Fumata nera per l'elezione del coordinatore dei sindaci del cratere 2009.
A causa di alcune assenze all'assemblea convocata a Fossa dal primo cittadino di Cugnoli Lanfranco Chiola, la nomina è stata rinviata di nuovo. A data da destinarsi.
E' quasi un anno che manca la figura di riferimento per i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto di 12 anni fa, che faccia da collegamento tra i territori, l'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere e il Governo.
"Il fatto che l'assemblea sia stata convocata solo oggi, 10 Agosto, fa capire a chiunque che il sindaco Chiola sta facendo di tutto per mantenere lo status quo", l'affondo del segretario regionale del Partito democratico Michele Fina. "Sono grato a tutte le amministrazioni che, nonostante la singolarità della convocazione, hanno garantito la loro presenza. Non si può non biasimare invece chi è stato assente, contro gli interessi del proprio comune e dei propri amministrati".
Oramai un paio di mesi fa, i sindaci di Acciano e Tornimparte, Fabio Camilli e Giacomo Carnicelli, delegati dai colleghi di centrosinistra ad avviare un confronto con il centrodestra per arrivare ad una nomina condivisa da tutti, avevano inteso sottolineare come "gli interessi del territorio" venissero "prima di qualunque interesse di parte".
Parole che, di fatto, avevano confermato i rumors che volevano le forze di centrodestra e centrosinistra incapaci di fare sintesi.
Tensioni che sono state confermate oggi.
"Nei mesi scorsi", avevano svelato Camilli e Carnicelli alla fine di giugno, "abbiamo partecipato a diversi incontri e, in ogni occasione, abbiamo rappresentato l'urgenza di una profonda riforma della governance del sisma 2009; in particolare, la necessità di un Coordinatore unico e quindi con la giusta autorevolezza per affrontare i tanti problemi irrisolti come la ricostruzione pubblica ed i rapporti tra Comuni e USRC. Ebbene, nonostante la disponibilità dichiarata a costruire insieme questo nuovo assetto e l'impegno preso a garantire comunque una nuova governance entro maggio, ad oggi, purtroppo, non riusciamo ad arrivare alla convocazione dell’Assemblea dei Sindaci".
La convocazione è arrivata, ma ha portato ad un nulla di fatto.
Eppure, sembrava si fosse arrivati ad un compromesso: il coordinatore al centrosinistra, col Pd che preme per la nomina del sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio, al centrodestra il vice, il primo cittadino di Montereale Massimiliano Giorgi. Evidentemente, però, non tutti erano d'accordo e nel campo di centrosinistra, in particolare, è mancato il sostegno unanime sul profilo di Anastasio.
Di qui, la stoccata del segretario regionale dem Fina: "Tutti gli amministratori hanno più volte sottolineato i tanti problemi irrisolti come la ricostruzione pubblica e i rapporti tra Comuni e USRC. Tutti sollecitano tempestività dai governi e chiedono di poter condividere le opportunità che si sono aperte, con molte essenziali nuove risorse economiche da investire. Per questo è grave ogni ritardo, ogni rinvio, ogni assenza. Auspico che l'Assemblea dei sindaci possa essere riconvocata nel più breve tempo possibile, senza lasciar trascorrere altro tempo come si è fatto nei mesi scorsi. Ne va della credibilità e del futuro della parte più delicata e bisognosa di aiuto della nostra regione".
Chiola: "L’assemblea dei sindaci del cratere non nomina un nuovo coordinatore in quanto non condiviso"
"Spiace constatare che si continuano a giustificare le proprie gravi carenze e mancanze - protratte ormai da mesi - gettando fango e attaccando gratuitamente le persone che da anni si occupano e si preoccupano della ricostruzione post sisma Abruzzo 2009 nell’interesse comune dell’intero territorio abruzzese".
Così l’attuale coordinatore dei sindaci del cratere, Lanfranco Chiola, replica alle affermazioni del segretario regionale del Pd Michele Fina.
"L’assemblea dei sindaci dei comuni del cratere è stata convocata per il 10 agosto 2021 non di certo per mantenere lo status quo, ma semplicemente con uno spirito collaborativo nei confronti dei diversi schieramenti politici, o per meglio dire delle diverse correnti all’interno anche delle stesse aree, al fine di agevolare ed incentivare il raggiungimento di un punto di contatto che superasse la divisione e la frammentazione di fronte all’obiettivo - molto più importante - che è quello della ricostruzione di tutti i nostri paesi. Ma evidentemente, questo periodo trascorso non è stato sufficiente per addivenire ad un’intesa o accordo tra le parti che potesse consentire all’Assemblea dei Sindaci del cratere di nominare un nuovo coordinatore che rappresenti in maniera autorevole tutti i comuni coinvolti dalla ricostruzione".
A dire che il profilo di Anastasio non convince affatto.
"Noi amministratori locali - aggiunge il sindaco di Cugnoli - "sappiamo bene che il Comune non chiude mai, neanche per le ferie estive; per esserne a conoscenza è sufficiente chiederlo ai nostri concittadini, e in questo periodo anche ai turisti che, quotidianamente, si rivolgono a noi per le esigenze più disparate, ed ancora di più in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria, poiché l’ente locale rappresenta un punto di riferimento; in effetti, presso la sede comunale c’è sempre un amministratore (sindaco, vicesindaco, assessore o consigliere) pronto ad ascoltare e a farsi carico delle esigenze di tutti. Forse è il caso di chiedersi con umiltà, che non fa rima con presunzione, se l’assenza dei sindaci all’assemblea dei comuni del cratere sia dovuta alla data della convocazione o semplicemente alla mancata volontà di nominare un coordinatore proposto, in quanto non rappresentativo di tutti e fautore di spaccature all’interno dei 56 comuni del cratere".
"Torno a ribadire, congiuntamente all’intero Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee – conclude Chiola - che in questi ultimi mesi il Tavolo ha portato avanti la fondamentale questione della ricostruzione consolidando e coltivando rapporti interistituzionali costruttivi con la Struttura Tecnica di Missione di Roma, la Regione Abruzzo e l’USRC, riaccendendo l’attenzione su tematiche rimaste bloccate nel tempo. Invito caldamente chi afferma il contrario a ristabilire/rinsaldare i legami con il territorio che ha necessità di concretezza e non di sterili polemiche".