Un ordine del giorno che impegna il sindaco dell'Aquila "a evitare ogni azione tesa a depotenziare l'attività, l'azione e il prestigio dell'assessorato regionale alle Opere pubbliche".
E' quanto recita il documento partorito alla fine del consiglio comunale straordinario convocato per discutere della riorganizzazione degli uffici regionali a cui sta lavorando la giunta D'Alfonso. Un piano che prevederebbe il depotenziamento del dipartimento delle Opere pubbliche, che ha sede all'Aquila, mediante lo spostamento di alcune sue funzioni sotto altri dipartimenti, come quello dei Trasporti, che hanno sede, invece, a Pescara.
L'ordine del giorno, che era stato presentato dal capogruppo di Fratelli d'Italia Giorgio De Matteis, è stato approvato all'unanimità con 24 voti. Hanno votato a favore anche i consiglieri di opposizione presenti, tranne Giustino Masciocco (Articolo 1 - Mdp) e Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza Lavoro), che hanno abbandonato l'aula qualche minuto prima della votazione dopo che, nel loro intervento, avevano bollato la risoluzione come inutile e destinata a non sortire effetti concreti.
Non hanno partecipato, invece, alla seduta né il capogruppo del Pd Stefano Palumbo né il segretario comunale Stefano Albano.
Nella discussione - tenutasi, tutto sommato, viste le premesse, in un clima fin troppo tranquillo: nemmeno il centrodestra ha affondato troppo il colpo - sono intervenuti anche i sindacati - che nei giorni scorsi avevano diffidato la Regione dal procedere a qualsiasi riorganizzazione senza prima aver avviato un tavolo di concertazione con le parti sociali, come previsto dalla legge - mentre non si sono presentati, malgrado fossero stati invitati dal presidente dell'assemblea Roberto Tinari, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso il vice presidente Giovanni Lolli e il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.
Quest'ultimo, nei giorni scorsi, aveva annunciato forme di protesta eclatanti nel caso in cui all'Aquila fosse stato sottratto qualche ufficio regionale.
Mentre, però, D'Alfonso aveva avvisato che non sarebbe stato presente, Lolli e Pietrucci hanno marcato visita senza inviare alcuna comunicazione, cosa che ha indispettito non poco Tinari, che ha definito le assenze "gravissime e ingiustificate".
A NewsTown, Pietrucci ha ribadito di considerare cessata la materia del contendere con la delibera di Giunta regionale approvata ieri [puoi leggerne qui] "che risolve le perplessità sollevate dai sindacati; li ho auditi formalmente in Consiglio regionale - ha sottolineato il consigliere regionale - e mi hanno rappresentato che il punto di caduta era la permanenza del centro decisionale del Genio civile nel capoluogo, come la delibera stabilisce". Insomma, "una mia presenza in Consiglio comunale sarebbe stata del tutto superflua, come del resto la seduta che credevo si fosse finito con l'annullare visto che, sottolineo, la supposta questione dello spostamento degli uffici regionali aquilani a Pescara non esiste".
"Ho ritenuto molto importante concentrarmi sulle incombenze istituzionali che mi attendevano altrove - ha aggiunto Pietrucci - tra cui la preparazione di una importante seduta della Commissione Territorio che presiedo, tra gli altri argomenti sui trasporti e sulla legge urbanistica. È giusto mantenere alto il livello di attenzione, ma non fino al punto da creare allarmismi ingiustificati: in questi anni credo di avere dimostrato di sapere vigilare e tutelare la mia città e il suo territorio, anche quando si è trattato di scontrarmi con esponenti della mia maggioranza e della mia parte politica".
De Matteis: "Clamorosa l'assenza della Regione"
"Era chiarissimo il contrasto emerso oggi nell'Aula del Consiglio comunale dell'Aquila, in ordine alle problematiche sollevate sulla riorganizzazione degli uffici regionali e della paventata ipotesi di ridurre il 'peso' del settore Opere pubbliche della Regione stessa, che ha sede all'Aquila. La Regione Abruzzo era clamorosamente assente in tutte le sue componenti: non c'erano gli amministratori invitati, ma nemmeno è stato delegato qualche dè il dirigente o funzionario a spiegare la situazione. Una mancanza di rispetto nei confronti dell'Assemblea civica del capoluogo d'Abruzzo di una gravità inaudita".
