Martedì, 01 Settembre 2020 14:42

Incendio Punta Aderci, Paolucci: “Disegno di legge con un piano di intervento e 500 mila euro di fondi"

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“Ricostituire naturalmente l'ambiente danneggiato dalle fiamme che domenica 30 agosto hanno ingoiato buona parte della Riserva Naturale di “Punta Aderci” a Vasto, mira a questo il disegno di legge che presenteremo all’esame del Consiglio regionale, affinché l’area protetta, istituita con la legge regionale n. 9 del 20 febbraio 1998, ottenga al più presto un contributo straordinario per euro 500.000, allo scopo di predisporre e attuare un Piano strategico di attività per la rinaturalizzazione delle superfici interessate dai danni”.

Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Parliamo del futuro della prima riserva costiera nata nella nostra regione – sottolinea Paolucci – Era il 1998 quando si decise di puntare sulla bellezza e sull’ambiente di quella parte d’Abruzzo, riconoscendo così dignità e tutele anche a un pezzo del nostro territorio marino, ricco di storia ed espressione di una biodiversità che ha reso unica in Italia la riserva. È per questo indispensabile dare ristoro agli ingentissimi danni subiti dall’incendio di domenica 30 agosto, affinché i preziosi habitat continuino a viver. Lo potremo fare con un intervento economico capace di dare possibilità di agire al Comune di Vasto che ne è l’ente gestore: lo stanziamento proposto è di nuova istituzione, quindi ad hoc, quale "Contributo straordinario ripristino danni Riserva Punta Aderci", iscritto al Titolo 1 "Spese correnti", Missione 9, Programma 02 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale pluriennale 2020-2022".

"Un atto dovuto rispetto alla storia e al valore di quella che è stata la prima area protetta della costa abruzzese. Con i suoi circa 285 ettari di estensione che vanno dalla spiaggia di Punta Penna al promontorio di Punta d’Erce, da cui prende il nome, fino alla foce fiume Sinello, a confine con il comune di Casalbordino, la Riserva di Punta Aderci è stata la prima a coniugare natura, turismo e ambiente e a farne una risorsa per tutto l’Abruzzo. Accoglie spiagge, ma anche aree archeologiche, valloni, macchia mediterranea e habitat dunali e “vegetazione ripariale” sul fiume Sinello che in questi anni ne hanno fatto da attrattore turistico al territorio, nonché una nota destinazione per gite didattiche e percorsi di educazione ambientale. La riserva è ogni anno meta di visitatori da tutta Italia e di turisti amanti della natura in arrivo anche dall’Europa e da altri paesi stranieri. Un successo soprattutto legato alla incontaminata bellezza delle spiagge, fra le più frequentate c’è proprio quella di Punta Penna, con le sue dune, la flora e la fauna che hanno subito il danno peggiore a causa delle fiamme di due giorni fa".

"Scopo del disegno di legge è agevolare al più presto la predisposizione di un Piano a breve-medio termine che metta in moto azioni di rilancio dell'area protetta, con uno stanziamento di risorse a copertura dei primi interventi sulla riserva, affinché torni presto al suo originario splendore”.

Ultima modifica il Martedì, 01 Settembre 2020 14:46

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