Giovedì, 26 Gennaio 2017 15:11

Elezioni, l'impasse di Pd e Forza Italia tiene congelato il dibattito politico

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Si torna a parlare di politica, a L'Aquila.

Ad una settimana dalle scosse di terremoto del 18 gennaio scorso che hanno rigettato la città-territorio in un incubo che sembrava svanito, e col dolore vivo per lo schianto dell'elicottero del 118 a Campo Felice che ha strappato alla città sei figli, eventi che hanno congelato - e non poteva essere altrimenti -  discussioni, riunioni e riflessioni in vista delle prossime elezioni amministrative, ieri sera è tornato a riunirsi il comitato comunale di Forza Italia e stasera, invece, si terrà una riunione di centrosinistra.

In seno ai forzisti, non si sono mossi significativi passi in avanti; porte chiuse alle primarie, non è stato ancora chiarito se il sondaggio telefonico si farà, oppure no. Sul tavolo, restano i nomi 'noti': l'ex manager Asl Giancarlo Silveri, Biagio Tempesta, già sindaco dell'Aquila dal 1998 al 2007, l'imprenditore Raffaele Gallucci e l'ex primo cittadino di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi senza dimenticare il capogruppo in Consiglio comunale, Guido Quintino Liris. Sono scese, in queste settimane, le quotazioni di Carla Mannetti.

Si è trattato di un incontro interlocutorio, insomma. "Continuiamo ad analizzare con attenzione la situazione politica, in riferimento agli scenari cittadini e al territorio, anche alla luce dei recenti drammatici accadimenti", ha spiegato a NewsTown Paolo Federico, sindaco di Navelli e consigliere provinciale.

Federico ha spiegato che sì, si è parlato anche della proposta avanzata dalla segreteria regionale di Rivoluzione Cristiana che ha chiesto al segretario politico, Gianfranco Rotondi, di impegnare il tavolo nazionale del centrodestra a lavorare per la candidatura a sindaco dell'Aquila di Guido Bertolaso, già capo della Protezione civile e, come ricorderete, candidato in pectore di Forza Italia alle politiche di Roma, prima del clamoroso passo indietro. "Ne abbiamo parlato, tra gli altri argomenti all'ordine del giorno: al momento, però, non c'è niente di concreto, e nessuna proposta da parte nostra, in questo senso".

A dire il vero, pare davvero difficile che Bertolaso - a seguito delle vicende romane, e per gli accadimenti, anche giudiziari, che l'hanno visto coinvolto a L'Aquila - possa decidere di accettare una proposta di candidatura, pure fosse formulata ufficialmente.

Sta di fatto che l'impasse di Forza Italia tiene in scacco anche le altre forze di centrodestra e, in particolare, i salviniani che, da tempo, continuano a chiedere, inascoltati, primarie di coalizione; il segretario provinciale Emanuele Imprudente ha ribadito, nei giorni scorsi, che 'Ncs' celebrerà comunque le primarie, e attenderà i forzisti ancora per poco. Resta in disparte, invece, Fratelli d'Italia che, oramai è chiaro, sosterrà la candidatura di Pierluigi Biondi: se l'ex sindaco di Villa Sant'Angelo dovesse essere indicato anche da Forza Italia, si andrebbe insieme; altrimenti il partito correrà in solitudine, chissà se col sostegno di Casa Pound e Sovranità che, a livello nazionale, sono ai ferri corti con FdI.

Il centrodestra, insomma, potrebbe davvero presentarsi 'spaccato' alle urne, almeno al primo turno. E resta l'incognita Giorgio De Matteis che, cinque anni fa, era stato capace di costruire una coalizione civica che ha portato al ballottaggio.

Bocce ferme anche in seno al centrosinistra. Come detto, stasera si terrà una riunione delle forze che, fino ad oggi, hanno sostenuto la giunta Cialente.

Sul tavolo, la proposta programmatica tratteggiata dal segretario cittadino del Partito Democratico, Stefano Albano, ai microfoni di NewsTown. Si partirà da lì, per provare a delimitare il perimetro di una coalizione ampia di centrosinistra, allargata - se possibile - ad altre forze civiche e partitiche. "Le modalità di scelta del candidato sindaco verranno poi", ha ribadito Albano.

Difficile vengano mossi passi in avanti importanti già stasera, però. Le forze politiche di sinistra, infatti, che hanno sostenuto la maggioranza Cialente fino ad oggi, hanno lasciato intendere che è prematuro pensare di 'chiudere' la coalizione, almeno fino a quando non verranno chiarite le modalità di scelta del candidato sindaco e, se primarie saranno, chi scenderà in campo. E' chiaro che il candidato, o i candidati, vorranno incidere sulla stesura del programma di governo; a dire che l'indicazione del nome, o dei nomi in caso di primarie, avranno un peso determinante per capire se e come delineare una coalizione di governo, più o meno ampia.

Intanto, la priorità delle forze di sinistra è di provare a dar vita ad un percorso indipendente, ad una coalizione 'Rossa', che possa porsi in contrapposizione costruttiva col Partito Democratico. Si vedrà poi se la coalizione di sinistra - a patto che si trovi davvero un accordo tra le forze 'in campo': Sinistra Italiana, Rifondazione comunista, Appello per L'Aquila che vogliamo, Possibile, Territorio Collettivo - si presenterà al primo turno con un programma e un candidato sindaco o se, al contrario, troverà un accordo programmatico col Pd, seppure Aplcv e Possibile, sul punto, mantengano una posizione piuttosto decisa di contrapposizione politica ai democratici.

La sensazione è che la segreteria del Partito Democratico non possa che fissare le primarie, vista la richiesta, sempre più pressante, di Americo Di Benedetto, sostenuto dai moderati di centro; chiede consultazioni aperte anche la classe dirigente che ha governato fino ad oggi, per non restare schiacciata tra i maggiorenti del partito che, in questi anni, hanno tenuto le fila del centrosinistra in città e la giovane segreteria democrat; in questo senso, la notizia di una presunta riunione carbonara che avrebbe dato il via libera alla candidatura di Pierpaolo Pietrucci non ha fatto altro che alimentare nervosismi e isterie. Se saranno primarie però, saranno di coalizione; qui sta il nodo, al momento: Pietrucci, infatti, l'uomo su cui punterebbe la segreteria dei democratici, non ha ancora chiarito se intende davvero scendere in campo lasciando il seggio in Consiglio regionale e, soprattutto, se sarebbe disponibile a sottoporsi a primarie contro Americo Di Benedetto e, chissà, altri possibili candidati.

A meno che, in un clima sempre più confuso e, visti i recenti drammatici accadimenti, non venga rispolverata l'idea dell'uomo, o donna, forte che possa tenere insieme le forze di sinistra e sanare le spaccature sempre più manifeste.

Ultima modifica il Giovedì, 26 Gennaio 2017 16:02

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