Stop al nuovo centro commerciale sulla statale 80 tra Pettino e Cansatessa.
La commissione Territorio ha votato, all’unanimità, una mozione del consigliere di maggioranza Leonardo Scimia per rinviare in giunta la delibera con la quale era stata approvata una variante al progetto, ossia la rotazione della parte a destinazione commerciale con quella a destinazione ricettiva e l’aumento della prima da 11mila a 22mila metri quadri.
La commissione ha chiesto in pratica alla giunta di rivedere il progetto autorizzando solo la rotazione ma non l’ampliamento della superficie a destinazione commerciale. Un modo per guadagnare tempo, in attesa che l’amministrazione elabori una linea politica ferma e precisa sulle richieste di variazione d’uso in materia urbanistica.
Senza un nuovo piano regolatore, aggiornato ai cambiamenti che la città ha subito in questi anni, specie dopo il terremoto, non si potrà che andare avanti, infatti, per interventi spot. Senza regole certe, progetti simili a quello per il centro commerciale di Cansatessa, presentati da privati decisi a monetizzare vecchie rendite o a far fruttare titoli edificatori ottenuti qualche decennio fa, continueranno a spuntare.
L’assessore Daniele Ferella ha rivelato che sono ben quattro le richieste di variazione di destinazione d’uso per nuovi centri commerciali localizzati in zona ovest depositate e recepite dal Comune.
“Non è possibile che la giunta discuta ogni proposta a costruire presentata dai privati, deve fare da filtro” ha osservato la consigliera di Coalizione sociale Carla Cimoroni. Ma Ferella si è giustificato lasciando intendere che tutto ciò è il lascito della gestione del suo predecessore all’Urbanistica, Luigi D’Eramo.
Ferella vorrebbe marcare una discontinuità. L’assessore della Lega ha detto di essere favorevole a portare avanti l’iter di approvazione del nuovo Prg a partire dal documento preliminare votato nella precedente consiliatura e ha anche fatto capire di non essere contrario a un’eventuale moratoria sulla costruzione di nuovi centri commerciali.
“Ma a fare questo passo, su una materia di competenza del consiglio, deve essere, eventualmente, la maggioranza” obietta l’opposizione. Al momento, non sembrano esserci le condizioni perché si arrivi a un provvedimento così radicale, soprattutto perché il centrodestra è molto meno coeso di quel che sembri e non ha una voce unica praticamente su nulla. Basta assistere alle sedute delle commissioni, divenute ormai delle imboscate dove i consiglieri fanno di tutto per mettere in difficoltà l'assessore di turno per lanciare segnali al sindaco.
Che su determinati temi manchi, all’interno della maggioranza, una visione coerente lo dimostra un altro provvedimento approvato nella commissione di ieri. Poco prima che si rinviasse la delibera sul centro commerciale, i consiglieri - questa volta, però, solo quelli di centrodestra (l’opposizione ha votato compatta no) – hanno dato il via libera a un’altra variazione di destinazione d’uso chiesta da un costruttore, Ercole Rotilio, su un palazzo situato ai numeri civici 107, 109 e 111 di via Roma. Da edificio direzionale, l’immobile diventerà una struttura socio-sanitaria, molto probabilmente una casa di riposo per anziani.
Un progetto sul quale l’opposizione ma anche pezzi della maggioranza hanno espresso forti riserve, sia per la localizzazione (la zona è semi abbandonata e priva di parcheggi) sia perché lì vicino, nell’ex albergo di viale Duca degli Abruzzi, c’è già un’altra struttura simile.