Il movimento Noi con Salvini avvia la struttura dei dipartimenti e si radica in Abruzzo.
Come preannunciato, NcS ha attivato i primi dipartimenti che avranno il compito di predisporre un programma politico regionale che proietti a livello locale le indicazioni del leader Matteo Salvini. "Un programma realistico - spiega il coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma - che affronti e indichi soluzioni sulle problematiche del territorio, nel quadro del programma nazionale della Lega".
I dipartimenti saranno "un indispensabile supporto per il movimento" e dovranno "sviluppare politiche di settore in stretta connessione con la classe dirigente di NcS Abruzzo".
E dunque Nicola Argirò, già assessore provinciale a Chieti e già presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Abruzzo, sarà a capo del Dipartimento Attività produttive; Sergio Guerri, medico chirurgo-ecografista, guiderà il Dipartimento Sanità; Ottavio Di Stanislao, presidente Assobalneari, il Dipartimento Turismo. "E' iniziata in modo importante la strutturazione sul territorio - ha inteso sottolineare Gianfranco Giuliante, entrato in Ncs nei giorni scorsi e nominato coordinatore regionale dei Dipartimenti - con persone che hanno maturato esperienze importanti. Si sta preparando la squadra per arrivare alle prossime elezioni politiche".
Ai primi tre dipartimenti, nelle prossime settimane, ne seguiranno altri - ha assicurato Bellachioma - "con il preciso obiettivo di dotare il partito di una struttura regionale che possa rappresentare, sul territorio abruzzese, la cosidetta rivoluzione del buonsenso, una serie di dieci punti programmatici che costituiranno gli assiomi principali del programma politico elettorale della lega nazionale di Matteo Salvini".
Sta di fatto che il grande salto di Giuliante, e la sua nomina ai vertici del movimento, ha creato qualche mal di pancia, a L'Aquila soprattutto; su facebook, Giuseppe Graziosi, il compagno della coordinatrice cittadina del movimento Tiziana del Beato, ha inteso sottolineare come Giuliante, con i salviniani aquilani, "non avrà mai a che fare"; e non sarebbe il solo a pensarla così, anzi. Tuttavia, la decisione sarebbe arrivata dall'alto e il senatore Paolo Arrigoni, in questo senso, avrebbe riportato il movimento all'ordine.