"La riflessione è in una fase avanzatissima".
Giovanni Legnini, intervenuto stamane all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli studi dell'Aquila, 'sfugge' con un sorriso alle domande dei giornalisti sulla sua candidatura a presidente della Regione.
Poche parole che lasciano intendere, però, come potrebbe arrivare a breve l'atteso annuncio - per le forze di centrosinistra, almeno - della sua discesa in campo; è questione di giorni: a meno di sorprese, l'ex vice presidente del Csm sarà della partita, a capo di una ampia coalizione progressista, da Articolo 1 e fino ai centristi moderati.
"L'Università ha avuto e avrà un ruolo fondamentale nel processo di rinascita dell'Aquila e di tutto il cratere", ha sottolineato Legnini. "Credo che dobbiamo esprimere gratitudine, come abruzzesi, alla Rettrice Paola Inverardi, al corpo docente, al personale, a tutti coloro che, in questi anni, hanno sostenuto lo sforzo di crescita e innovazione dell'Ateneo; uno sforzo ammirevole, si è verificato esattamente ciò che serviva: la capacità dell'Ateneo di porsi in sintonia, in relazione, con la ricostruzione, con la domanda di nuovo sviluppo della città e del territorio".
Ora, "l'idea della città della conoscenza deve diventare progetto", ha aggiunto Legnini; "non c'è alcun dubbio che potrà costituire uno dei volani straordinari di sviluppo non soltanto dell'Aquila ma dell'intera regionale. Bisogna connettere gli elementi che andranno a comporre una delle idee più innovative, più efficaci di cui disponiamo in questo momento storico".