Lunedì, 14 Dicembre 2020 15:07

Casette post sisma, Pietrucci replica a Santangelo: "I problemi si risolvono con l’impegno, non con le chiacchiere"

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Continua il botta e risposta tra i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci (Pd) e Roberto Santangelo (Azione politica) in merito alla nuova legge urbanistica regionale impugnata dal Governo e in particolare all’emendamento, presentato dallo stesso Santangelo, per la regolarizzazione delle casette provvisorie costruite dopo il terremoto.

“Se bastasse una battuta per risolvere problemi seri e complessi” afferma Pietrucci “potrei anch’io cavarmela rispondendo a Santangelo 'E'arrivato Cacini', citando la famosa battuta riferita al comico romano di avanspettacolo noto per i suoi atteggiamenti da sbruffone. Ma davvero Santangelo pensa di essere quel genio delle istituzioni che dopo 11 anni risolve con un tocco magico una questione che non hanno risolto neanche l’attuale amministrazione comunale di centrodestra in 3 anni, né le Giunte regionali che il centrodestra ha diretto per 7 anni dal terremoto del 2009 ad oggi ?”.

Purtroppo non bastano quattro righe di emendamento per affrontare il tema complesso delle “casette post sisma”. Come ho già detto, questo problema va affrontato nel quadro più ampio della nuova pianificazione del Comune dell’Aquila (di cui si è ormai persa ogni traccia anche per l’assenza da luglio di un assessore all’urbanistica) caratterizzata finora da scarsi risultati e clamorosi passi falsi come la sonora bocciatura della variante alle Norme Tecniche Attuative per la ricostruzione dei centri storici, annullata dal Tar”.

“Far credere che basti un articoletto di legge regionale, significa semplicemente prendere in giro i cittadini: la questione può e deve essere risolta con un percorso serio, un nuovo Piano Regolatore Generale, il rispetto dei vincoli, l’attuazione di norme e strumenti urbanistici, il superamento delle difficoltà all’accesso in fase di ricostruzione all’eco-sisma bonus, e la condivisione interistituzionale tra Comune, Provincia, Regione e Governo.
E l’impostazione elaborata da Pietro Di Stefano, all’epoca assessore della Giunta Cialente è la traccia utile e seria su cui muoversi. Solo così si potrà consentire laddove possibile - e coerentemente con un’idea di un assetto urbanistico per il nostro territorio - di dare risposte definitive alle aspettative di molti cittadini”.

“Peraltro, una soluzione adeguata su un tema analogo (e cioè la ricostruzione dei manufatti agricoli nel cratere sismico 2016) fu trovata con la LR 12/2017: con me la firmarono i consiglieri Mariani e Gatti (allora all’opposizione, e questa sì che è una corretta e proficua collaborazione istituzionale !) fu condivisa dai Commissari alla ricostruzione e non fu certo osservata dal Governo”.

“Se poi volessimo divertirci a fare un elenco sommario delle questioni più gravi su cui finora Santangelo ha dormito o su cui il centrodestra ha fatto gravissimi danni – evitando per pietà di citare la fallimentare gestione dell’emergenza Covid – potremmo partire dai 57 milioni di euro dell’assicurazione sismica del San Salvatore (sottratti da Chiodi per ripianarci il debito sanitario), all’inerzia sullo sviluppo del Gran Sasso (sul SIC si è bloccato tutto), alla totale assenza di iniziativa sulle crisi aziendali e le politiche industriali del territorio, alla vergognosa sudditanza sull’attuale politica sanitaria regionale che investe su Pescara e trascura le richieste della nostra ASL1, alle risorse per il microcredito tolti alle piccole imprese e regalati al Napoli calcio, alla scomparsa del Tavolo sulla Ricostruzione (che veniva mensilmente convocato da Lolli per concertare con tutte le parti sociali le azioni per i fondi del 4%), al destino del Parco Sirente Velino che si vuole solo ridurre per poi lasciarlo morire senza le risorse necessarie al suo sviluppo economico sostenibile. Consiglierei di non fare i gradassi. Non è mai troppo tardi per cominciare a lavorare con serietà e umiltà”.

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