"E' una vertenza difficile e delicata, quella del call center Transcom, che ha un insediamento a Bari e l'altro a L'Aquila, con un subappalto con il consorzio Lavorabile. Conviene chiarirne i tratti, invitando tutti a concentrarci sull'obiettivo di salvare lavoratori e lavoratrici. Le polemiche e le strumentalizzazioni elettoralistiche possono solo fare danni". Nel giorno del sit-in inscenato dai lavoratori del contact center sotto la sede dell'Inps a L'Aquila, Stefania Pezzopane ha risposto, così, agli esponenti del centrodestra cittadino che, prima con i consiglieri del gruppo Noi con Salvini, e poi, stamane, a margine della conferenza stampa tenuta da Giorgio De Matteis e Guido Quintino Liris, avevano inteso sottolineare la serietà della vicenda che coinvolge, come noto, 560 lavoratori, e le mancanze della classe dirigente locale e regionale per risolverla compiutamente. "A differenza di chi si è accorto solo ora della difficile situazione in cui versano i call center, compresi quelli aquilani - l'affondo della senatrice - sto seguendo la vicenda da oltre un anno in Parlamento, riuscendo ad ottenere risultati importanti per i lavoratori".
Dunque, Pezzopane ha chiarito - una volta di più - i termini della vicenda: "Transcom gestisce dal 2010 un'importante commessa per conto di Inps-Inail ed Equitalia, di cui l'Inps è capofila. La commessa è scaduta a giugno 2016. L'Inps, ente di emanazione pubblica, è sottoposto pertanto sia al Codice degli Appalti che alle verifiche dell'Anac - autorità anticorruzione - e sta predisponendo i criteri della nuova gara d'appalto, in cui ogni azienda deve essere messa nelle condizioni di partecipare alla pari di altre aziende. Sono a tutti note la vicende giudiziarie che hanno interessato la multinazionale sulla commessa Inps e la vicenda dell'ex amministratore delegato di Transcom Italia, Roberto Boggio, sottoposto a provvedimenti giudiziari. In questo complicato contesto, i lavoratori rischiano tutto".
Infatti, "la commessa Inps, ora prorogata a Transcom, verrà aggiudicata definitivamente solo a fine procedura", ha proseguito Pezzopane. "Nel frattempo, fortunatamente, governo e parlamento, grazie ad un gioco di squadra tra me e i colleghi Pd alla Camera, hanno messo a punto e approvato due provvedimenti fondamentali per tutelare i lavoratori; l'approvazione della clausola sociale, prevista nel Nuovo codice degli Appalti, che impegna le aziende che subentrano nei nuovi appalti ad assorbire lo stesso personale già in servizio ed un altro provvedimento, previsto nell'art 35 comma 10 della legge di Bilancio, già approvata, che mira a limitare la possibilità di delocalizzazione dei servizi di call center e a scongiurare, così, la logica del massimo ribasso del costo del lavoro, per chi partecipa ad una gara".
Il provvedimento si è reso necessario dopo che il 23 novembre l'Inps ha comunicato di voler dare maggiori chance alle aziende che favoriscono il ribasso del costo del lavoro, rispetto alla qualità del servizio offerto. "E' chiaro che a fronte di una simile condizione - ha sottolineato la senatrice democrat - verrebbero favorite le aziende più spregiudicate, a svantaggio della professionalità e del servizio di qualità. Questo è quello che si rischia a L'Aquila, se tale principio dovesse prevalere. Il combinato disposto di clausola sociale e art 35 della legge di Bilancio tende a scongiurare questa ipotesi, con l'obiettivo di convincere l'Inps a riscrivere il bando prima della pubblicazione".
In queste ore di lavori in Senato, Pezzopane ha contattato il ministro del Lavoro Poletti "perché verifichi che l'INPS adegui i criteri per il bando alle norme vigenti; dobbiamo impedire una nuova mannaia sociale, salvare tutti i lavoratori in appalto e subappalto, chiunque sia il vincitore della gara", ha concluso.
Anche il capogruppo dei democratici in Consiglio comunale Stefano Palumbo e il segretario cittadino Stefano Albano - in una nota - hanno voluto ribadire l'impegno che il Partito Democratico, a tutti i livelli, sta mettendo in campo per tutelare i lavoratori di un settore strategico per l'economia della città. E non hanno mancato di rispondere ai consiglieri di Ncs: Alla polemica politica dovrebbe esserci un limite, e questo limite sta nel rispetto del destino e delle preoccupazioni dei lavoratori. Non la pensano così evidentemente i consiglieri comunali di Noi con Salvini, che sulla questione dei call center agitano le appartenenze di campanile per attaccare il presidente della Regione dichiarandosi ipocriticamente disposti all'unità e alla collaborazione. E' evidentemente una disponibilità strumentale: se fosse sincera e autentica, gli esponenti di Noi con Salvini invece di rivolgersi a D'Alfonso dovrebbero tenere in conto e sostenere tutte le iniziative che il Partito Democratico a tutti i livelli sta mettendo in campo".
"A livello parlamentare, con l'impegno della senatrice Pezzopane, abbiamo ottenuto l'approvazione di due misure che rappresentano una premessa indispensabile per dialogare e fare valere le nostre ragioni con Inps e Ministero del Lavoro - hanno rivendicato - nei confronti dei quali ha garantito l'impegno anche il sindaco Cialente, che si affianca a quello del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli. E in Consiglio regionale, grazie all'impegno di Pierpaolo Pietrucci, c'è stata l'approvazione di una risoluzione ad hoc. Un impegno che viene da lontano: nel gennaio 2014 con Pietrucci sottolineavamo attraverso risoluzioni in Consiglio comunale e in Consiglio provinciale la necessità di scongiurare il depauperamento del settore. Il Pd è mobilitato, per i lavoratori e per la città. Aiuterebbe in un momento così delicato evitare di giocare alle divisioni e ai posizionamenti, sulla pelle dei lavoratori.
E a proposito di Cialente, il sindaco dell'Aquila ha appena svelato di aver avuto una lunga telefonata con i vertici Inps "per far comprendere appieno la portata dell’articolo 35 bis della legge di stabilità e la necessità di verificare (cosa da noi già fatta con il Ministero dello Sviluppo economico) l’applicabilità della clausola di salvaguardia sociale anche ai lavoratori di subappalti, nonché di considerare, ai fini del bando, le ricadute per Inps in termini economici, dal momento che una crisi aziendale si tradurrebbe in migliaia e migliaia di ore cassa integrazione".
Cialente ha inteso sottolineare, soprattutto, "come i lavoratori del call center Inps all’Aquila, dopo 6 anni di commessa, abbiano un grado di professionalità e competenze pari a quello di molti funzionari dell’Istituto, dal momento che conoscono tutte le norme in materia pensionistica; norme che, peraltro, cambiano ogni due mesi e in cui è difficile orientarsi".
In giornata, il primo cittadino ha avuto anche un incontro con il nuovo amministratore delegato Transcom Gianluca Gemma e con il direttore mercato della Pubblica amministrazione della multinazionale Enrico Vivio, "con i quali abbiamo affrontato problemi attuali ma, soprattutto, prospettive future. Ho quindi avuto una lunga telefonata con il sindaco di Bari, dove si trova l’altro grande call center Inps. Per L’Aquila – ha concluso il sindaco - è una battaglia decisiva e irrinunciabile, rispetto alla quale nessuno può tirarsi indietro, tantomeno, come ho visto fare in questi giorni da qualcuno, permettersi di essere disinformati o inutilmente polemici. Non si ricava visibilità, né si fa campagna elettorale sulla pelle di oltre 500 lavoratori".