"Avevo preannunciato, tempo fa, che avrei spiegato le mie scelte rispetto alle prossime elezioni comunali nel corso di una conferenza stampa che, stamane, ho voluto convocare alla presenza di tanti compagni di viaggio; ci tengo a precisarlo: la mia non era una candidatura a sindaco dettata da ragioni personali bensì un gioco di squadra che ci ha visti protagonisti nel tentativo di affermare con convinzione delle idee e che oggi ci trova ancora uniti, in un percorso che vogliamo spiegare".
Parole di Stefano Palumbo, capogruppo del Partito democratico, che ha annunciato la sua candidatura per il rinnovo del Consiglio comunale da capolista nella lista dei democratici. Accanto a Palumbo, l'altro consigliere comunale Stefano Albano, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, Eva Fascetti, portavoce della conferenza delle Donne democratiche, il tesoriere dem Raffaele Iovenitti, il segretario dei Giovani democratici Paolo Antonelli e il segretario del circolo di Arischia Giorgio Loru.
"Avevo dato la mia disponibilità alla candidatura a sindaco della coalizione di centrosinistra e lo avevo fatto non tanto per rispondere ad una ambizione personale - ha tenuto a ribadire Palumbo - quanto alla richiesta di cambiamento che raccoglievo in città sia rispetto all'attuale amministrazione di centrodestra che nel perimetro di centrosinistra, ed in particolare nel Pd. Dunque, ho provato a costruire - con le persone che sono qui - un percorso alla luce del sole, col coinvolgimento di tante persone che non gravitano nell'orbita dei partiti ma sono attive nella società civile. Un percorso che si è incrociato, nell'ultimo periodo, col lavoro del tavolo di coalizione e che, sicuramente anche per mie responsabilità, proprio lì si è arenato. Ho commesso l'errore di pensare che, come me, anche altri ritenessero fondamentale mantenere compatto il fronte; sono prevalse, invece, altre logiche di cui non ha più senso discutere ma che vedranno il centrosinistra presentarsi alle elezioni con due schieramenti. Uno scenario rispetto al quale - ha aggiunto Palumbo - coerentemente col percorso seguito, ho ritenuto di dover dichiarare la mia indisponibilità: non era lo schema a cui avevo lavorato".
Da allora è passato un mese, un periodo di "profonda riflessione" lo definisce Palumbo, "e non per la delusione di non essere stato indicato come candidato sindaco ma per il dispiacere di una sconfitta maturata su due fronti: sul fronte del cambiamento e su quello dell'unità, su cui tanto ci eravamo spesi. Ma queste settimane sono state anche utili, personalmente, per confrontarmi con tante persone e scoprire che in città c'era una forte aspettativa sulla mia candidatura, che fosse radicata, e fondata, una richiesta di cambiamento".
Di qui la decisione di rompere gli indugi e scendere in campo da candidato consigliere. "Non mi candido né per senso di responsabilità né per ordini di scuderia: piuttosto, ritengo che il nostro percorso vada rilanciato con ancora maggiore forza; mi candido nella lista del Pd, partito su cui ho investito 10 anni della mia vita politica, e dove ritengo necessario portare avanti un'azione di rinnovamento, innovazione ed apertura a nuove energie. Una esigenza che ho avuto modo di rappresentare, in un confronto franco, all'onorevole Francesco Boccia, nel corso della sua visita in città. Da lui ho avuto rassicurazioni sul fatto che fosse una strada condivisa dal partito nazionale: è per questo che ho accettato di essere il capolista del Pd".
"Mi candido potendo rivendicare un lavoro di cinque anni che, insieme a Stefano Albano, spalla solidissima su cui ho potuto contare in Consiglio comunale e front-man del percorso politico fin qui descritto, abbiamo portato avanti non limitandoci alla semplice opposizione alle tante scelte sbagliate dell'amministrazione Biondi ma facendo tante proposte secondo la nostra visione della città. Mi candido per contribuire a dare alla città un'alternativa a questa disastrosa amministrazione di centrodestra che, in cinque anni, ha portato L'Aquila in un pantano amministrativo e di mancanza di prospettive. Mi candido, vorrei ribadirlo, non contro Americo Di Benedetto e la sua coalizione, con cui abbiamo lavorato affinché Pd e Passo Possibile potessero correre insieme alle elezioni: non ci siamo riusciti, ci troviamo in coalizioni contrapposte ma non rinuncerò alla costruzione di un percorso comune".
Anche perché, l'obiettivo è arrivare al ballottaggio, un obiettivo che - ha sottolineato Palumbo - "non può prescidere da due condizioni: una ottima affermazione di entrambe le coalizioni di centrosinistra ed un rapporto di rispetto reciproco che va assolutamente salvaguardato affinché si creino le condizioni per affrontare insieme il secondo turno. E noi potremo spendere la parola dell'unità avendola praticata in questi mesi. Certo, avrei voluto affrontare la campagna elettorale in prima persona, per poter comunicare la mia idea di città rispetto alle circostanze degli ultimi anni, dal superamento della pandemia con gli strumenti di rilancio messi a disposizione dal governo al superamento della fase finale della ricostruzione; avrei voluto farlo come capofila di un progetto politico: lo farò con un ruolo diverso, non meno importante, da candidato consigliere e da catalizzatore di quelle energie, di quelle realtà presenti in città che hanno espresso la loro voglia di cambiare, che guardano ad una città diversa, ad una politica diversa, ispirata al noi e non all'io".
