Mercoledì, 23 Aprile 2014 14:19

Regionali, Pietrucci presenta il programma. Anastasio esce dal Pd

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E' un programma ricco e dettagliato quello presentato oggi da Pierpaolo Pietrucci, candidato aquilano di punta del Partito Democratico alle elezioni regionali del 25 maggio.

Pietrucci si è seduto al lungo tavolo della sede del partito assieme al segretario aquilano Stefano Albano, con cui il connubio è sempre più forte (Albano è stato il più fervente sponsor delle primarie che hanno incoronato Pietrucci il 30 marzo scorso), con il capogruppo del Pd in consiglio comunale Maurizio Capri, con il segretario dei Giovani Democratici Mario Schettino e con il presidente dell'assemblea provinciale del partito Fabio Ranieri.

Diversi i punti programmatici sviscerati, con i quali l'ex capo di gabinetto del sindaco Cialente vuole arrivare a conquistare i cuori e soprattutto i voti del comprensorio aquilano: "In questi cinque anni la Regione ha lasciato completamente soli i Sindaci di questo territorio – ha esordito Pietrucci – che sono veri e propri eroi". Il programma si basa principalmente su due macroambiti: ricostruzione e lavoro.

Per quanto riguarda la ricostruzione, Pietrucci ha sottolineato il grande lavoro svolto dagli uffici per la ricostruzione di Pietro Di Stefano, Paolo Aielli e Paolo Esposito. Contestualmente, ha indicato la necessità di mettere mano a una legge urbanistica regionale "al fine di portare i servizi a tutti i comuni del cratere". L'obiettivo di Pietrucci è trascinare i temi della ricostruzione negli ambiti di competenza specifica della Regione Abruzzo.

Il candidato aquilano del Pd ha le idee chiare ed è in linea con quanto dichiarato in queste settimane dal candidato alla presidenza Luciano D'Alfonso, sulla presenza di due Abruzzi a due velocità, quello interno e quello adriatico: "Ci sono livelli e condizioni geografiche ed economiche diverse – ha evidenziato Pietrucci – sulle infrastrutture, ma anche sugli impianti sportivi e sulla sanità, dove la creazione di un'unica Azienda sanitaria locale sarebbe una follia”. Lo sviluppo della città industriale, ma anche del turismo e della cultura come attività produttiva, sono queste le priorità in campo economico che Pietrucci vuol portare in Regione, per incidere sul lavoro e scongiurare uno spopolamento comunque già in corso: "Negli ultimi anni sono andate via 6mila persone, e di queste 4mila hanno meno di quaranta anni".

Al centro del programma, anche la volontà di affrontare la politica regionale con un metodo diverso. Il consigliere provinciale ha ripetuto – come spesso si sente dire, ultimamente – i mantra della trasparenza amministrativa e della partecipazione delle popolazioni alle decisioni. Più concretamente, propone l'istituzione di consulte territoriali, composte da associazioni di categoria e sindacati, con l'obiettivo di avvicinare l'Ente regionale al cittadino.

Non sarà facile eleggere l'ex capo di gabinetto del Sindaco. Nonostante, anche oggi, Albano abbia sottolineato come "Pietrucci sia l'unico aquilano che ha la concreta possibilità di essere eletto", sono tanti gli aquilani che hanno abbracciato l'ideologia degli "equilibri avanzati" di Luciano D'Alfonso. Nusca, Verini, Arduini, e Pandolfi: sono solo alcuni dei nomi che possono togliere voti a Pierpaolo Pietrucci. Negli ultimi giorni, poi, si è aggiunta Simona Giannangeli, che si candiderà nella lista a sostegno della presidenza di Maurizio Acerbo.

Capitolo a parte merita la candidatura di Gianni Anastasio, ex sindaco di Pizzoli e candidato aquilano (assieme a Mimmo Srour) del Pd nelle elezioni regionali del 2008: l'ingegnere non ha corso alle primarie di comprensorio, per poi tuffarsi un paio di giorni dopo in una delle "liste del presidente" in appoggio a D'Alfonso. Ieri è stata ufficializzata la sua candidatura in "Abruzzo Civico", mentre oggi è stato riferito da Albano che Anastasio ha manifestato già una settimana fa la scelta di uscire dal Partito Democratico.

"Abbiamo provato a dirgli che sarebbe stato un errore candidarsi fuori dal partito al quale apparteneva, visto che avevamo concesso la deroga per la candidatura nelle civiche solo a Emilio Nusca – ha evidenziato Fabio Ranieri – ma non ha condiviso questo percorso. Ci dispiace, perché rischia di portare acqua al mulino di una lista che, se raggiunge il quorum, eleggerà personaggi molto distanti dalla sua storia politica, come Daniela Stati". Già quando Anastasio, attraverso un'intervista a NewsTown, espresse la sua volontà di candidarsi a prescindere dal percorso delle primarie, il Pd aquilano fu lapidario nel chiudere ogni spazio di manovra all'ex Sindaco di Pizzoli. Oggi Anastasio è comunque candidato, e il Pd dell'Aquila ha perso la battaglia, essendo stato scavalcato dalla volontà di D'Alfonso di imbarcare chiunque possa portare un quantitativo consistente di voti.

Se Pietrucci il 25 maggio non dovesse essere eletto, sarebbe una sconfitta durissima da digerire per la dirigenza aquilana del Partito Democratico. Tra un mese, insomma, vedremo se la maggiore forza della città riuscirà a esprimere una presenza in consiglio regionale, che manca dal 2000.

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 22:32

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