Se ne parla da ottobre del 2015, più o meno da 17 mesi: "Già alle passate Regionali, non c'è stato schieramento politico che non mi abbia fatto delle avances: sinistra, destra, centro. E sono sincero: sono molte le persone che nel recente passato, e ancora oggi, mi hanno chiesto e mi chiedono di candidarmi alle prossime amministrative", aveva dichiarato il vice sindaco dell'Aquila, Nicola Trifuoggi.
"Non parteciperei alle primarie di centrosinistra - aveva aggiunto - non voglio legarmi a nessuna formazione politica. Piuttosto, potrebbe interessarmi una lista civica, fatta di gente perbene".
Così andrà.
Nicola Trifuoggi ha deciso di rompere gli indugi e, nelle prossime ore, rimetterà la delega di vice sindaco nelle mani di Massimo Cialente; a quanto si apprende, l'ex magistrato convocherà la stampa lunedì mattina, ad una settimana dalle primarie della coalizione civico progressista, per annunciare la sua candidatura a sindaco, fuori dagli steccati ideologici, oltre i partiti politici, "supportato da liste civiche formate da chiunque voglia il bene alla città" come aveva spiegato a NewsTown giusto un anno fa.
Si sussurra che Trifuoggi sarà sostenuto da quattro, forse cinque liste civiche: si candiderà avverso il centrosinistra, sfiderà le forze partitiche con cui ha governato la città per più di tre anni, dal gennaio 2014, quando subentrò al dimissionario Roberto Riga travolto dall'inchiesta 'Do ut Des'.