Ha voluto ringraziare Palumbo per il percorso portato avanti il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci: "Non uso retorica, non mi appartiene: voglio però ringraziare Stefano di cuore; se siamo riusciti nel risultato di mettere in campo le nostre migliori energie lo dobbiamo alla generosità che ha dimostrato, con coraggio, un anno fa, avviando un percorso che ha visto il sostegno di tutti noi, lavorando ad una unità del centrosinistra che abbiamo cercato in ogni modo di preservare. D'altra parte, l'estate scorsa - per primo - avevo dichiarato pubblicamente che si sarebbe dovuto ripartire dall'esperienza che ci aveva visto sconfitti alle amministrative di cinque anni fa: io e Americo Di Benedetto siamo stati i primi a perdere quella scommessa, pur avendo portato a votare alle primarie 11 mila persone. L'occasione di rivincita la percepivo, in ogni confronto. Ho pensato bisognasse ripartire da Americo, col lavoro che stava facendo Stefano per riunire le forze di centrosinistra intorno ad un tavolo. Ci siamo riusciti, grazie a lui e grazie a Stefano Albano, alla segretaria cittadina Emanuela Di Giovambattista e al segretario regionale Michele Fina: non siamo riusciti, però, a convergere su un nome che unisse tutti".
"Ho fatto la mia battaglia - rivendica Pietrucci - non sono riuscito a portarla a casa: tuttavia, penso che ci siano davvero le condizioni per cacciare la destra e riaffermare la migliore classe dirigente per questo territorio. Con questo schema, con la candidatura di Americo Di Benedetto e Stefania Pezzopane, sono convinto che riusciremo a sprigionare tutte le migliori energie del campo largo di centrosinistra. Lavorerò affinché non si creino spaccature tra le due coalizioni: oggi siamo divisi ma alla chiusura delle urne per il primo turno delle amministrative, chiunque dovesse prevalere e andare al ballottaggio, dovremo essere uniti".
Sulla stessa lunghezza d'onda Stefano Albano, anche lui candidato con la lista del Pd alle amministrative di primavera. "Credo che la conferenza stampa di oggi fosse necessaria; qui, vedete il comitato che ha dato vita alla candidatura a sindaco di Stefano Palumbo. Non è mai stata una candidatura individuale, bensì una scelta collettiva in rappresentanza di un sentimento condiviso nel Pd, quello dell'unità e del rinnovamento. Tengo a ringraziare Stefano, che ha deciso di dare il volto a questa linea politica, tengo a ringraziare il Pd, dai livelli nazionali ai livelli locali. L'idea che serva un campo largo e che il Pd non debba considerarsi autosufficiente la portiamo avanti da anni sul territorio: non è un caso che siamo stati noi, alla fine del mandato di Massimo Cialente, ad avviare una fase di verifica che ci consentì di tenere unita la coalizione nonostante gli sconquassi creati dal segretario di allora, Matteo Renzi. Non è un caso che siamo stati noi ad animare la mozione di Nicola Zingaretti, che ha fatto propria la necessità di un rinnovamento del Pd come partito federatore di un campo largo. Abbiamo sempre espresso questa linea, dal livello nazionale - ed Enrico Letta ne è pieno erede - ai congressi territoriali".
Non è un sofismo politologico, ha tenuto a precisare Albano: "quando a livello locale questo tipo di schema non viene messo in campo, lo paghiamo. E cito il risultato di Roseto dove al ballottaggio è andato il candidato di Azione", le sue parole. "Come Pietrucci, sono convinto che lo schema con la doppia candidatura possa comunque permetterci di mobilitare il maggior numero di elettori di centrosinistra, dai moderati alla sinistra. Ma poiché non si vincerà al primo turno, e decisivo sarà il ballottaggio, determinante risulterà l'impostazione che stiamo mettendo in campo. E' una sfida a portata di mano, c'è una amministrazione di centrodestra che può rivendicare pochissimo; viene da chiedersi che cosa avrebbero potuto raccontare alla città se non ci fossero stati i soldi del Pnrr che, oggi, consentono al centrodestra di cimentarsi con annunci continui su ciò che si intende realizzare. La giunta Biondi, però, sarà chiamata a raccontare ciò che ha realizzato in questi cinque anni; sarà chiamata a confrontarsi sulla mancata pianificazione del territorio, a partire dal Piano regolatore generale rimasto chiuso in un cassetto. Insomma, la partita è apertissima: per questo, continueremo a lavorare sul percorso intrapreso con la candidatura di Stefano Palumbo".
Di Giovambattista: "Sono grata a Palumbo ed Albano"
"Sono molto grata a Stefano Palumbo ed a Stefano Albano che hanno deciso di candidarsi nella lista del PD per le prossime elezioni amministrative, così come sono grata a tutti i dirigenti politici, presenti alla loro conferenza stampa, che hanno testimoniato di voler partecipare da protagonisti a questa campagna elettorale, a sostegno del PD e della candidatura a Sindaca di Stefania Pezzopane".
Si legge in una nota firmata dalla segretaria cittadina del Pd, Emanuela Di Giovambattista.
"Sono particolarmente riconoscente a Stefano Palumbo che ha accettato di guidare, come capolista, la lista del PD, accogliendo una proposta che è stata anche mia. Stasera stessa ho convocato una riunione del coordinamento politico cittadino per sancire definitivamente e formalmente questa decisione."