Si è tenuta stamane, presso la Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, la conferenza indetta dai consiglieri regionali del gruppo PD Silvio Paolucci (capogruppo) e Antonio Blasioli, a cui hanno preso parte i consiglieri comunali PD del Comune di Pescara Piero Giampietro e Stefania Catalano, Alberto Melarangelo, presidente del Consiglio del Comune di Teramo, Marusca Miscia, assessore alla cultura del Comune di Lanciano, Andrea Vecchiotti segretario del circolo Pd di Penne e Saverio Gileno dei Giovani Democratici Abruzzo.
"Grazie all’emendamento proposto dal centrosinistra e approvato dall’ultimo Consiglio Regionale, le biblioteche regionali potranno riaprire, dopo mesi di attesa delle sanificazioni e delle operazioni propedeutiche che la Regione aveva imposto ai locali sul territorio e ad altri uffici istituzionali regionali, ma non aveva reso possibile, perché non aveva predisposto le necessarie coperture finanziarie", hanno spiegato Paolucci e Blasioli. "Come consiglieri firmatari dell’atto, recepito dall’assise e votato anche dalla maggioranza, veglieremo ora affinché i 131.820,92 euro, sufficienti per tutto il 2021, siano subito impiegati in modo da consentire l’apertura delle biblioteche già da settembre, con la ripartenza di scuole e università e perché non manchino risorse per il 2022. La completa mancanza di programmazione del centrodestra, che oggi cerca di attribuirsi il merito di uno stanziamento che senza l’emendamento del centrosinistra non sarebbe mai avvenuto, ha tolto per mesi all’Abruzzo la possibilità di fruire dell’immenso patrimonio custodito nelle biblioteche regionali, che solo con le sanificazioni disposte a seguito della nostra mobilitazione potranno aprire le loro porte al pubblico, dopo tanti mesi di chiusura".
"L’inerzia del centrodestra che oggi si intesta un risultato da noi ottenuto è stata a dir poco scioccante – hanno aggiunto i consiglieri – L’emergenza democratica provocata con la chiusura delle biblioteche per mancanza di fondi per la sanificazione è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. Le biblioteche sono presidi culturali fondamentali che valorizzano le città e aiutano la crescita e la formazione della società, eppure dalla Giunta Marsilio le biblioteche abruzzesi non sono state considerate luoghi prioritari da difendere e rendere operativi e fruibili, come dimostrano due gravi mancanze previsionali su cui di fatto siamo intervenuti noi con decisione e celerità: il mancato stanziamento di fondi per la loro sanificazione e immediata apertura al pubblico e la mancata programmazione di nuovo personale specializzato da assumere per potenziarne servizi e orari. Avevamo già segnalato la precaria situazione di carenza di organico delle biblioteche in Abruzzo in un’interpellanza discussa il 15 settembre 2020, rimasta inascoltata, tant’è che la Giunta di centrodestra non ha integrato nemmeno il Piano triennale del fabbisogno del personale con specifiche professionalità, come le figure di archivisti, bibliotecari, lasciando nella completa incertezza il futuro dell’intero comparto delle biblioteche regionali, sotto organico e chiuse al pubblico".
Una situazione inaccettabile, perché le biblioteche sono punti di riferimento fondamentali sul territorio e la loro funzione sociale va oltre la consultazione o il prestito di un libro. "Se la Giunta ora non si attiverà subito per la più veloce riapertura, la nostra mobilitazione proseguirà, con forza, convinzione e adesione sempre più estesa".
La situazione. Le biblioteche regionali sono chiuse al pubblico ovunque per la mancanza di sanificazioni, succede a Pescara, Penne, L’Aquila, Teramo, Atri, Giulianova, Nereto, Chieti, Torre de’ Passeri, nonché a Lanciano e Sulmona, sedi queste ultime dove addirittura non si fanno nemmeno le pulizie ordinarie, perché non sono stati stanziati i fondi necessari a consentirlo, denunciano i consiglieri.
Ma non basta: "Dall’accesso agli atti che abbiamo fatto per capire lo stato dell’arte, è emerso un problema ancora più esteso, perché la Regione non ha sanificato nemmeno tutte le sue sedi istituzionali e quelle della Giunta! Dunque oggi l’incapacità programmatoria di questo governo regionale di destra ha provocato una situazione addirittura paradossale: da una parte impiegati e personale regionale lavorano in ambienti contra legem e non sicuri, stando alle prescrizioni che la stessa Regione ha reso obbligatorie nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), approvato dalla Giunta regionale con Deliberazione del 28.06.2021, n. 391; dall’altra, invece, le biblioteche restano chiuse perché la presenza del pubblico imporrebbe sanificazioni che non sono state fatte, per la mancanza di risorse, peraltro limitate".
Questo fino a due giorni fa.
L’emendamento PD. Ora la situazione è radicalmente cambiata. A fronte dell’impasse, "abbiamo elaborato la proposta di un emendamento approvato nella seduta consiliare di martedì 3 agosto, che è un atto funzionale allo stanziamento della somma necessaria, pari a 131.820,92 euro, a consentire al Servizio competente di mettere in campo tutte le azioni e misure tese ad evitare fino a tutto il 2021 la trasmissione del contagio del virus SARS-CoV-2 all'interno di tutti i luoghi di lavoro, sedi regionali, nonché di tutti gli Uffici Attività culturali e biblioteche della Regione Abruzzo dislocati sul territorio, così come previste obbligatoriamente dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).