Passi pure che il vertice di centrodestra per sanare le spaccature della maggioranza al Comune dell'Aquila si sia tenuto a Pescara, lascia francamente interdetti, però, che ad annunciare la soluzione della crisi sia il segretario regionale dell'Udc, il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio.
"Crisi superata grazie all'opera di mediazione dell'Udc", si legge in una nota firmata da Di Giuseppantonio; "abbiamo messo al centro L’Aquila e i suoi cittadini, convinti che il sindaco Pierluigi Biondi, al quale in questi mesi di fibrillazioni non abbiamo mai fatto venir meno la nostra vicinanza nel rispetto degli impegni presi con lui e con l’elettorato aquilano, possa portare avanti e concludere con ritrovata serenità il programma politico-amministrativo per la città capoluogo dell’Abruzzo".
Ora, formalmente la crisi non è ancora risolta; come anticipato da newstown [qui], il vertice di Pescara è servito a rasserenare i rapporti tra le forze di maggioranza: tuttavia, a fronte della richiesta di reintegro dei tre assessori della Lega, con le medesime deleghe, il sindaco Pierluigi Biondi ha chiesto le scuse del capogruppo del Carroccio Francesco De Santis che, di fatto, il 14 luglio scorso aveva formalizzato la crisi con un durissimo intervento in Consiglio comunale.
Sulla richiesta, le posizioni si sono irrigidite, col coordinatore regionale della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, che reputa sufficiente una presa di posizione del partito a chiusura della crisi che dovrebbe passare, tra l'altro, da un patto di fine legislatura su alcuni punti programmatici.
Biondi non ha ancora preso una posizione.
Intanto, però, l'Udc dichiara risolta la crisi. "Con senso di responsabilità, l’Udc - anche attraverso l’opera svolta dal capogruppo in Consiglio Comunale, Luciano Bontempo - in questi mesi ha sempre svolto un ruolo di mediazione, che ha senz’altro favorito il superamento delle divergenze in essere", ha tenuto a precisare il segretario regionale Di Giuseppantonio. Che ha poi aggiunto: "Non ho avanzato alcuna richiesta per un assessorato in Giunta, pur avendone l’opportunità, ma è prevalso il rispetto che come Udc abbiamo assunto per L’Aquila, ancora ferita dal sisma del 2009, e con il sindaco Biondi, che ha un indiscutibile impegno da portare a termine per la sua città".
Detto che non è chiaro a che titolo l'Udc, con un solo consigliere, avrebbe potuto pretendere un posto in Giunta, a dire il vero il capogruppo del partito Bontempo, in questi mesi, ha assunto posizioni tutt'altro che concilianti nei confronti del sindaco Biondi; anzi, è stato tra i malpancisti che hanno fatto traballare la maggioranza, fino alla decisione di federarsi con la Lega che ha restituito forza, al tavolo delle trattative, al segretario regionale del Carroccio Luigi D'Eramo. E' evidente che il comunicato diffuso nel pomeriggio ha il sapore di un passo indietro, a meno di non pensare che l'Udc stia provando a mettere pressione al sindaco dell'Aquila affinché chiuda la crisi restituendo le deleghe ai tre assessori leghisti.
E d'altra parte, in una intervista rilasciata stamane a L'Aquila Blog anche D'Eramo ha lasciato intendere che la crisi sia in via di soluzione: significa che il capogruppo del Carroccio De Santis chiederà scusa in Consiglio comunale? O significa che il sindaco Biondi ha deciso di non forzare la mano?
Staremo a vedere. Di certo, la 'coda' di una crisi irrituale lunga un anno, mai spiegata alla città, sta assumendo tratti davvero surreali.
Dal canto suo, il capogruppo e coordinatore comunale dell’Udc, Luciano Bontempo, si dice soddisfatto delle intese raggiunte. "Il lungo lavoro di mediazione portato avanti sta raccogliendo i suoi frutti se è vero che la parentesi Biondi-Lega è in via di chiusura - afferma - Nessun braccio di ferro: solo la scarsa comunicazione e la mancanza di un periodico confronto sono forieri di 'punti di svista' come questo. Nell'interesse di Biondi e dell’intera maggioranza c’è sempre stato il buon governo della città. Ora l'obiettivo è chiudere i punti programmatici messi a punto per L'Aquila e far emergere il lavoro svolto".
Punti di svista, insomma. Niente di più.