremoto. Dopo il sisma, lo stabile non ha neanche l'agibilità statica, a causa di un problema di inadeguatezza degli infissi. In una riunione della stessa terza Commissione nel giugno scorso, i tecnici comunali avevano annunciato l'apertura delle buste di gara per l'assegnazione dei lavori di riparazione entro luglio, ma questo non è avvenuto in quanto sono dovute ripartire tutte le procedure di gara a causa dell'approvazione di una legge nazionale sui ribassi della manodopera nelle gare di appalto. Questo ha causato un ritardo nell'assegnazione dei lavori, che dunque saranno conclusi nei prossimi mesi, in attesa della ristrutturazione, che donerà in via definitiva l'agibilità a quello che potrebbe essere un luogo prezioso per gli sportivi aquilani, in una città che soffre ormai da troppo tempo la mancanza di spazi sportivi, aggregativi e sociali.

Ultima modifica il Giovedì, 19 Settembre 2013 17:13

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