“Ho incontrato ieri un gruppo nutrito di lavoratrici e lavoratori precari della Asl 1 dell'Aquila, che lavorano da anni con le agenzie interinali per i servizi del Cup e non solo; già avevo incontrato lavoratrici aquilane che erano state spostate con una operazione molto spregiudicata da un impiego a tempo determinato a contratti di somministrazione. Tutti lavoratori che vivono nell’incertezza, mentre il carico di lavoro aumenta. La pandemia ci ha insegnato che con i servizi sanitari non si scherza e che l’efficienza degli stessi richiede professionalità ed esperienza: condivido quindi la proposta di stabilizzazione avanzata da diverse organizzazioni sindacali e sono convinta che la Regione Abruzzo non potrà dire di no".
A dirlo è la deputata del Pd Stefania Pezzopane che spiega come in altre regioni si sia già messa in campo una operazione di stabilizzazione.
"Non disperdiamo competenze cresciute sul campo, dando certezza a chi lavora e maggiore efficienza al servizio. L’emergenza Covid19 è stata un banco di prova terribile. I fondi assegnati agli enti locali ed alla Regione sono tanti e anche con il Pnrr si prevedono investimenti per rafforzare ed aumentare l’efficienza e la qualità; il Presidente Emiliano, in Puglia, sta facendo un percorso virtuoso, che parte da una revisione delle linee guida regionali, la creazione di una società in house regionale, l’utilizzo della clausola sociale e l’internalizzazione di numerosi lavoratori. Un'operazione di razionalizzazione e di efficienza, oltre che di superamento del precariato di circa 450 operatori".
La Asl dell’Aquila, dal 2009 in poi, ha subito discriminazioni perché i conteggi sui bilanci e sul personale venivano fatti proprio sull’anno terribile del terremoto, senza contare gli oltre 40 milioni dell’assicurazione dell’ospedale usati dalla destra al governo regionale per risanare i bilanci della regione. "È necessaria una operazione di stabilizzazione che, ne sono certa, sia la soluzione più conveniente ed utile per tutti", ribadisce Pezzopane. "Non solo la Puglia, ma anche altre regioni si stanno indirizzando su questa strada ed hanno internalizzato personale sanitario, amministrativo e di pulizia, del 118 e dei Cup. Va fatto anche in Abruzzo partendo proprio dalla Asl più in sofferenza sul personale, quella della Provincia dell’Aquila. La Regione apra un confronto, coinvolgendo sindacati, consiglieri regionali, parlamentari per preparare un grande progetto supportato dai fondi trasferiti dal governo e con il Pnrr, per non fare più operazioni elettoralistiche ma serie iniziative per rafforzare la sanità pubblica".