Come promesso qualche giorno fa, nel corso di una conferenza convocata in Provincia dal presidente Antonio Del Corvo, la senatrice democrat Stefania Pezzopane ha inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "Caro Presidente, faccio appello alla tua sensibilità e al tuo impegno per le scuole, per invitarti all'Aquila, così come ho già fatto con la ministra Giannini, per verificare qual è lo stato in cui versano le nostre scuole".
Nella missiva, la senatrice ha posto l'attenzione sull'emergenza che vive il cratere: "La scuola deve essere il luogo della 'grande bellezza'. La bellezza del sapere, la bellezza della comunità composta da studenti ed insegnanti. La bellezza di stare insieme e di diventare 'grandi'. Ma a questa bellezza - osserva Pezzopane - dovrebbe corrispondere quella degli edifici scolastici, dove i nostri figli trascorrono ore importanti delle loro giornate, ma che troppe volte si trovano in uno stato di degrado. Hai invitato i sindaci a segnalarti i casi più gravi di edilizia scolastica da risanare. E i sindaci stanno rispondendo con prontezza ed attenzione. C'è un caso speciale però in Italia, quello dell'Aquila e del cratere".
La senatrice Pezzopane ricorda la notte del 6 aprile 2009 e chissà che Renzi non colga l'occasione del quinto anniversario del sisma per una visita in città: "Il 6 aprile 2009, nel terribile sisma che ha distrutto il capoluogo abruzzese e tanti altri comuni, morirono 309 persone, di cui molti erano ragazzi e bambini. Alle 3,32 le scuole erano chiuse e tutti erano nelle loro case. Ma molti edifici scolastici hanno subito danni importanti. E ancora oggi in gran parte non vengono ricostruiti. Dopo il sisma la maggior parte degli studenti è ospitata nei Musp. Edifici prefabbricati, che sono serviti a tamponare l'emergenza e hanno consentito la ripresa dell'attività didattica, già a partire da settembre 2009. A cinque anni dal sisma, tuttavia, non ci sono ancora fondi sufficienti per ricostruire le scuole e dare ai nostri studenti sedi dignitose, scuole belle e sicure, come è loro diritto".
Una situazione allarmante: "Attualmente - si legge ancora nella lettera al premier - sono ben 31 i Musp esistenti, sia nel comune dell'Aquila, che nei comuni di Montereale, Scoppito, Ovindoli, Popoli, Rocca di Mezzo e Arsita, dove si trovano circa 6mila alunni, appartenenti a scuole di ogni ordine e grado. Dopo cinque anni questi edifici stanno letteralmente cadendo a pezzi e se non arrivano finanziamenti adeguati per ricostruire scuole vere, rischiamo che i moduli provvisori diventino definitivi. Dal 2009 ad oggi sono oltre 800 gli studenti che hanno abbandonato le scuole aquilane, perché si sono trasferiti altrove con le loro famiglie. Una diaspora, che aumenta ogni anno di più. Senza giovani, senza scuole, senza spazi aggregativi e senza centro storico, rischiamo di perdere anche la speranza di far ripartire una comunità, con i suoi fondamentali legami sociali".
Infine, il rinnovato appello a Renzi: "Vieni quanto prima all'Aquila, per toccare con mano la situazione e per organizzare insieme con i Comuni e la Provincia nei prossimi anni una rapida ricostruzione delle scuole".