Michele Fina è stato proclamato sabato mattina segretario del Partito Democratico abruzzese.
Il passaggio formale, successivo al Congresso, si è svolto a Pescara, al centro polifunzionale Britti, all'apertura dell'Assemblea regionale del partito "Cambiamo tutto – una generazione per l'Abruzzo e l'Italia".
Per Fina, 41 anni, già direttore del Think tank "Transizione ecologica solidale" e capo di segreteria e consigliere di Andrea Orlando prima al Ministero dell'Ambiente e poi della Giustizia, per cambiare occorre mettere da parte "l'arroganza dell'autoreferenzialità"; così è stata spiegata la scelta politica di dedicare tutta la mattinata dell'Assemblea all'ascolto degli interventi dei rappresentanti dei partiti del centrosinistra, delle associazioni, dei sindacati, delle imprese: "Vogliamo ascoltarvi per dirvi che non vi delegittimiamo ma vi vogliamo forti. Questo non è tempo di pace, rileggete i vostri atti fondativi, troverete scolpiti i principi costituzionali che oggi sono in pericolo perché non pienamente attuati o perché qualcuno vuole metterli in discussione".
Tra gli interventi quelli dei rappresentanti regionali dei partiti del centrosinistra Psi, Articolo Uno e Più Europa, e di Cgil, Csil, Legacoop, Cna, Confesercenti, Italia Nostra, Wwf e Legambiente. L'appello ai corpi intermedi per la difesa e la promozione della Costituzione è l'atto che, di fatto, ha segnato l'inizio del percorso del Pd abruzzese di Fina segretario: "Mi rivolgo a voi per un'alleanza costituzionale, per creare un luogo di condivisione, senza alcuna strumentalizzazione".
Sono intervenuti anche Andrea Cozzolino ed Enrico Borghi, rispettivamente europarlamentare e deputato del Partito Democratico.
I democratici abruzzesi hanno eletto all'unanimità, come presidente dell'Assemblea, Manola Di Pasquale, della mozione Martina. Eletti anche i membri della Commissione di Garanzia: Lucio Ricci, Marco Savini, Sofia Napoleone, Benedetta Di Marzio, Guerriero Giannantonio, Giovanni Nanni, Gianni Chiacchia, Luigi Medori, Lucilla Calabria oltre agli 'aquilani' Fabiana Costanzi e Carlo Benedetti; stando a voci interne al partito, Benedetti - già presidente del Consiglio comunale dell'Aquila - potrebbe essere indicato come presidente della Commissione.
Le direzioni di marcia del nuovo Pd abruzzese dicono partito verde, di una transizione ecologica dell'economia che non lasci indietro i più deboli, del sapere (Fina ha citato i ricercatori e gli insegnanti), di un governo dell'immigrazione che pur essendo rigoroso dica le cause e i colpevoli di un fenomeno per cui milioni di persone sono costrette a fuggire: caos climatico, guerre, povertà. Allo stesso modo Fina ha voluto dire basta all'eterna discussione delle esperienze di governo passate, altrimenti "non avremo più bisogno di un Congresso ma di uno psichiatra. Mettiamo un punto e costruiamo l'alternativa. Restituiamoci una comunità leale".
Il segretario del Pd abruzzese ha dunque auspicato una presenza capillare, "territorio per territorio, comune per comune. Avremo bisogno della presenza da protagonisti dei segretari di circolo, di un Centro studi, delle Feste dell'Unità, di una presenza sul web seria: sono tutte cose che stanno a un partito come gli organi a un corpo umano".