Giovedì, 24 Ottobre 2019 22:55

Varianti urbanistiche in attesa del Prg, che intende fare la maggioranza?

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Prima il centro commerciale a Centi Colella; anzi no, si trattava di media distribuzione; poi, lo shopping center sulla statale 80 ma, di nuovo, più prosaicamente va definita media distribuzione; infine, la Rotilio Tower, di cui si sta discutendo in queste ore. E altre proposte sarebbero nei cassetti del settore urbanistica, pronte ad essere trasferite al Consiglio comunale.

La proposta di variazione di destinazione d’uso da zona direzionale ad attrezzature commerciali di un terreno accanto al centro di smistamento di Poste Italiane di Centi Colella, a valle dell’area di Colle Macchione, di proprietà della famiglia Specchio che vorrebbe realizzarvi un capannone di complessivi 4mila metri quadrati, di cui 2.500 a uso commerciale, è stata stoppata, per il momento, in Commissione territorio, a seguito di un ordine del giorno presentato da Ersilia Lancia (Fratelli d’Italia) che, di fatto, ha posticipato la discussione per esaminare in modo più approfondito il provvedimento.

L’altra proposta, invece, di rotazione di una porzione di 11mila metri quadrati di terreno a destinazione commerciale sito sulla statale 80, tra Pettino e Cansatessa, con un’altra, sullo stesso lotto, a destinazione ricettiva, a ridosso della rotonda laddove sorge il centro commerciale Amiternum, ha avuto il via libera della Commissione territorio e, ora, arriverà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. E’ stata respinta, al contrario, la richiesta avanzata dalla proprietà di un raddoppio dell’area commerciale da 11 a 22 mila metri quadrati, come da richiesta iniziale portata dall’assessore Daniele Ferella in Commissione.

In questi giorni, la Giunta comunale ha approvato inoltre il progetto planivolumetrico denominato Rotilio Tower, con la variazione di destinazione d’uso del terreno da ‘attrezzature generali direzionali’ ad ‘attrezzature generali direzionali e commerciali’; anche questa proposta dovrà pervenire, ora, in Commissione territorio e, dunque, in Consiglio per l’eventuale approvazione definitiva.

I proponenti, la famiglia di imprenditori Rotilio, vorrebbe realizzare una struttura di sette piani, in prossimità di Palazzo Silone, sede della Giunta regionale, nel quartiere di Pettino; un intervento di oltre 5 mila e 500 metri quadrati su un terreno di oltre 9mila metri, accanto al Rotilio center che ospita già attività commerciali e professionali. Come compensazione, da progetto i proponenti cederebbero mille metri quadrati di verde pubblico, 2.220 metri di parcheggi lungo via Carducci e 2.140 lungo via Cefennia.

Ha spiegato l’assessore Ferella che il progetto “viene da molto lontano”; in effetti, la lottizzazione è stata autorizzata nei primi anni ’90, con destinazione urbanistica del terreno a direzionale. L’assessore ha inteso sottolineare che, come prevede l’articolo 31 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, “la giunta comunale ha solo il compito di trasmettere la proposta al Consiglio”: in sostanza, non ha facoltà di esprimere pareri e giudizi. Il planivolumetrico va discusso dall’assise civica poiché prevede, come detto, una variazione di destinazione d’uso, da direzionale a commerciale, per circa 700 metri quadrati, prevedendo il progetto due spazi commerciali di 350 metri quadrati ciascuno, “semplicemente ad integrare funzionalmente le attività direzionali prevalenti” viene chiarito.

Ed ha ragione, l’assessore Ferella: come accaduto per il progetto che insiste a Centi Colella e per l’altro, ricadente sulla statale 80, la Giunta, stante le norme tecniche d’attuazione, non può che trasmettere le proposte al Consiglio comunale.

Viene da chiedersi come mai le proposte stiano arrivando ora, una dietro l’altra: a pensar male, si potrebbe dire che gli imprenditori, probabilmente, sanno di trovare terreno fertile in Giunta; nella migliore delle ipotesi, l’intenzione – legittima, per carità – potrebbe essere quella di chiudere le partite prima che si arrivi alla sospirata approvazione del nuovo piano regolatore generale, che la città attende da anni.

Non è questo il punto, però. La questione è politica: la Giunta comunale non può ‘nascondersi’ dietro il dettato normativo, accogliendo acriticamente le proposte in variante che giungono all’urbanistica. Dall’esecutivo ci si aspetterebbe una presa di posizione chiara, un indirizzo politico preciso rispetto a ipotesi progettuali che pure sono di competenza del Consiglio. Più in generale, la maggioranza di centrodestra dovrebbe dire una parola di verità alla città: se l’orientamento è di autorizzare le varianti, e così le rotazioni urbanistiche pervenute al settore – e ce ne sono altre, lo ribadiamo – è giusto dirlo esplicitamente.

D’altra parte, in questi mesi stanno emergendo spaccature in seno al centrodestra: la decisione di rinviare la discussione sulla proposta di variante dei terreni a Centi Colella è parso un espediente usato per guadagnare tempo, in attesa di trovare una sintesi su una partita ben più ampia, che va al di là del caso specifico e riguarda tutte le richieste che stanno avanzando i costruttori. Allo stesso modo, l’atteggiamento della maggioranza sulla richiesta di rotazione e ampliamento del terreno a destinazione commerciale lungo la statale 80 – la Giunta aveva autorizzato sia la rotazione che l’ampliamento, da 11mila a 22mila quadrati, la maggioranza in Consiglio ha stoppato la procedura, autorizzando la rotazione ma non l’ampliamento come detto poc’anzi – è stato un modo per mettere una pezza ad una vicenda che stava imbarazzando, e non poco, alcuni consiglieri di centrodestra.

Vedremo che cosa accadrà sulla proposta della Rotilio Tower.

Sta di fatto che va messo un punto fermo, evidentemente: lo ribadiamo, se l’amministrazione attiva intende accogliere le diverse proposte, sebbene sia in fase di istruzione il piano regolatore generale e non ci sia ancora un piano del commercio aggiornato alle rinnovate esigenze della città, è giusto che lo dica, e se ne assuma la responsabilità politica. Certo è che parrebbe più saggio, mettiamola così, arrivasse una indicazione di altro tipo, e cioè che si bloccassero le procedure fino a quando non arriverà ad approvazione il Prg, un piano di riduzione e non di espansione com’è stato annunciato, e non venga definita una puntuale pianificazione delle attività commerciali, accompagnata da una valutazione sulla distribuzione della popolazione attuale e futura così da fornire indirizzi chiari su come dovrebbero essere suddivise le attività, tra strutture piccole, medie e grandi.

Tenendo a mente la complessiva riqualificazione del territorio, dei luoghi della socialità e, in particolare, del centro storico, ancora in cerca di un rilancio che passa, anche e soprattutto, dalla definizione della vocazione che dovrà assumere dentro la città allargata.

Cedere completamente all’urbanistica contrattata potrebbe fare danni serissimi, in prospettiva futura.

 

Ultima modifica il Venerdì, 25 Ottobre 2019 10:43

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