Giovedì, 07 Gennaio 2021 15:57

Ricostruzione scuole, Pd: "Ora amministrazione ha strumenti e fondi per accelerare. Ma manca un piano dell'edilizia scolastica"

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"Oggi è stata riconsegnata alla comunità la scuola 'Mariele Ventre'. Dopo la scuola di Arischia, la cui inaugurazione è avvenuta all'inizio di questo anno scolastico, è solo la seconda scuola ricostruita a 11 anni dal sisma del 2009. Entrambe sono state pensate e appaltate grazie alla determinazione dell'allora Assessore Maurizio Capri ma entrambe hanno scontato le farraginosità, le contraddizioni e le lungaggini delle norme che regolano i lavori pubblici. Se solo si pensa che la scuola Mariele Ventre è stata appaltata a giugno del 2017 e che vede la luce solo oggi, si capisce come quelle regole non rispondessero adeguatamente all’esigenza di riappropriarsi in tempi ragionevoli dei tanti plessi scolastici distrutti dalla devastazione del terremoto".

Si legge in una nota firmata dalla segretaria comunale del Partito democratico Emanuela Di Giovambattista e dal capogruppo dem Stefano Palumbo.

"Oggi, per fortuna - rivendicano gli esponenti del Pd - anche grazie alle nostre battaglie, quelle regole sono cambiate. Per la ricostruzione delle scuole si sono fatti finalmente significativi passi in avanti nel superamento delle rigidissime ed estenuanti procedure con cui si è dovuto operare per anni. Solo nel 2016, dopo il terremoto del centro Italia, grazie al governo Gentiloni fu prevista la procedura derogatoria per gli appalti delle scuole che consentiva al Comune dell’Aquila, tramite accordo col Provveditorato alle Opere pubbliche e l’Anac, di semplificare e ridurre i tempi; con il “DL Scuola”, varato a primavera dello scorso anno dall’attuale Governo, si sono infine attribuiti ai Sindaci e ai presidenti di Provincia i poteri commissariali per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica".

Adesso, finalmente, le amministrazioni locali hanno tutti gli strumenti e i fondi necessari per imprimere un’accelerazione decisiva al processo ed evitare di attendere altro tempo per vedere le nostre scuole ricostruite e a servizio degli studenti e di tutta la comunità. "Occorre rilevare a tal proposito - denunciano, però, Di Giovambattista e Palumbo - come ancora ad oggi non esista un piano di edilizia scolastico complessivamente definito, con diverse scuole per le quali non è stato ancora individuato un sito su cui poter essere ricostruite. Un piano da definire velocemente e soprattutto secondo una visione urbanistica che, ad esempio, preveda dentro le mura cittadine la presenza di almeno una scuola per ogni ordine e grado, come leva per il ripopolamento del nostro centro storico".

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