Mercoledì, 04 Novembre 2020 19:41

Nuovo Dpcm, misure in vigore da venerdì. Abruzzo regione "gialla"

di 

Tutte le nuove misure previste dallultimo Dpcm - quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre.

Lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività. Lo rende noto Palazzo Chigi, specificando di averlo fatto "per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività".

Il Dpcm è stato firmato poco prima della mezzanotte di martedì prima e oggi è andato in Gazzetta Ufficiale.

Alle 20.20 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa da Palazzo Chigi.

La decisione di inserire una regione nello scenario 3 (regioni arancione) e 4 (regioni rosse) è stata presa dal ministro della Salute sulla base dei 21 indicatori che monitorano i dati della pandemia.

Nell'area gialla rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Sardegna, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Veneto, province di Trento e di Bolzano.

Nell'area arancione Puglia e Sicilia mentre in quella rossa Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta e Calabria.

In un secondo momento, una volta valutati i miglioramenti, le misure potranno essere modificate, d’intesa col presidente della Regione.

É possibile anche all’interno di regioni a bassa circolazione, che ci possano essere chiusure di alcune aree dove si possono sviluppare focolai importanti.

tabella zone

SCENARIO 3 (REGIONI ARANCIONI)

Per i territori che verranno inclusi nello scenario 3 caratterizzati da una elevata gravità e da un livello di rischio alto (regioni o comuni che siano), sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sarà comunque consentito spostarsi e uscire dal proprio comune o dalla propria regione per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza: questi spostamenti riguardano quindi docenti, alunni e gli accompagnatori di questi ultimi. Sarà consentito invece il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Sarà inoltre vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Per chi abita nei territori compresi nello scenario 3 non ci sono limiti agli spostamenti all’interno del comune di residenza, quindi si potrà liberamente uscire di casa.

Dovranno essere sospesi tutti i servizi di ristorazione (ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

SCENARIO 4 (REGIONI ROSSE)

Nelle aree che verranno inserite nello scenario 4, caratterizzato dalla massima gravità e da un livello di rischio alto, sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, e sarà vietato uscire di casa tranne che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui è consentita.

Anche in questo scenario sono sospesi tutti i servizi di ristorazione, è consentita solo la consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto. A differenza dello scenario 3, sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche nei centri commerciali, che rimarranno aperti solo per consentire l’accesso a queste attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie e alcune attività inerenti ai servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri e lavanderie.

Sono sospese tutte le attività sportive di gruppo, anche svolte nei centri sportivi all’aperto, ma è consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza fisica e con obbligo di mascherina. È invece consentito lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale, ma all’aperto. Le attività scolastiche si svolgono esclusivamente a distanza, tranne che per scuola dell’infanzia, elementare e prima media.

RESTRIZIONI NAZIONALI (REGIONI GIALLE)

In tutta Italia, indipendentemente dagli scenari in cui saranno inseriti i territori, sarà introdotto il cosiddetto “coprifuoco” alle 22, ovvero una limitazione della circolazione delle persone dopo tale ora. Per circolare bisognerà autocertificare una necessità di lavoro o di salute. Verranno chiusi i musei e le mostre, così come le sale scommesse e le sale giochi.

La didattica dovrà essere effettuata completamente a distanza nelle scuole superiori, tranne che per attività di laboratorio, mentre per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia si potrà fare attività didattica in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (tranne che per i bambini di età inferiore ai 6 anni). Nelle giornate festive e prefestive saranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ma potranno restare aperte le farmacie, i punti vendita di generi alimentari, i tabaccai e le edicole al loro interno. La capienza massima dei mezzi di trasporto pubblico verrà inoltre ridotta al 50 per cento.

Ristoranti e bar potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18: il consumo al tavolo sarà consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resterà consentita la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto.

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Novembre 2020 20:53

Articoli correlati (da tag)

Chiudi