Ad affermarlo è il capogruppo di Fratelli d'Italia Giorgio De Matteis.
"D'altro canto, c'è stata la piena convergenza tra le varie forze del Consiglio comunale con i Sindacati. Un dato rilevante, perché l'azione a difesa della funzionalità e del prestigio delle Opere pubbliche regionali non assume solo un risvolto politico, ma anche di difesa dell'operatività degli uffici e dei lavoratori. La Regione deve riflettere su questa situazione e non arroccarsi su posizioni insostenibili e per di più contrarie alle norme. Sembra che il progetto della Giunta regionale si sia arenato, ma né il Consiglio comunale dell'Aquila né i Sindacati abbasseranno la guardia e vigileranno costantemente affinché quella sciagurata proposta non abbia seguito".
Altro elemento importante, emerso durante la discussione odierna, "è l'assoluta mancanza di aspetti campanilistici nell'iniziativa consiliare. Qui siamo di fronte a un dipartimento di importanza strategica, come le Opere pubbliche (che al suo interno ha il governo del territorio, la protezione civile, gli uffici del Genio civile e tante altre funzioni fondamentali) che rischia un vero e proprio depauperamento, con riflessi negativi per tutta la regione. Per di più, la Regione – come hanno ricordato le organizzazioni dei lavoratori – deve indire un tavolo di concertazione con i Sindacati prima di assumere qualsiasi tipo di decisione in materia. Vanno rispettate le norme e questo aspetto non è stato curato dalla Giunta regionale. Questo pretendiamo e su questi punti continueremo a batterci".
Lolli: "Assente per doveri istituzionali"
"Un impegno istituzionale mi ha impedito di partecipare al consiglio comunale" spiega a NewsTown il vice presidente della Regione Giovanni Lolli "Lo avrei fatto, se il momento, la data e l'orario fossero stati concordati per renderli compatibili con le altre attività di governo che mi competono. Penso, tuttavia, che dalla Regione abbiamo avuto a cuore il problema della riorganizzazione dei dipartimenti con un equilibrio di funzionalità e territorialità e che la delibera approvata abbia tenuto conto delle preoccupazioni, espresse soprattutto dalle organizzazioni sindacali, di mantenere il centro decisionale dei Geni civili nel capoluogo di regione. Credo che in sostanza il problema sia stato raccolto e affrontato e che possa essere questo il modo giusto e non strumentale di dare soluzione ai problemi".
Assenze, scoppia il caso dentro il Pd: Iorio attacca Albano
Sempre a proposito di assenze, diventano un caso, all'interno del Pd, quelle di Stefano Albano e Stefano Palumbo.
Afferma Emanuela Iorio a NewsTown: "Ritengo un fatto grave che fossero tutti e due assenti in una giornata importante come questa, anche perché il Partito democratico ha sempre difeso, in questi anni, le prerogative dell'Aquila come capoluogo di regione. Oggi invece la sottoscritta, Americo Di Benedetto e Antonio Nardantonio si sono dovuti assumere l'onere di decidere, sugli agomenti di cui si è parlato, in totale autonomia, senza una visione di partito coordinata e condivisa. Il segretario di un partito non può avere questi atteggiamenti".
Emendamenti
L'ordine del giorno è stato emendato con due proposte.
La prima "impegna il Sindaco della città dell'Aquila, in virtù dell'immane patrimonio immobiliare pubblico, a creare una task force con la Regione Abruzzo per sopperire alle problematiche logistiche degli uffici regionali pescaresi, oggi alle prese anche con l'inagibilità della sede principale di viale Bovio, così da evitare ai cittadini abruzzesi la spesa di oltre 40 milioni di euro per la locazione con acquisto dell'immobile "City" presso la città di Pescara".
Dietro la scelta di trasferire a Pescara, mediante lo spostamento da un dipartimento all'altro di alcune funzioni, si celerebbe infatti, secondo alcuni, la volontà di gonfiare il numero di uffici nel capoluogo adriatico per far decollare, finalmente, il progetto della City e far abbandonare alla Regione una volta per tutte la sede di viale Bovio, che peraltro ha anche problemi di agibilità.
