Alla vigilia dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, della legge di Stabilità (la vecchia Finanziaria), la senatrice del Pd Stefania Pezzopane ha depositato un'interrogazione urgente per sollecitare la risposta del Governo su alcune questioni riguardanti i fondi disponibili per la ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del Cratere, in particolare quelli stanziati dalla delibera Cipe del dicembre 2012 e quelli da inserire nella manovra di bilancio.
La senatrice, inoltre, chiede nuove conferme sulla reale volontà del Governo di considerare la ricostruzione dell'Aquila e degli altri Comuni una priorità della propria azione politica.
Al termine della conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti, la Pezzopane ha poi ribadito quanto detto, sebbene non ufficialmente, nei giorni scorsi, e cioè che al prossimo congresso del Partito democratico appoggerà la candidatura di Matteo Renzi.
Delibera Cipe, per il 2013 mancano 46 milioni
Le somme assegnate per la ricostruzione dalla delibera Cipe approvata nel dicembre 2012 ammontano a 1 miliardo e 445 milioni di euro, così ripartiti: 985 milioni per il comune dell'Aquila (575 per il centro storico e 410 per le periferie) e 460 per i Comuni del Cratere (204 per i centri storici e 256 per le perfierie).
I 985 milioni di euro destinati all'Aquila sono spalmati in 3 anni: 660 per il 2013 (300 milioni per i centri storici e 360 per le periferie); 167 per il 2014 (142 per i centri storici e 25 per le periferie); 158 milioni per il 2015 (133 per i centri storici e 25 per le periferie).
“In base ai dati forniti dall'assessorato alla ricostruzione del comune dell'Aquila” dice la Pezzopane “dei 660 milioni previsti per il 2013 il Comune ne ha in cassa 555,9 milioni ma ne ha già impegnati 602 (302 per le periferie e 299 per il centro storico). Per il 2013 dunque” afferma la senatrice “c'è un'insufficienza economica di 46 milioni di euro, che impedisce il trasferimento del primo 46% ai conti correnti aperti dai cittadini in base al protocollo sottoscritto da ABI e Comune. Così, di fatto, i lavori non possono avere inizio” anche perché “il dato negativo è destinato ad aumentare fino a 100 milioni non appena sarà concluso l'esame di altri progetti” .
La Pezzopane chiede dunque al Governo di trasferire, per il 2013, i 105 milioni di euro residui ma di trovare anche nuove risorse “per non bloccare il trend positivo dell'avvio dei cantieri”, soprattutto per i centri storici. I 300 milioni previsti dalla delibera per il 2013, infatti, sono stati già tutti impegnati.
Ma l'allarme è esteso anche agli altri Comuni del Cratere: dei 460 milioni assegnati dalla delibera Cipe per l'intero triennio 2013-2015, 261 milioni sono già stati impegnati solo per il 2013.
Legge di Stabilità
Domani, come detto, il Consiglio dei Ministri approverà la legge di Stabilità, che dovrà poi passare al vaglio e al voto del parlamento.
Le questioni urgenti che il Governo deve affrontare sono molte e i margini di manovra strettissimi, a causa della scarsità delle coperture finanziarie. Per questo Letta ha già fatto sapere che il documento che uscirà domani non sarà un testo blindato ma ampiamente emendabile.
Tuttavia ancora non si sa se saranno stanziate risorse ad hoc per la ricostruzione dell'Aquila e del Cratere (il periodo di riferimento è sempre il prossimo triennio). Pezzopane, in conferenza stampa, ha detto che, per stare tranquilli, servirebbero come minimo 500/600 milioni l'anno (le coperture verrebbero da spending review e accise), ai quali poi andrebbero aggiunti i 200 milioni (sempre annuali) previsti dal decreto n. 43 del 2013 (quello denominato “Emergenze ambientali ed altre misure urgenti” convertito in legge lo scorso giugno, che impegna 1,2 miliardi in 6 anni).
“Il Governo ci dica se la ricostruzione dell'Aquila rientra nelle sue priorità”
Nell'interrogazione la senatrice Pezzopane pone un problema politico chiedendo esplicitamente se “la ricostruzione dell'Aquila, dei comuni del cratere e di quelli fuori cratere rientri tra le priorità del Governo”, anche considerando che, nel rapporto di fine mandato stilato dall'ex ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, è scritto che le risorse stimate per la ricostruzione ammontano a 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto a quelli finora stanziati.
Un'altra richiesta avanzata dalla Pezzopane è quella relativa alla Cassa Depositi e Prestiti. La senatrice sollecita il Governo a trattare con l'Europa affinché possa essere ripristinato il finanziamento erogato tramite la CdP, così come era accaduto (con buoni risultati) nella prima fase della ricostruzione e come sta avvenendo in Emilia Romagna.
E sempre con Bruxelles, sostiene la senatrice, bisogna rinegoziare l'allentamento del Patto di Stabilità, chiedendo che i soldi spesi per far fronte alle emergenze e alle catastrofi naturali vengano sottratti al vincolo.
Congresso Pd, anche la Pezzopane appoggerà Renzi
A margine della conferenza stampa, la Pezzopane ha ribadito che, al prossimo congresso del Partito democratico, sosterrà la candidatura di Matteo Renzi, a differenza di Massimo Cialente e di Giovanni Lolli, gli altri due big del Pd aquilano, che invece appoggeranno Cuperlo.
La senatrice è convinta che Renzi sia il candidato ideale, vincente, dotato di carisma ed energia, e per ora minimizza la mini spaccatura creatasi tra lei e gli altri due membri della cosiddetta “triade democratica” aquilana: “In altre occasioni ho fatto scelte diverse da Massimo e Giovanni. Io ho scelto sulla base di una delusione che ho avuto nella fase finale della campagna elettorale e anche all'indomani del voto, quando proprio da Bersani, che io avevo sostenuto, abbiamo avuto delle proposte sbagliate, che ci hanno portato a non ottenere il consenso che volevamo e soprattutto a non avere un governo di cambiamento. E poi c'è la constatazione che tra i candidati in campo il più credibile è comunque Renzi. Bisogna prendere atto che Cuperlo, persona squisita e amico, ma anche Civati e Pittella, per quanto bravi e preparati, non hanno l'energia che ha Renzi”
Non è, quello immaginato da Renzi, un partito troppo incentrato sulla figura carismatica del leader? “Beh, il carisma è importante” risponde la Pezzopane “così come è importante la capacità di aggregazione, il senso che trasmetti agli altri di essere una persona autonoma, che non sottosta agli ordini e alle indicazioni di figure del partito che hanno fatto il loro tempo e che sarebbe il caso dessero il proprio contributo senza voler essere ancora determinanti”.