La giunta regionale, su proposta dell’assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, ha approvato lo schema di bilancio di previsione finanziario 2018-2020 che ora sarà inviato al Consiglio regionale per la discussione e la successiva approvazione da parte dell'Assemblea regionale.
Nello specifico, per l'esercizio finanziario 2018, nel bilancio di competenza, contenente i debiti e i crediti ancora non pagati o riscossi e quindi anche eventuali residui attivi o passivi, si prevedono entrate e uscite pari a 6 miliardi 14 milioni 735mila 396 euro mentre il totale generale dell'entrata e della spesa del bilancio di cassa, comprensiva anche della giacenza di cassa presunta pari a 318 milioni 413mila euro, ammonta a 7 miliardi 669 milioni 927mila 690 euro e 80 centesimi.
"La grande novità di questo bilancio - ha spiegato Paolucci - è rappresentata dalla "norma Abruzzo" che consentirà il rientro della consistenza debitoria della Regione Abruzzo nell'arco di 20 anni. A tal proposito, va detto che, grazie alle politiche di risanamento finanziario messe in atto dalla Giunta D'Alfonso, siamo riusciti a ridurre il disavanzo della Regione di 100 milioni euro portandolo a 680 milioni di euro senza prelevare un centesimo in più dalle tasche dei cittadini abruzzesi".
"Con la norma Abruzzo, introdotta dal Governo Gentiloni nel disegno di legge di Bilancio dello Stato, - ha spiegato - abbiamo beneficiato del dimezzamento della quota di ammortamento che è pari a 25 milioni di euro annui. Circostanza che ci consentirà di aumentare la spesa per investimenti". L'assessore Paolucci ha, infine, rimarcato la valenza sociale di tale norma che consentirà di evitare contrazioni nella spese correnti per i trasporti e per il sociale, per i diversamente abili e per i ricoverati lungodegenti nelle strutture sanitarie abruzzesi e per i 305 comuni abruzzesi in ragione del piano sociale d'ambito.
"Abbiamo finanziato in modo adeguato, con circa 45 milioni di euro, il settore del trasporto pubblico locale - ha ricordato Paolucci - con una particolare attenzione al mondo della disabilità. Al tempo stesso, siamo riusciti a definire le attività di transazione con i concessionari concludendo un contenzioso che durava da circa 20 anni".