Questo emendamento ha avuto come primi firmatari Paolo Romano (Il Passo Possibile) e Giorgio De Matteis (Fratelli d'Italia), che sono stati i primi firmatari anche dell'altro emendamento proposto dal sindaco Pierluigi Biondi e dal consigliere della Lega Fabrizio Taranta in merito alla questione "del declassamento dell'Ufficio Dogane dell'Aquila, dove permarrebbe la sezione operativa territoriale, ma la cui posizione dirigenziale sarebbe sottoposta alla sede della città di Pescara".
Secondo il documento "l'ipotesi di declassamento dell'Ufficio Dogane dell'Aquila contrasta con la volontà espressa dal direttore regionale Lazio-Abruzzo della stessa struttura, che prospettava un aumento delle competenze territoriali degli uffici aquilani. Gli stessi sindacati Cgil, Cisl e Uil, in diverse assemblee, hanno manifestato preoccupazione per l'annunciato declassamento e conseguentemente depauperamento dei compiti dell'Ufficio Dogane e Monopoli dell'Aquila, contrapponendosi all'ipotesi di riorganizzazione del centro decisionale, che verrebbe totalmente concentrato a Pescara".
Con tale emendamento viene poi precisato che "la scelta di declassare l'Ufficio Dogane dell'Aquila sembrerebbe essere una volontà politica propensa a premiare alcuni territori a discapito di altri" e viene impegnato il Sindaco a difendere anche in questo caso, come in quello del settore Opere pubbliche della Regione, il prestigio dell'Ufficio Dogane dell'Aquila, con l'ulteriore impegno "di verificare, qualora ci fosse l'opportunità, la presenza di eventuali sedi disponibili a ospitare la struttura in questione".
Tinari: "C'è un progetto generale per danneggiare L'Aquila"
Da una parte il potenziale svilimento delle Opere pubbliche della Regione Abruzzo, con gli uffici del Genio Civile che, pur rimanendo in città, andrebbero alle dipendenze del dipartimento regionale di Trasporti, che ha sede a Pescara. Dall'altro, il declassamento della sede aquilana degli Agenzia Dogane e Monopoli: viene eliminata come struttura dirigenziale, mentre quella di Pescara rimane con questo status e per di più vengono create due nuove strutture nel Lazio. Comincio a chiedermi se non ci sia un progetto generale – visto che, in questo caso, sono diverse le amministrazioni pubbliche coinvolte, la Regione e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – per danneggiare L'Aquila e per ridurne il più possibile le sue potenzialità".
A scriverlo, in una nota, il presidente del consiglio comunale Roberto Tinari.
"Il Consiglio comunale di oggi, approvando l'ordine del giorno contro le due ipotesi, ha avuto una posizione chiara: chi vuole compromettere funzionalità e immagine del capoluogo abruzzese ha sbagliato strada. La massima Assemblea cittadina, ora più che mai, ha il compito di difendere le legittime prerogative della città. Se non cambieranno questi atteggiamenti, il Consiglio comunale dovrà diventare una sorta di presidio permanente per tutelare L'Aquila. Ed è questo uno dei prossimi argomenti che intendo proporre all'Aula. Informeremo anche le autorità governative su questa possibilità; non amo le barricate, ma a nessuno sarà concesso di mortificare la nostra città e il Consiglio comunale si muoverà energicamente, e con azioni tangibili, in questa direzione".
Masciocco: "Solo una levata di scudi"
"Non credo che ordini del giorno come quello odierno sugli uffici regionali e l'ufficio aquilano delle Dogane e dei Monopoli possano sortire degli effetti a vantaggio dell'Aquila. Purtroppo anche oggi, in Consiglio comunale, abbiamo assistito a una mera levata di scudi che porta a ben poco. Anzi, a nulla".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere comunale di Articolo 1 - Mdp Giustino Masciocco.
"Beninteso, io sono dalla parte di chi pretende il rispetto dell'Aquila come capoluogo della Regione Abruzzo. Ma sono convinto che questo ruolo vada conquistato con i progetti, con le azioni concrete di grande respiro, con iniziative che non devono avere quel campanilismo che oggi, nel corso dei lavori consiliari, è emerso in modo fin troppo evidente".
"Solo con i programmi fattibili e mirati a far accrescere lo sviluppo dell'Aquila è pensabile di poter reggere l'urto della macroregione costiera, già in corso di realizzazione, e di poter essere competitivi, mantenendo con i fatti lo status di capoluogo d'Abruzzo. Se si andrà in questa direzione, il mio sostegno non mancherà".