Giovedì, 04 Giugno 2020 16:59

Ctgs: in Commissione attacchi bipartisan all'amministratore Pignatelli

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Si è riunita, stamane, la V Commissione ‘Garanzia e controllo’.

E si è riunita, di nuovo, su piattaforma digitale: evidentemente, col paese che riparte e le restrizioni che vanno allentandosi, il Comune dell’Aquila non è in grado ancora di garantire le riunioni delle Commissioni in presenza, sebbene il numero dei partecipanti sia persino più limitato rispetto ad una seduta di Consiglio. Tra l’altro, ai giornalisti non viene fornita la possibilità di seguire i lavori: un fatto grave che, ci auguriamo, non si ripeta in futuro.

Anche perché la Commissione di stamane era piuttosto importante, trattando, l’assise presieduta dal presidente Giustino Masciocco (Articolo 1), del Centro turistico del Gran Sasso, partecipata del Comune dell’Aquila che naviga in acque nient’affatto tranquille. Anzi: alle critiche delle opposizioni sulla gestione del presidente incaricato Dino Pignatelli hanno fatto da controcanto pesanti affondi giunti dai banchi della maggioranza, ed in particolare da Daniele D’Angelo (Benvenuto presente) e Roberto Jr Silveri (gruppo Misto) che ha addirittura annunciato l’intenzione di portare in Consiglio comunale una mozione che impegni il sindaco Pierluigi Biondi a destituire Pignatelli dall’incarico.

D’altra parte, ha spiegato il presidente Masciocco, gli obiettivi prefissati dall’amministrazione comunale non sono stati raggiunti, come evidenziato dalla relazione iniziale del vicepresidente della Commissione Paolo Romano (Italia Viva).

In particolare, non è stata ancora sanata – incredibilmente – la posizione dei 4 dipendenti del Centro turistico distaccati al Terminal di Collemaggio e all’Info-point della Fontana Luminosa; della vicenda ci eravamo già occupati nell’ottobre scorso: di fatto, il Ctgs - dall'ottobre 2017 - ha acconsentito alla richiesta di dislocare due lavoratori all'info-point della Fontana Luminosa ma non è mai stata sottoscritta alcuna convenzione tra la società e il Comune dell'Aquila; a farla semplice, il Ctgs - sebbene sia in condizioni finanziarie critiche - paga due lavoratori per svolgere funzioni che non attengono al core business dell'azienda, senza avere alcun rimborso dal Comune e senza che vi sia alcuna convenzione a sanare la situazione, con la conseguenza che, da un lato, l'amministratore unico sta generando un danno patrimoniale all'azienda e, dall'altro, si sta mettendo in una situazione nient'affatto rassicurante: cosa accadrebbe se uno dei lavoratori del Ctgs dislocati all'infopoint dovesse avere un infortunio sul posto di lavoro? 

“Non è finita qui”, sottolinea Paolo Romano; “altri due lavoratori, infatti, dal settembre 2019, sono stati trasferiti alla gestione del terminal di Collemaggio. Nel mese di febbraio è stato approntato un disciplinare che non è stato ancora sottoscritto. Tra l’altro, il provvedimento non fa altro che esautorare il Consiglio comunale: per offrire servizi aggiuntivi, infatti, bisognerebbe istruire una convenzione o un addendum contrattuale che dovrebbero necessariamente passare dall’approvazione dell’assise civica. Col disciplinare, al contrario, la Giunta ha inteso ‘scavalcare’ il Consiglio”.

Altro tema affrontato stamane è il furto di 18mila litri di gasolio da una cisterna situata vicino l’albergo di Campo Imperatore, nel gennaio scorso; un danno quantificabile in circa 22mila euro. Ebbene, stamane è emerso che non era stata prevista alcuna sorveglianza; anzi, il coperto di ferro della cisterna non era neanche chiuso con un lucchetto. Stamane, l’amministratore unico ha informato la Commissione che è stata installata una videocamera. Pignatelli non ha mancato di denunciare la situazione di degrado in cui versa l’albergo e l’area circostante, evidenziando i ritardi del Provveditorato alle Opere pubbliche nell’affidare i lavori di restauro. I commissari, tuttavia, non hanno potuto che sottolineare come la situazione del piazzale, in questi due anni, sia notevolmente peggiorata.

E ancora: in merito al debito del Centro turistico del Gran Sasso nei confronti del Comune dell’Aquila – quantificato a dicembre scorso in 2.5 milioni di euro – si sta ancora valutando la possibilità che l’albergo di Campo Imperatore venga ceduto all’Ente; “sta di fatto che non si sono fatti in avanti – ha aggiunto Romano - rispetto all’emendamento da me presentato a dicembre scorso, e sottoscritto dal sindaco Pierluigi Biondi e dal consigliere Americo Di Benedetto, che dava indirizzo al settore ‘Valorizzazione del patrimonio’ di predisporre uno studio con l’indicazione del possibile percorso di unificazione del Tpl dei servizi svolti da Ctgs e Ama all’interno di Ama, con la trasformazione del Centro turistico in una società patrimonio cui affidare la gestione dell’impiantistica sportiva cittadina”.

C’è poi la questione dei contributi previdenziali, aggiunge Masciocco, “versati ai lavoratori non come addetti ai trasporti ma come operai; in questo modo, l’Inps non può riconoscere ai dipendenti del Ctgs i diritti relativi alla funzione che ricoprono”.

Per non parlare del ‘pasticcio’ amministrativo seguito all’accordo con Asl e Protezione civile regionale per l’utilizzo dell’Hotel Cristallo come luogo di ricovero di pazienti guariti dal coronavirus ma che necessitavano ancora di restare sotto osservazione; di fatto, sebbene una sentenza del Commissario per il Riordino degli Usi civici di Regione Abruzzo abbia stabilito, a valle di un lungo contenzioso, la natura demaniale di almeno una parte dei terreni su cui insiste la struttura, l’Asbuc di Assergi non è stata coinvolta nell’accordo.

Una indifferenza che, oltre a mettere in discussione quanto fatto finora – l’affondo del capogruppo del Passo Possibile, Elia Serpetti – “pregiudica sicuramente qualsiasi iniziativa di sviluppo della nostra montagna. Il sindaco Pierluigi Biondi e l’amministratore unico Dino Pignatelli avrebbero dovuto definire i rapporti con l’Asbuc di Assergi prima di assumere qualsiasi decisione sull’Hotel Cristallo. Sembra, invece, che l’Amministrazione Separata non sia stata minimamente coinvolta nella delicata fase dell’emergenza sanitaria. Nessuno vuole contestare l’utilizzo della struttura in un momento di necessità, ma non si può continuare a far finta di niente. La Giunta Comunale e la maggioranza parlano, infatti, di progetti che non potranno mai essere realizzati in assenza di un accordo con i Rappresentanti dell’Asbuc. Pertanto”, conclude il consigliere Serpetti, “invito il Comune dell’Aquila ed il Centro Turistico ad avviare subito un confronto per chiarire la situazione e creare così le condizioni per un vero sviluppo turistico del Gran Sasso di cui il Cristallo rappresenta un elemento importante. Su questo il Passo Possibile è pronto, come sempre, ad offrire tutta la collaborazione necessaria”.

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