"Il Consiglio Comunale ha sancito definitivamente la morte delle frazioni e, con esse, la loro identità storica e autonoma rispetto alla città; con i centri storici che potranno essere ricostruiti senza vincoli, con il cambio di sagoma e l'aumento di cubatura, in realtà le frazioni non saranno più quelle che abbiamo conosciuto, ma altra cosa, più simile alle periferie".
A denuciarlo sono Pierluigi Iannarelli ed Enrico Perilli del circolo cittadino di Sinistra Italiana, a seguito dell'approvazione delle nuove norme tecniche d'attuazione in variante al Prg [qui].
"Questo tipo di interventi viene fatto per incentivare il commerciale ma, nella sostanza, le stesse frazioni risulteranno poco appetibili e prive di interesse, saranno di nuovo luoghi deserti e il commerciale che si sarà insediato tornerà in crisi per mancanza di utenza. Parliamo quindi di una deregulation totale, mentre nel contempo è stata smantellata una delibera della vecchia amministrazione di centrosinistra, ben pensata, per tutelare le frazioni e ricostruirle con criterio, ovvero con la loro identità, oltre che per un principio storico e antropologico, anche per incentivarne il turismo e lo stesso ripopolamento. Insomma una norma che investiva nella qualità del costruito, contemperando l'esigenza di sicurezza con quella della salvaguardia del paesaggio dei borghi e della loro futura attrattività".
Diversamente, "oggi stiamo assistendo ad un ulteriore esempio di miopia e cattiva amministrazione, piegata agli interessi di pochi a discapito di una visione strategica che guarda al futuro e all'interesse collettivo".