"Un confronto importante quello di oggi per stabilire, con i sindaci, le modalità migliori di allocazione del personale e renderlo più efficiente e adeguato alle necessità effettive del territorio".
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, è intervenuto oggi, a Teramo, nel corso della riunione del comitato istituzionale per la ricostruzione, riunito per decidere, tra l'altro, sull'utilizzo delle nuove professionalità assegnate, alla presenza del direttore dell'Ufficio per la ricostruzione, Vincenzo Rivera, di sindaci, parlamentari, consiglieri regionali e altre autorità. Un compito che spetta in autonomia a ciascuna regione in base alle specificità dei problemi rilevati.
"La necessità che noi abbiamo sollevato al governo nazionale - ha aggiunto Marsilio - è stata quella di personale adeguato perché oggi la complessità delle procedure di gara, delle pratiche anticorruzione, delle progettazioni, dell'esecuzione dei lavori etc., è tale che il personale a disposizione, in base alla prima assegnazione, non era sufficiente e adeguato per far fronte alla mole di lavoro. Parliamo di migliaia di pratiche che devono essere esaminate e smaltite. Un lavoro enorme che necessita di risorse professionali oltre che economiche adeguate".
"Abbiamo ottenuto così - ha sottolineato Marsilio - un importante riconoscimento del fabbisogno della Regione Abruzzo che fino a quel momento era sottostimato. Un significativo passo avanti che non risolve però tutti i problemi". Per il presidente della Regione "occorrono una semplificazione normativa, assunzione di personale qualificato in numero adeguato ai fabbisogni e una legge organica che permetta di agire senza confusione e incertezze interpretative. L'Abruzzo, infatti, aveva sostenuto, con forza, la necessità di superare il criterio di ripartizione che le attribuiva solamente il 10% delle risorse, chiedendo al commissario Farabollini di distribuire il personale secondo i fabbisogni reali e certificati".
Nella distribuzione delle 200 unità di personale la Regione Abruzzo, nel corso della cabina di regia per la ricostruzione, coordinata dal commissario sisma 2016, Piero Farabollini, è riuscita a ottenere un'attribuzione superiore al passato del 50%, ovvero il 15% del totale del personale previsto dal Decreto Sblocca Cantieri. In altri temrini, le 30 nuove unità rappresentano dieci persone in più rispetto a quelle che sarebbero toccate all'Abruzzo. A queste 30 unità se ne aggiungeranno anche altre 20 che verranno assunte grazie al recupero delle economie dei fondi non spesi.
"Entro due, tre mesi - l'annuncio di Marsilio - l'ufficio della ricostruzione di Teramo vedrà di fatto più che raddoppiare il personale e la propria capacità di lavoro".
Il direttore Rivera, inoltre, ha presentato un Report sull'assistenza alla popolazione e sugli edifici inagibili del cratere sismico. Ad oggi i sopralluoghi effettuati nel cratere risultano essere 29516. Il totale degli edifici inagibili è pari a 9054.
Questa la bozza di ripartizione del personale, 52 unità, per ciascun comune del cratere: Barete 1, Cagnano Amiterno 2, Campotosto 2, Capitignano 2, Montereale 4, Pizzoli 2, Campli 3, Castel Castagna 1, Castelli 1, Civitella del Tronto 3, Colledara 2, Cortino 2, Crognaleto 2, Fano Adriatico 1, Farindola 1, Isola del Gran Sasso 2, Montorio al Vomano 4, Pietracamela 1, Rocca Santa Maria 1, Teramo 7, Torricella Sicura 2, Tossicia 2, Valle Castellana 2, Provincia L'Aquila 1, Provincia Teramo 1, Provincia Pescara 0.