Ieri, la commissione Bilancio a Montecitorio ha approvato un emendamento "fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle" che destina al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate del Centro Italia "gli 85 milioni di euro di risparmi derivanti dai tagli anti-casta alla Camera dei deputati".
A darne notizia sul Blog delle Stelle è stato il vice premier Luigi Di Maio che ha voluto sottolineare come il risultato sia stato ottenuto "riducendo le spese delle segreterie, tagliando assurde indennità di carica, auto e alloggi di servizio, spese telefoniche e altri privilegi che nessuno prima di noi ha mai avuto il coraggio di toccare. Dopo il taglio dei vitalizi, un’altra splendida notizia", le parole trionfanti del Ministro del Lavoro.
Molto presto questa somma sarà trasferita al commissario per la ricostruzione e si aggiungerà alle somme già stanziate. "Una conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che sprechi e privilegi per anni hanno tolto soldi e risorse che potevano essere destinati a chi ne aveva davvero bisogno, anziché foraggiare i soliti ingordi", ha aggiunto Di Maio; "questa è giustizia sociale".
Se non fosse che le cose non stanno esattamente così. In effetti, non si tratta di una novità: già nei due anni precedenti le forze politiche avevano destinato somme ai terremotati a valle dei tagli avviati dall'allora presidente Laura Boldrini, in particolare 47 milioni nel 2016 e 80 milioni nel 2017. "E' stato approvato in commissione Bilancio un importante emendamento, di cui sono firmataria per il Pd, che destina 85 milioni al fondo per la ricostruzione delle aree terremotate del Centro-Italia, compreso l'Abruzzo", ha sottolineato la deputata Stefania Pezzopane. "Si tratta di un risultato molto positivo perché la proposta è stata sottoscritta e votata all'unanimità da tutti i gruppi parlamentari e perché si tratta di risorse ricavate dai tagli e risparmi della Camera. Non è una novità del M5s, ma è una straordinaria iniziativa di tutte le forze politiche approvata già nei tre anni precedenti. È davvero un bel segnale della vicinanza e dell'attenzione della politica per la rinascita dei territori e delle comunità colpite dal terremoto".
Dunque, l'affondo: "E' stridente la strumentale appropriazione indebita che stiamo vedendo in queste ore da parte dei cinquestelle, a partire dal vicepremier".
"Luigi Di Maio è sempre più in difficoltà e così, per cercare di uscire dall’angolo, usa l’arma della distrazione, che però emana l’odore della disonestà intellettuale, oltre che di pagliacciata propagandistica", ha aggiunto il deputato Luca Pastorino di Liberi e Uguali. "Gli 85 milioni di euro della Legge di Bilancio sono stati stanziati in favore dei terremotati grazie a un emendamento sostenuto da tutti i gruppi parlamentari, in seguito all’iniziale proposta di Baldelli di Forza Italia. Invece sul blog del Movimento 5 Stelle, Di Maio si intesta l’operazione, come se fosse merito suo o del suo partito. Qualcuno dovrebbe spiegare a Di Maio – ha ribadito Pastorino – che il Parlamento opera in autonomia rispetto al governo. Capiamo che sia in difficoltà umana, oltre che politica, ma non è accettabile calpestare il lavoro dei deputati. Ed è bene spiegare ai cittadini quale livello di propaganda si è raggiunti, appropriandosi di iniziative altrui".
Insomma, i fondi erano stati assicurati anche negli anni passati e, di fatto, vengono dalla "spending review" avviata da Laura Boldrini che, nella scorsa legislatura, ha portato ad un risparmio di 435 milioni di euro in totale; così, si è potuto garantire un fondo straordinario ai terremotati che, nei tre anni, ammonta a 212 milioni di euro.