Martedì, 24 Settembre 2013 02:59

La maggioranza in crisi? Le interviste al sindaco Cialente e ai consiglieri

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Intervista a Massimo Cialente

All'indomani della minaccia di tornare al voto da parte del sindaco Massimo Cialente, le acque sono apparse più calme, di nuovo adatte per continuare a tenere a galla la maggioranza.

Il tutto nel giorno della seconda convocazione del Consiglio comunale che riprendeva i lavori dopo l'infuocata ratifica del Masterplan di Piazza d'Armi, divenuta una sorta di regolamento di conti all'interno della maggioranza.

Cialente, intervistato da Newstown, ha confermato quanto scritto sabato su Facebook ribadendo il "dentro o fuori" a chi non è d'accordo, e puntando il dito sul Partito democratico che "deve chiarire il rapporto dei suoi consiglieri con l'amministrazione".

Da par suo, il capogruppo del Pd in Cosiglio comunle Maurizio Capri frena e parla solo di "incomprensioni" ammettendo, però, che "su alcune questioni in maggioranza ci sarebbe bisogno di un maggiore approfondimento".

Ultimo tema di scontro tra i due, le aree bianche e il piano regolatore della città, di cui il sindaco avrebbe già cominciato ad assegnare i lavori senza la dovuta condivisione. "Sulle aree bianche ho partecipato solo alle prime riunioni - risponde Cialente -  poi ho lasciato fare agli altri perché mi fido. Alle riunioni di maggioranza sul piano regolatore era presente solo il consigliere Mancini". Insomma, secondo il sindaco, ci sarebbe al contrario una mancanza di partecipazione del partito alla vita politica cittadina.

Altro fronte interno per Cialente, quello con Rifondazione Comunista e il suo Consigliere Chico Perilli che ha votato no alla ratifica del masterplan di Piazza D'armi: "ho votato no perché abbiamo sembre sostenuto di volere nell'area, un parco vero e proprio senza costruzioni. Con il sindaco siamo stati sempre molto chiari: su Gran Sasso, tutela del territorio e cave abbiamo un nostra linea che in parte è stata recepita dal programma elettorale che parla di volumetria zero. Se non la attuano sono loro a non rispettare il programma non noi. Le dimissioni - conclude Perilli - mi sembrano un atto di eccessiva drammatizzazione da parte del Sindaco".

La sa lunga il presidente del Consiglio Carlo Benedetti che prova a spiegare le ragioni di quanto sta accadendo:"non c'è nessuno strappo" - rassicura Benedetti. Le sedute infuocate secondo il Presidente sarebbero dovute alla "mancanza di scuola politica e passione da parte di qualcuno che poi genera comportamenti non coerenti". Ogni riferimento a Maurizio Capri, ovviamente, è puramente casuale.
Per Benedetti i tempi della politica "espressione diretta della coscienza popolare" sarebbero cambiati e oggi "anche in consiglio si riproduce la mancanza di passione e d ideologia che si trovano nella nostra società che è alla deriva culturale e politica".

Per Raffaele Daniele, consigliere d'opposizione in quota Udc, "in quest'amministrazione c'è sempre stata troppo poca condivisione e i progetti o li approvi come ti sono presentati o diventi un nemico".
Per Daniele la minaccia di ritorno al voto fatta da Cialente "non ha alcun significato e fa parte dei metodi che si usano in Consigio Comunale".

L'unico che sembra davvero intenzionato a lasciare la maggioranza è il Consigliere, in quota Api, Angelo Ludovici: "Sarebbe ora che Cialente faccia quello che dica e si dimetta" ha detto tagliando corto.

Quando Cialente ha accettato i sui 500voti forse però, non pensava ancora alle "situazioni", legate ad un vecchio modo di fare politica "che la città non può più accettare". E' lecito pensare che allora piuttosto pensasse per lo più a vincere nuovamente le elezioni.

Nel video in basso, vi proponiamo la lunga raccolta di interviste ai consiglieri Capri, Perilli, Daniele, Benedetti, Ludovici.

                                                 

Ultima modifica il Martedì, 24 Settembre 2013 11:47

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