"La polemica scatenata da Venanzio Cretarola, presidente dell'associazione Lavori@amo Per L'Aquila, è davvero sconcertante. Si scaglia in modo incomprensibile proprio contro di noi, i due rappresentanti politici ed istituzionali che combattono concretamente da mesi e mesi la battaglia per la tutela dei lavoratori del call center dell'Inps, senza invece dire alcunché di tutti coloro che davvero non stanno facendo niente. Siamo allibiti".
Lo dicono Stefania Pezzopane, senatrice del Partito Democratico e Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, anch'egli del Pd, in risposta alla nota di Cretarola [leggi], con la quale si attaccavano i due esponenti dem sulla situazione del call center Inps nel capoluogo abruzzese.
"Al Senato - proseguono i due esponenti del Pd - sono stati presentati interrogazioni parlamentari, emendamenti e un disegno di legge sui call center, proprio ispirato alla situazione dell'Inps. Anche grazie al lavoro della senatrice Pezzopane sono state ottenute cose impensabili fino ad un anno fa: clausola sociale per i call center nel codice degli appalti e scorporo del costo delle risorse umane dai massimi ribassi nella legge di bilancio. In Regione, con Lolli, è stato avviato un tavolo sui call center, per intervenire nelle vertenze anche con risorse dedicate proprio allo sviluppo di un vero e proprio polo di eccellenza".
"Proprio ad una delle riunioni di questo tavolo è emersa l'esigenza di esprimere pubblicamente preoccupazione per il bando relativo al call center della Rai, perché costituirebbe un precedente pericoloso anche per la vicenda Inps. Cretarola era presente a quella riunione, conosce bene tutta la situazione e per questo le sue parole suonano ancora più strane. Era lì quando è stato esplicitamente chiesto di promuovere un'interrogazione per sollevare nei confronti del governo lo scandalo del bando call center Rai, proprio come segnale da mandare ad INPS".
"Non vorremmo - concludono Pezzopane e Lolli - che la campagna per le prossime elezioni comunali abbia un peso su questa triste polemica, perché la vertenza Inps è delicata, riguarda la vita di tante famiglie e va tenuta fuori dalla competizione politica".