Mercoledì, 06 Settembre 2017 20:35

Terremoto centro Italia, De Micheli sarà commissario straordinario del Governo

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Non c'è ancora la conferma ufficiale ma sarà Paola De Micheli il nuovo Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016.

Si apprende da fonti governative; così, Paolo Gentiloni avrebbe sciolto il nodo della successione a Vasco Errani.

De Micheli, 44 anni, è stata assessore al Bilancio e al personale del Comune di Piacenza dal 2007 al 2009, poi parlamentare del Partito Democratico. Dall'ottobre 2014 è sottosegretario al Ministero dell'Economia con delega alla ricostruzione dell'Aquila e del cratere 2009.

Stamane, nella sua visita a Capitignano per inaugurare una scuola per l'infanzia, il presidente del Consiglio ha ribadito "l'impegno totale" del Governo per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi che si sono succeduti dal 24 agosto scorso [leggi l'approfondimento].

Pezzopane: "Con De Micheli stabilite prossime priorità"

"Positiva riunione oggi al Mef con la sottosegretaria Paola De Micheli per fare il punto sulla situazione della ricostruzione post terremoto. La nomina di De Micheli a Commissario terremoto Centro Italia, che dovrà essere ufficializzata nelle prossime ore, avrà il pregio di un approccio integrato alla ricostruzione dopo i diversi eventi sismici, indispensabile in regioni come l'Abruzzo in cui i terremoti si sono verificati più volte. A Vasco Errani va il nostro ringraziamento per il lavoro prezioso che ha svolto".

Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, presente assieme al vicepresidente Lolli, ai sindaci Biondi e Di Paolo ed altri alla riunione convocata da Paola De Micheli. "Tre sono le priorità su cui abbiamo concordato di lavorare - prosegue Pezzopane - La prima riguarda le scuole: è necessario che anche alla ricostruzione post 2009 siano applicate le deroghe previste dopo gli eventi più recenti, per velocizzare il più possibile l'edificazione degli edifici scolastici nelle aree in cui sono ormai trascorsi 8 anni dal terremoto. La seconda riguarda il personale adibito alla ricostruzione, al quale è necessario garantire continuità e stabilità dei rapporti di lavoro per il buon funzionamento degli uffici ad hoc. La terza emergenza riguarda l'integrazione delle diverse normative post sisma nelle aree di doppio cratere. In Abruzzo, per esempio, sono molti i comuni colpiti sia nel 2009 che nel 2016-2017, che si trovano dunque in una situazione in cui non è chiaro quale normativa applicare e per i quali serve chiarezza legislativa. La sottosegretaria De Micheli sta valutando quali siano gli interventi che possono rientrare già nella prossima legge di bilancio. Ho confermato il mio consueto impegno per la presentazione di emendamenti. Continua dunque - conclude Pezzopane - il nostro comune lavoro per la ricostruzione".

L'Aquila futura: "Nomina avvenuta senza un bilancio del fallimento della gestione del terremoto"

"Come consiglieri comunali della città di L’Aquila non possiamo che fare - rispetto alla nomina del Sottosegretario Paola De Micheli a nuovo Commissario alla Ricostruzione - un augurio istituzionale di buon lavoro per un compito così improbo e difficile, e auspicare che si possa annodare nel modo più proficuo possibile una filiera amministrativa con il coinvolgimento del Comune dell’Aquila, anche per risolvere le drammatiche situazioni in cui ancora oggi si trovano i Comuni interessati dall’ultimo sisma. Ma politicamente si deve far rivelare come questa nomina sia avvenuta senza un vero e proprio bilancio di quello che è stato il fallimento della gestione del terremoto del Centro Italia e quindi della gestione del centrosinistra".

Si legge in un comunicato congiunto firmato dai consiglieri del gruppo L'Aquila futura, Luca Rocci e Roberto Santangelo. "Questo sembra un atto confuso e fortemente caratterizzato da un’arroganza politica tipica della gestione dell’attuale governo a trazione Pd, con il rischio quindi di gettare sempre di più nella disperazione tutte quelle popolazioni che ancora aspettano la ricostruzione. Crediamo che sia giunto ormai il momento di dirlo: il tanto vituperato “Modello L’Aquila” ha avuto la capacità non solo di affrontare l’emergenza ma anche di incorniciare con un quadro di norme coerenti il percorso della ricostruzione - hanno aggiunto - con tutti gli esiti positivi che stiamo già misurando nonostante tutte le difficoltà del caso, mentre lo stesso non si può dire certamente della ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia".

Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2017 18:40

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