Venerdì, 20 Novembre 2020 15:33

Vaccini antinfluenzali, Paolucci e Blasioli: “Marsilio fa l’influencer ma l'Abruzzo è rimasto senza scorte”

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“Tante parole e pochi fatti ha prodotto l’esecutivo regionale sul fronte della prevenzione dell’influenza: dopo aver sostenuto che la campagna dei vaccini antinfluenzali era iniziata in anticipo, nonostante i ritardi e l’approssimazione con cui solo tra fine luglio e fine agosto ha istruito indirizzi e stabilito le dosi basandole fra l’altro sul 2019 e non sui picchi pandemici del 2020, il territorio è rimasto sprovvisto delle dosi, come da mesi stiamo gridando e gli abruzzesi sono fanalino di coda anche nelle attese".

Ad affermarlo sono il capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere Pd Antonio Blasioli.

"Confusione e improvvisazione regnano sempre più sovrane in Regione, lamentano i consiglieri: “Marsilio pensa solo alla visibilità informando gli abruzzesi sulle sue comparsate televisive, attaccando il governo, e utilizzando i canali istituzionali della Regione, ma facendo poco o niente per ottenere le scorte dei vaccini, o procedendo con una lentezza non solo esasperante per quanti sono rimasti senza, pur essendo soggetti a rischio, ma rilevata anche da indagini nazionali. I numeri delle statistiche di Cittadinanzattiva sull’approvvigionamento dei vaccini parlano chiaro, la rilevazione colloca l’Abruzzo fra le Regioni più in ritardo del Paese sulle procedure, tanto che ha chiuso il 12 ottobre alcune gare come si può leggere nell'indagine disponibile nel link qui sotto:

https://www.cittadinanzattiva.it/comunicati/salute/13598-indagine-civica-di-cittadinanzattiva-sull-approvvigionamento-da-parte-della-regione-delle-dosi-di-vaccino-antinfluenzale-solo-10-regioni-rispondono.html

"Di certo, nella realtà all’inizio di settembre l’Aric con la determina n. 154 del 02/09/2020 ci dice che si è proceduto all’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del vaccino influenzale tetravalente virus Split (frammentato) inattivato (qiv – dai sei mesi di vita) per il quantitativo pari al 50% rispetto al fabbisogno indicato dalle Asl per un numero di dosi pari a 124.000 rispetto alle 248.000 richieste. Siamo a novembre e l’Abruzzo è talmente in ritardo, che non c’è certezza nemmeno sui fabbisogni richiesti in più dalle Asl, che peraltro dal 31 agosto sono aumentati di 92.300 dosi, malgrado in un primo momento avessero confermato le dosi del 2019".

"Piuttosto che un presidente-influencer, ne serve uno presente sulle esigenze della regione che amministra, capace di risolvere i problemi, stabilire priorità, fare in modo che la salute sia davvero un diritto di tutti, soprattutto delle persone più vulnerabili, che sono quelle destinatarie di vaccini non ancora pervenuti. Se tutto ciò accade ed è documentato da chi vive la trincea ogni giorno, parliamo della medicina di base e dei servizi territoriali, dimostra che Marsilio e la Giunta non si leggono neppure i provvedimenti urgenti che firmano e di cui si vantano nei loro deliri autocelebrativi. Forse perché sono troppo occupati ad apparire, che ad essere efficienti”.

La replica di Febbo: "Sciacalli"

"Paolucci e Blasioli insistono in una polemica dopo che in Consiglio regionale gli è stata data ampia e dettagliata risposta sull' argomento mancanza vaccini. Da un lato si presentano come buonisti che predicano la inopportunità di fare polemiche in questo momento e poi come sciacalli si affrettano ad alzare i toni su argomentazioni  che tutti conosciamo. Sarebbe fin troppo facile pubblicare titoli dei  quotidiani regionali di Toscana, Puglia, Campania, Lazio ma anche Lombardia Piemonte Veneto ecc ecc per smascherare la loro ipocrisia. I vaccini mancano ovunque perché le aziende produttrici non riescono ad assorbire la richiesta triplicata rispetto agli anni precedenti non solo in Italia ma in Europa e nel Mondo. Lo scorso anno in Abruzzo la vaccinazione è iniziata il 5 novembre e terminata a marzo  e ha visto  poco più di 265.000 fruitori, quest'anno è iniziata in anticipo il 1 ottobre e al 9 novembre sono già oltre 217.000 i vaccinati. Questo significa che già oltre l'80% dei fruitori rispetto allo scorso anno vi hanno fatto ricorso in un lasso di tempo molto più   ristretto e la richiesta è sicuramente ancora  molto alta. Sappiamo che c'è ritardo, come lo sanno le strutture delle Asl tutte attenzionate su questa problematica. Consiglio ai due colleghi di cambiare metodo ed obiettivi perché questa pandemia sta causando danni enormi al sistema sanitario ed economico e i cittadini si aspettano risposte non polemiche inutili e pretestuose".

Così il Consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo.

Ultima modifica il Venerdì, 20 Novembre 2020 18:14

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