"Voglio un solo riconoscimento dagli abruzzesi e dalla politica, dagli organi di rigore e di controllo: che tutto il tempo che io avevo l'ho dedicato alla funzione. Nessuno mi può rimproverare che non ho avuto fiducia, coraggio, determinazione, che non mi sono buttato a capofitto utilizzando tutte le risorse".
Lo ha detto, a margine di una conferenza stampa, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, tracciando un bilancio degli anni da governatore.
"Non ho scelto la strada del 'per evitare problemi non faccio nulla'".
Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano come veda la Regione senza di lui al timone, ha parlato di "una Regione capace di procedere sia lento pede sia per sussulti rivoluzionari".
Ha poi parlato dell'esperienza "di Lolli, di Paolucci e di altri assessori" e della "bravura sopravvenuta in capo ad alcuni assessori regionali"; un plauso anche alla "pacificazione all'interno del Consiglio regionale che sta facendo superare la logica amico-nemico".
Licheri (SI) "Ma quale martire, D'Alfonso la smetta con gli spot elettorali e si faccia da parte"
"Inutile fare il martire, nessuno caro Governatore le ha chiesto di mantenere il doppio incarico, anzi. Gli abruzzesi il 4 Marzo hanno mandato un messaggio chiarissimo, sono profondamente insoddisfatti sopratutto della sua gestione monocratica e poco attenta alle numerose criticità del territorio".
A scriverlo, in una nota, è il segretario regionale di Sinistra italiana Daniele Licheri.
"È finito il tempo degli spot elettorali e ora grazie a questa sciagurata gestione, alle prossime regionali rischiamo di regalare alla destra o al movimento 5 stelle la guida dell'Abruzzo. È stucchevole ora, per non dire altro, che addirittura faccia la parte del martire. Perfino negli ultimi mesi, dopo aver portato il Partito Democratico al minimo storico l'unico pensiero era solo a capire se si fosse tornato subito al voto come fare a non perdere la poltrona di governatore in barba ad un consiglio regionale lasciato al caos. Come diceva il grande Totò, ma mi faccia il piacere!".