E' previsto per oggi pomeriggio, alle 14:30, l'incontro tra il ministro Lorenzo Fioramonti, i rappresentanti istituzionali di Comune, Provincia e Regione, i comitati e le associazioni di cittadini ed una delegazione degli studenti sul tema della ricostruzione delle scuole.
In occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico a L'Aquila, Fioramonti aveva assicurato l'istituzione di un tavolo di lavoro che provasse a sciogliere i nodi che, a più di dieci anni dal terremoto, tengono ancora ferma la ricostruzione pubblica e, in particolare, le scuole, sebbene da anni vi siano le risorse necessarie per aprire i cantieri. Ebbene, dopo l'incontro a Roma del 1° ottobre scorso, il Ministro ha mantenuto la promessa e sarà all'Aquila, dopo aver presenziato all'inaugurazione dell'anno accademico del Gran Sasso Science Institute, per fare il punto rispetto agli impegni che erano stati assunti poco più di due mesi fa.
Le proposte avanzate dalla delegazione aquilana puntavano ad agevolare le procedure con uno strumento più snello e contemporaneamente di assumere un maggior numero di tecnici con incarichi dedicati alla ricostruzione delle scuole, cosa che si potrà fare grazie ai 500mila euro già assicurati dal Miur.
Il tavolo del pomeriggio dovrebbe essere già operativo.
Tuttavia, all'incontro si arriva in un clima nient'affatto rassicurante: nei giorni scorsi, infatti, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha usato toni assai duri per denunciare "la disattenzione davvero gravissima" mostrata sin qui da chi dovrebbe "garantire, anche attraverso l'esperienza aquilana, edifici scolastici sicuri a tutta la nazione"; in particolare, Biondi ha stigmatizzato l'azione dell'esecutivo che non ha saputo dare "risposte concrete alle richieste relative alle criticità dei processi di ricostruzione" bocciando gli emendamenti presentati al Decreto sisma e che andavano proprio nella direzione di mettere in campo "norme più snelle per velocizzare la ricostruzione pubblica e delle scuole (così come è stato fatto per il sisma del Centro Italia). Istanza - ha tenuto a ribadire il primo cittadino - sollevata in più occasioni dall'amministrazione comunale e contenuta nel pacchetto di emendamenti, condiviso con tutti i rappresentanti istituzionali, delle categorie produttive e datoriali del territorio, presentato in fase di approvazione del Decreto".
Biondi ha dunque rincarato la dose: "Il tema della sicurezza e della semplificazione burocratica per la ricostruzione pubblica merita una presa di posizione forte che fino ad oggi non abbiamo visto. Lo scorso settembre, in occasione della visita all'Aquila del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, il Ministro ha preso un impegno davanti alla nostra comunità e alla più alta carica istituzionale del Paese. Se l'esito di questa volontà di collaborazione è quello che abbiamo visto, non ci siamo proprio. Avrò modo di ribadire quanto detto durante la visita del Ministro a L'Aquila".
Ma comitati e associazioni non vogliono che il tavolo si trasformi in un ring "in nome di interessi politici dei partiti nazionali": in questi anni, chiarisce Massimo Prosperococco del Comitato Scuole Sicure, "qualsiasi sia stata la parte politica con la quale ci siamo confrontati, il nostro metodo è stato il dialogo con il solo obiettivo della ricostruzione di scuole nuove e sicure. Sono passati 10 anni e 8 mesi dal terremoto, la città passo dopo passo sta finalmente rialzando la testa, ma sulle scuole la situazione è praticamente ferma: è intollerabile se è vero che in 'cassa' i soldi ci sono, ed anche tanti, pronti ad essere utilizzati. Abbiamo, da cittadini dei comitati e delle associazioni che hanno preso a cuore questo problema, ricucito con un enorme sforzo i difficili rapporti tra le istituzioni e gli uffici interessati, per cercare il 'colpo di reni' della svolta per il bene di tutti. Andremo all’incontro con la fermezza che ci contraddistingue e già da oggi chiediamo alla parte politica, Regione, Provincia, Comune e al Ministro risposte e soluzioni: non tollereremo che il tavolo diventi un ring per lo scontro in nome degli interessi politici dei partiti nazionali. Se questo dovesse accadere, se il sacrosanto diritto a scuole nuove e sicure per i bambini aquilani fosse messo nuovamente da parte, lo grideremo ad alta voce indicando senza timore i responsabili di questa assurda e intollerabile vergogna".
Più chiaro di così.
Intanto, i capigruppo di Pd e Passo Possibile in Consiglio comunale, Stefano Palumbo e Paolo Romano, hanno annunciato che depositeranno un ordine del giorno che impegni il sindaco e il vicesindaco con delega all'edilizia scolastica "a richiedere al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e all'Anac la proroga degli accordi sottoscritti nell'estate del 2018 con il Comune dell'Aquila, oramai in scadenza al 31.12.2019".
L'obiettivo è far ripartire e utilizzare gli accordi attuativi di uno strumento che è giunto a scadenza senza mai essere stato utilizzato "e che il legislatore nazionale ha concesso alla città dell'Aquila proprio per la semplificazione e l'accelerazione della ricostruzione dell'edilizia scolastica. Abbiamo già delle norme semplificate, in deroga al codice degli appalti, che ci consentono di portare avanti l'edilizia scolastica ed è bene usarle anziché inveire contro il Governo", hanno inteso sottolineare Palumbo e Romano, replicando così, seppure indirettamente, al sindaco dell'Aquila.
"L'ordine del giorno tende anche a far approvare dal Consiglio Comunale, nel più breve tempo possibile, il programma di assetto dell'edilizia scolastica comunale così da poter avere un elenco di scuole che in base alle fasi di progettazione acquisite hanno una reale scala di priorità utilizzabile per le semplificazioni amministrative. L'elenco che era stato allegato all'accordo Comune-Provveditorato-Anac constava infatti di otto scuole che però pativano criticità varie; alcune di finanziamento, in generale di progettazione e, in un caso, persino di presunta sismicità del sito previsto per la ricostruzione. Quell'elenco andrà aggiornato con altre scuole che beneficiano almeno della fase progettuale, così da accorciare i tempi e poter vedere risultati concreti e non solo annunci su carta".