Martedì, 29 Giugno 2021 13:03

Regione, maggioranza in difficoltà: manca il numero legale in Consiglio

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"Disorganizzazione nei lavori delle Commissioni; mancanza di confronto costruttivo con le opposizioni; un Consiglio regionale al mese che reca un ordine del giorno vuoto tanto da essere costretti a ricorrere continuamente a provvedimenti fuori sacco. Oggi si aggiunge persino la mancanza di numero legale: questo è il governo di Marco Marsilio, questa la maggioranza di centrodestra".

L'affondo è della capogruppo del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi che commenta, così, la mancanza di numero legale che, stamane, ha costretto il presidente Lorenzo Sospiri a interrompere i lavori del Consiglio regionale che sono ripresi poco dopo.

"Nessun provvedimento utile agli abruzzesi e alle nostre imprese che da oltre un anno aspettano i contributi stanziati dal Cura Abruzzo 1 e 2: è un fallimento clamoroso sotto ogni punto di vista. I Fratelli d’Italia ottengono buoni risultati solo dimenandosi dai banchi dell’opposizione in Parlamento, ma quando sono al Governo si palesa tutta l’inadeguatezza di cui sono capaci", l'affondo di Marcozzi.

Sulla stessa lunghezza d'onda i consiglieri di centrosinistra: “Tanto tuonò che piovve: dopo oltre un mese di inattività del Consiglio, e una gestione dissennata dei lavori, la maggioranza di centrodestra non riesce ad assicurare nemmeno il numero legale perché la seduta cominci (si sono fermati a 14), rendendo così palesi le difficoltà interne e di capacità di guida della Regione".

L’unica cosa che unisce questo governo regionale - tuonano i componenti dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto - "è la possibilità di spartirsi poteri e nomine per accontentare amici e referenti politici e di governare attraverso leggi Omnibus, come tenteranno di fare anche stavolta, nella totale assenza di programmazione. Ma questo non equivale a fare gli interessi dei cittadini e delle cittadine abruzzesi, peraltro in un momento cruciale della vita di tutti".

Da giorni le opposizioni lamentano procedure improponibili per i lavori, prima delle Commissioni e poi del Consiglio, praticamente fermo da mesi, se non si conta l’ultima seduta resa possibile solo da una richiesta di riunione straordinaria, avanzata proprio dai banchi delle minoranze, sulle opportunità offerte dalla trasversalità. "Oltre a ingessare l’attività legislativa e a condizionarne la qualità, tant’è vero che le leggi nate da questo modus operandi sono state più volte cassate dal Governo, la latitanza si traduce anche in una brutta mancanza di rispetto del ruolo delle opposizioni, che non vengono messe in condizione né di lavorare, né di conoscere per tempo i provvedimenti che un’assemblea legislativa dovrebbe esprimere anche attraverso la dialettica politica. Questo non avviene - denunciano le forze di centrosinistra - chi governa è sempre in preda alla resa dei conti di turno e quando non è possibile mettersi d’accordo, si dà alla fuga, com’è accaduto tante volte in Commissione e com’è successo anche oggi in Consiglio. La maggioranza è ormai ferma, in balia di se stessa e dei suoi problemi, lasciano di fatto l'Abruzzo senza guida".

Ultima modifica il Martedì, 29 Giugno 2021 15:05

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