Venerdì, 31 Gennaio 2014 06:37

Piano anticorruzione: a ruotare, per ora, sono solo i dipendenti

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All'indomani degli arresti e degli avvisi di garanzia dell'8 gennaio scorso, artefici delle dimissioni – poi ritirate – del sindaco Massimo Cialente, si sono riaccesi i riflettori anche sull'applicazione del cosiddetto "piano anticorruzione", che prevede, tra le altre cose, la rotazione dei dirigenti in seno all'amministrazione comunale. Infatti, come è noto, tra gli indagati nell'inchiesta Do ut des c'è anche quello che, fino a un mese fa, era dirigente a incarico del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio, Mario Di Gregorio. Nella conferenza stampa successiva agli arresti, Cialente rispondeva così alle domande dei giornalisti sulla rotazione degli incarichi dei dirigenti comunali: "Era oggettivamente difficile attuarla. Il Comune dell'Aquila è sotto organico dopo i pensionamenti dei dirigenti Amorosi e D'Ascanio. Abbiamo solo due dirigenti tecnici (Nardis e Fabrizi, ndr) e tre dirigenti nominati con ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri. Tra gli altri, Di Gregorio. E ora non sappiamo neanche come sostituirlo". La rotazione degli incarichi dirigenziali veniva chiesta a gran voce, già dalle settimane precedenti, da Appello per L'Aquila (lista civica di opposizione) e Rifondazione Comunista (partito della maggioranza), anche a causa delle intercettazioni telefoniche e ambientali che NewsTown aveva pubblicato alla metà di dicembre. Sempre durante quella convulsa conferenza stampa, il Sindaco annunciò l'immediata sospensione di Di Gregorio. In realtà, tecnicamente, il giovane ingegnere non è mai stato sospeso. Semplicemente, non gli è stato rinnovato il contratto da dirigente a incarico, che era scaduto già il 31 dicembre scorso. In ogni caso, almeno per ora, non fa più parte della macchina amministrativa comunale.

Nel frattempo, il primo cittadino ha ritirato le sue dimissioni ed è risalito in cattedra. Già dalla sera precedente al 22 gennaio – giorno del ritiro delle dimissioni – su una parte della stampa trapelavano notizie riguardanti una riunione urgente della giunta, volta a deliberare sulla rotazione degli incarichi dirigenziali. L'esecutivo comunale, in effetti, si è riunito qualche ora prima della attesissima conferenza stampa di reinsediamento di Cialente, ma non ha deliberato l'inizio della rotazione degli incarichi dirigenziali. Come è possibile vedere nel testo della delibera di giunta [leggi il testo originale], infatti, viene dato mandato di "procedere, in conformità agli indirizzi già presenti nel Piano Anticorruzione, ad una prima tranche di rotazione del personale di categoria C e D e, in prosieguo, definita la governance dell'Ente, anche per il personale dirigenziale nei termini previsti dal medesimo piano". In altre parole, si è dato inizio alla rotazione dei dipendenti C e D, ma non dei dirigenti comunali.

Dunque, entro il 21 febbraio ruoteranno i dipendenti, ma non succederà lo stesso né ai funzionari cosiddetti apicali (categoria immediatamente al di sotto dei dirigenti), né ai tanto chiacchierati dirigenti. Perché? Anche questo è indicato, tra le righe, nella delibera: essendo in data 22 gennaio ancora dimissionario il Sindaco, non era ben definita la governance del Comune dell'Aquila. Solo il Sindaco e la giunta, infatti, decidono le sorti dei dirigenti comunali, mentre i dipendenti possono essere fatti ruotare, sempre su indirizzo politico della giunta, da un Comitato di Coordinamento, composto nella fattispecie da Ilda Coluzzi (dirigente del dipartimento Risorse umane e sviluppo), Vittorio Fabrizi (dirigente del dipartimento Ricostruzione) e dal segretario generale Carlo Pirozzolo (in qualità di responsabile dell'anticorruzione).

"Con quella delibera non eravamo titolati a dare mandato alla rotazione dei dirigenti, in quanto il Sindaco era dimissionario – afferma a NewsTown l'assessora al personale Betty Leone – c'è l'assoluta volontà di far ruotare anche i dirigenti, oltre ai dipendenti. Una parte dei dirigenti ha già ruotato quando abbiamo formato la cosiddetta macrostruttura, ora faremo ruotare anche quelli degli uffici tecnici". Insomma, la volontà politica rimane, ma la rotazione ancora non viene posta in essere.

Abbiamo chiesto un parere anche a Enrico Perilli, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, partito (di maggioranza) che ha chiesto più volte la rotazione dirigenziale: "Si sta studiando anche la ruotazione dei dirigenti – afferma il comunista – l'abbiamo proposto in questi mesi, ed è stato condiviso da tutte le parti politiche. La rotazione dei dipendenti rappresenta solo il primo tempo. Poi ci sarà quella dei funzionari e dei dirigenti. Non so se creerà malumori all'interno del Comune, ma è un atto di fisiologico funzionamento, non punitivo".

Il piano anticorruzione prevede una rotazione biennale di dipendenti e dirigenti, che non viene ovviamente eseguita per tutti nello stesso momento, per evitare la paralisi dei meccanismi amministrativi dell'ente comunale. Infatti, ogni dipendente acquisisce un bagaglio di esperienza nel proprio settore, che deve essere adeguatamente trasmesso ai successori.

Ora, se il piano è formato da diverse "tranche", perché non si è aspettato il ritorno del Sindaco, per convocare una giunta urgente e provvedere a emanare un indirizzo di rotazione dirigenziale? Perché convocare una giunta due ore prima del ritiro delle dimissioni di Cialente per deliberare la rotazione dei dipendenti non funzionari?

La giunta, ora che il suo numero uno è tornato in sella, probabilmente si esprimerà anche con una delibera a favore della rotazione degli incarichi dirigenziali, così come vari assessori hanno più volte dichiarato alla stampa in queste settimane. Attendiamo fiduciosi.

 

Ultima modifica il Venerdì, 31 Gennaio 2014 13:32

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