Giovedì, 28 Luglio 2022 12:52

Il Pd riparte con la Di Giovambattista. Attesa degli esiti dell' esposto di Caroccia

di  Marco Giancarli

Con il documento “Open”, il Partito Democratico dell’Aquila punta alla sua rifondazione. Questa mattina nella sede aquilana la sua segretaria Emanuela Di Giovambattista, ora dimissionaria ma per la quale manca solo l’ufficialità alla riconferma che avverrà questo pomeriggio nel corso del Congresso che la vede unica candidata al ruolo, ha spiegato quali i punti salienti da cui ripartire.

Ma per ripartire, come sottolinea la Di Giovambattista non si può non analizzare cosa ha portato i dem aquilani a questo punto. La Segretaria parla di due principali detonatori. Il primo, e forse il più decisivo è stato quello di una linea politica sbagliata poiché, all’interno del partito, c’era una linea unitaria tesa al mantenimento dell’ampiezza della coalizione guardando al candidato sindaco come partenza e non come arrivo ed un’altra linea che invece puntava a “marciare divisi per colpire uniti”.

“La divisione – dice la Di Giovambattista – è stato un grave errore che non ha consentito ai due schieramenti di vincere. Bisogna ripartire dalla sconfitta e lo dobbiamo dire molto chiaro è stata una debacle storica pesantissima”. La Di Giovambattista analizza anche altri aspetti che hanno portato al disastro elettorale di Giugno scorso.

Tra questi il grave impoverimento del partito di questi ultimi anni a causa delle scissioni con Articolo 1 e con il Passo Possibile che hanno frenato il consenso elettorale con una emorragia di dirigenti del partito che sono andati via.

Il nuovo corso del Partito dunque per la segretaria, deve vedere un cambio di passo importante con il Pd che dovrà avere come cardine fondamentale l’esterno e non più l’interno, ripartendo dall’ascolto dei cittadini che hanno chiesto un cambiamento radicale e profondo.

“E’ finito – ha detto la segretaria – il tempo di arroccamenti e diffidenza verso l’esterno”, annunciando l’apertura a tutti coloro che condividono i valori di centro sinistra a contribuire al rinnovamento richiesto dagli iscritti ed elettori. Altro aspetto quello della segreteria che dovrà essere nuova e con persone che non dovranno essere per forza iscritte al partito ma che vogliamo comunque dare una mano alla rifondazione del medesimo.

Questa la sostanza di un documento politico che aspira ad un  nuovo e radicale cambiamento composto dunque da un’apertura costante ed importante alla città, anche alla luce della grande opportunità che il Pnrr sta portando sul territorio e per la quale dovranno esserci progetti chiari e condivisi con tutta la città, cosi come ha anche sottolineato il capogruppo in consiglio comunale dei dem Stefano Albano che ha annunciato una assemblea permanente per condividere la scelta dei progetti.

Su tutto questo però c’è una spada di Damocle rappresentata dall’esposto inoltrato da Edoardo Caroccia nei giorni scorsi con il quale, alla luce della mancata redazione e tenuta annuale dell'anagrafe degli iscritti, della mancata costituzione dell'ufficio per le adesioni e della mancata certificazione della veridicità degli iscritti da parte della commissione provinciale o regionale di garanzia chiedeva di rinviare il congresso a dopo le elezioni politiche.

Esposto che dovrà essere adesso valutato dagli organismi competenti. Sulla questione è intervenuta la Di Giovambattista, sollecitata dai giornalisti che ha reputato tale esposto infondato e che alla domanda circa possibili timori che tutto questo progetto di rifondazione possa essere vanificato qualora l’esposto in questione venisse valutato positivamente ha detto: “Io sono ovviamente molto dispiaciuta per queste dinamiche, le ritengo infondate perché ho piena fiducia in quello che è il lavoro della Federazione provinciale che ha sempre compiuto tutto il lavoro in assoluta chiarezza e trasparenza." 

"Sono soprattutto dispiaciuta dal punto di vista politico – conclude la Di Giovambattista - perché ritengo che in questa fase il Partito Democratico non debba continuare ad essere avviluppato in un continuo dibattito interno fatto di ricerca di avversari o di nemici, ma debba completamente cambiare i metodi e anche la comunicazione. Il partito democratico è un partito che deve essere utile alla città, altrimenti non ha senso che esista, il Partito Democratico deve parlare alla città e ai cittadini, deve parlare dei loro bisogni e di quelli che sono loro problemi e deve dare soluzioni per poterli risolvere”.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Luglio 2022 18:04

Articoli correlati (da tag)

Chiudi