Sabato, 18 Gennaio 2020 19:36

Ricostruzione scuole, il Pd attacca Biondi: "Basta dare colpe agli altri, serve serietà"

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“Sulle scuole ci vuole senso di responsabilità. Non si possono sollevare di continuo cortine di fumo armando conflitti con le altre istituzioni”.

Il Partito democratico torna a attaccare l’amministrazione Biondi sulla ricostruzione dell’edilizia scolastica, ancora ferma all’anno zero.

L’accordo raggiunto in settimana a Palazzo Chigi al tavolo con Curcio non ha fatto altro, secondo Stefano Palumbo, Stefano Albano e Stefania Pezzopane, che far cadere la maschera del sindaco.

“Il Biondi che festeggiava l’affidamento a Invitalia del ruolo di stazione appaltante per la progettazione di quattro scuole” afferma Stefania Pezzopane “è lo stesso che, in occasione della visita all’Aquila dell’ex ministro Fioramonti, a dicembre, parlava di Invitalia come un palliativo e attaccava il governo per il mancato accoglimento degli emendamenti al decreto sisma. Questi attacchi, fin tanto che al governo c’è stata la Lega, non si verificavano. Sembra che da quando al governo c’è la nuova maggioranza, questa amministrazione non faccia altro che alzare barricate, cercare il conflitto con altre istituzioni, rinchiudersi in un miope isolamento”.

“Quanto agli emendamenti che Biondi aveva presentato” osserva la deputata del Pd “la sua sfuriata non era altro che un bluff. Quegli emendamenti, infatti, proponevano due cose: estendere la deroga al codice degli appalti contenuta nell’accordo sottoscritto da Comune, Anac e Provveditorato alle Opere pubbliche nel 2018 dalle scuole a tutta l’edilizia pubblica. E rendere il ricorso al sostegno del Provveditorato nella progettazione non obbligatorio. Questo vuol dire che la deroga per le scuole che Biondi ha rinnegato era una norma che in realtà giudicava valida, se era arrivato addirittura a chiederla per tutta la ricostruzione pubblica. Ma vuol dire anche che il Comune dell’Aquila, rendendo in sostanza facoltativo il ricorso all'appoggio del Provveditorato, voleva un potere esclusivo sugli appalti pubblici. Il senso del fallimento di questa giunta sulla ricostruzione delle scuole emerge anche dal confronto con il Cratere, dove lo stato di avanzamento della realizzazione degli interventi è al 54%, come dicono i dati dell’Usrc.

Che fine ha fatto la task force promessa da Biondi in campagna elettorale?” si chiede Stefano Palumbo, capogruppo del Pd in consiglio comunale “Attualmente nell’ufficio del Comune che si occupa della ricostruzione delle scuole ci sono solo due impiegati. Le uniche due scuole in cui sono partiti i lavori sono la Mariele Ventre e la scuola di Arischia, i cui progetti, realizzati peraltro quando era ancora in vigore la vecchia procedura, sono stati approvati dall’amministrazione Cialente. Biondi si è trovato a disporre di una normativa semplificata, grazie all’accordo con Anac e Provveditorato. In virtù di quell’accordo, poteva e doveva ‘aggredire’ la ricostruzione delle scuole, invece l’intesa è scaduta senza che siano stati avviati i lavori in nessuna delle delle sei scuole presenti nella famosa tabella che il Comune aveva stilato. Anche la vicenda della gara per la progettazione della scuola della Torretta andata deserta è emblematica. Il progetto definitivo doveva essere approvato sei mesi fa. Dopo due anni e mezzo non si possono continuare a scaricare le responsabilità su qualcun altro, armando conflitti con tutti. Serve serietà”.

“Assistiamo ormai a una maggioranza malata di annuncite, che brancola nel buio” attacca il segretario uscente del Pd aquilano Stefano Albano “e che è sempre più litigiosa. Prova ne sia il modo in cui è uscita dalla crisi che si era aperta con lo strappo della Lega sul bilancio. Non con un confronto sui temi e le scelte strategiche che interessano la città ma con beghe politiche. La colpa dei fallimenti non può essere sempre e soltanto degli altri: prima di Cialente, ora del Governo”.

Ultima modifica il Domenica, 19 Gennaio 2020 18:50

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