Raggiunta l'intesa per la sterilizzazione delle tariffe sulle autostrade A24 e A25. Anzi no.
Nel pomeriggio pareva raggiunto l'accordo per evitare l'aumento dei pedaggi di quasi il 20%, tanto che il governatore Marco Marsilio aveva dichiarato di essere "soddisfatto". In sostanza, si era arrivati all'intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Economia e Finanza e Strade dei Parchi: il mancato incremento sarebbe stato assorbito dal differimento del canone sulle annualità 2017, 2018 e 2019, come lo stesso Marsilio, d'altra parte, aveva proposto in Senato. "Tale provvedimento tranquillizza cittadini e imprese rispetto all’aumento delle tariffe autostradali, che viene così definitivamente scongiurato. Un accordo che avevo sollecitato nella precedente riunione del Cipe. Posso dirmi doppiamente soddisfatto perché la soluzione individuata è quella che avevo proposto attraverso un emendamento più volte bocciato", le parole del presidente della Giunta.
Ed invece, in serata si è appreso che l'intesa sarebbe saltata al momento del confronto con Anas per la ratifica dell'accordo. Col rischio che il 1° settembre arrivi la maxi stangata sui viaggiatori.
I vertici di Strada dei Parchi, interpellati dall'Ansa, hanno spiegato che non c'è ancora l'accordo "in quanto Anas, nell'incontro odierno, si è opposta alla proposta di utilizzo delle rate del prezzo di concessione, come accaduto già in passato, per coprire i costi del blocco delle tariffe, in attesa dell'approvazione del nuovo Pef". A questo punto, per sbloccare una vicenda che sembrava risolta servirebbe un intervento legislativo del governo nazionale: "Occorre una norma su cui ieri si è registrato l'impegno di Mit e Mef, senza la quale il primo settembre saremo, nostro malgrado, costretti ad applicare l'aumento, già approvato dai ministri Delrio e Toninelli, che complessivamente è di circa il 19% e da noi autonomamente sospeso fino al 31 agosto prossimo".
Intanto, il nuovo Piano economico e finanziario, messo a punto da Mit, in veste di concedente, e dal concessionario Strada dei Parchi, per la gestione delle autostrade abruzzesi e laziali considerate arterie strategiche ai fini di protezione civile, è stato trasmesso a Bruxelles per il parere dovuto della Commissione: se non ci saranno ulteriori intoppi, verranno avviati immediatamente i primi lavori di messa in sicurezza antisismica di A24 e A25; si è stabilito, infatti, un piano stralcio fino a 722 milioni di euro da completarsi in tre anni. "Siamo molto soddisfatti dell'intesa sul nuovo piano economico finanziario al quale è stato dato il via libera sia dal Cipe sia dalla Autorità per la regolazione dei trasporti - le parole del vice presidente di Sdp, Mauro Fabris - Una intesa che si può definire 'storica' in quanto avviene sette anni dopo l'approvazione della legge 228 del 2012 e a dieci anni dal terremoto dell'Aquila. Al varo manca solo il parere dell'Europa".
Il maxi piano di messa in sicurezza sismica sull’attuale tracciato prevede un investimento complessivo di circa 3,1 miliardi di euro, di cui 2 a carico dello Stato, e la restante parte della concessionaria a fronte della proroga della concessione per ulteriori 10 anni.
Acerbo: "Toninelli come il PD: prorogata di 10 anni concessione a Toto"
"Dopo tanti proclami contro i concessionari, il ministro Toninelli proroga la concessione delle autostrade A24 e A25 a Toto per altri 10 anni. Dopo i sopralluoghi con Le Iene per constatare lo stato di degrado dei piloni, segno inequivocabile di mancata manutenzione da parte del concessionario, il ministro pentastellato si comporta come i predecessori del PD, forse anche peggio. Il tutto accade nel silenzio generale".
A denunciarlo è il segretario nazionale di Rifondazione comunistra, Maurizio Acerbo. "Il PD e il centrodestra sono sempre stati al servizio dei concessionari a cui hanno regalato le nostre autostrade e quindi tacciono complici. Invece di avviare la revoca di una concessione mal gestita, il governo giallo-verde ha concordato con Toto un Piano Economico finanziario che prevede l'allungamento della concessione per dieci anni, dal 2030 al 2040. Oltre a godersi altri 10 anni di concessione senza gara, toccherà allo Stato contribuire con 2 miliardi alla messa in sicurezza; Toto metterà un miliardo, ma è meglio dire che lo metteranno i cittadini tartassati con i pedaggi. Il tutto presentato ovviamente come modo per evitare l'aumento dei pedaggi del 20%".
Ovviamente, "il ministro e il M5S non hanno organizzato nessuna assemblea pubblica per spiegare ai cittadini l'accordo raggiunto con Toto. Salvini continuerà a raccogliere gli applausi dei cretini parlando di immigrati nel mentre, dalla tav alle autostrade, garantisce gli interessi delle solite lobby (im)prenditoriali. Rifondazione Comunista invita alla mobilitazione contro questa toto-truffa".
Pezzopane: "Ora decreto per evitare stangata"
"Dopo l'assurdo balletto della giornata di ieri, con i toni trionfalistici seguiti da una smentita, è ora urgente trovare una soluzione immediata per evitare agli automobilisti abruzzesi la stangata che li aspetta dal I settembre".
Lo dichiara Stefania Pezzopane, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della notizia sulla mancata ratifica dell'accordo per la sterilizzazione degli aumenti dei pedaggi sull'autostrada A24-25.
"La scadenza ormai inesorabile di settembre – continua – rende assolutamente necessario affrontare la questione dell'anticipazione del canone. Dal momento che le Camere sono chiuse, l'unica strada possibile è quella di un decreto con una soluzione definitiva. Chiediamo per questo a Toninelli di compiere subito i passi necessari per scongiurare un rincaro che è ancora evitabile"
"Certo, è impossibile non notare come il ministro non si sia fatto sfuggire nemmeno questa volta l'occasione per fare una nuova figuraccia. Ieri abbiamo infatti scoperto quanto era solida la sua assicurazione sul fatto che i rincari erano stati scongiurati e anche che ha cambiato idea sulle concessioni. Voleva rescindere la convenzione con Strada dei Parchi, adesso sappiamo che vuole prorogare per 10 anno le precedenti convenzioni", conclude.