"Sedute sospese per mancanza del numero legale, gettoni di presenza accaparrati per consigli comunali lampo. La maggioranza è allo sbando, dilaniata da guerre intestine che ne stanno pregiudicando l'azione amministrativa, che mai è stata così lacunosa e inconcludente".
Si legge in una nota firmata da Pierluigi Iannarelli, segretario cittadino di Sinistra Italiana.
"La sete di potere e di poltrone, ben remunerate, sta lacerando una maggioranza di incapaci, visto che si sono dimostrati platealmente inadeguati a gestire la cosa pubblica. Non c'è un settore dove le cose vadano nel verso giusto: in ambito sportivo è una tragedia, L'Aquila Calcio e L'Aquila Rugby fallite, la piscina Verdeaqua chiusa, a Piazza d'Armi è tutto fermo; dell'Urbanistica e del Piano Regolatore non si hanno notizie, di demolizioni dei capannoni abusivi non si parla, in ambito opere pubbliche è solo un tirare a campare di natura clientelare, ovvero qualche metro di asfalto messo qua e là; le politiche sociali sono confuse e ideologiche, fatte esclusivamente per inseguire i diktat salviniani; l'assessorato alla cultura viene scambiato per il Grande Fratello", l'affondo di Iannarelli.
Che aggiunge: "Sarebbe auspicabile, in primis per il bene della città, si ponga fine a questo scempio. È indecoroso e imbarazzante che personaggi eletti con appena 90 voti tengano in ostaggio la città e che la stiano trattando in questo modo. L'Aquila, con tutte le sue problematiche, meriterebbe maggiore rispetto e capacità nello svolgere quelli che sono i compiti primari di una amministrazione e non mere beghe interne e spartizioni partitocratiche. La maggioranza di destra, a soli 18 mesi dalla vittoria delle elezioni, si è dimostrata semplicemente incapace di governare il Comune e pertanto dovrebbero onestamente rassegnare le dimissioni".