Dopo la denuncia (clicca qui) del gruppo del Partito Democratico, riguardante le spese per lo staff del sindaco, a loro dire la più alta in assoluto rispetto a quelle degli altri capoluoghi abruzzesi, e dopo la replica del sindaco Pierluigi Biondi (clicca qui), il Partito Democratico ha ritenuto di emanare un ulteriore comunicato, ribadendo, a brutto muso, quanto riportato nel precedente intervento.
"La risposta del sindaco al nostro comunicato stampa ci obbliga ad una chiarezza che in prima battuta avevamo preferito sfumare. È inaccettabile che il personale pagato con fondi pubblici comunali sia impiegato dal sindaco nella campagna elettorale del suo partito. Può forse Biondi negare che alcune di queste persone erano impegnate mercoledì nell'organizzazione della iniziativa politica di Giorgia Meloni all'Aquila? No, caro sindaco, non è populismo denunciare l'abuso del potere quando questo è fatto a danno di quella comunità che, seppur dall'opposizione, sentiamo di rappresentare anche noi.
È populismo invece cercare di confondere le acque mischiando cifre non paragonabili come lei ha provato a fare per svicolare da una richiesta di chiarimento ben precisa. Potremmo aggiungere, altresì, che pare piuttosto bizzarro prevedere in bilancio una somma di 445mila euro, “mera ipotesi di spesa” per “potenziali assunzioni di collaboratori” – come balbettato dal sindaco – considerato che il primo cittadino è in carica dal 2017 e, dunque, dovrebbe conoscere le esigenze di staff, il personale necessario, le funzioni e i compiti che i collaboratori sono chiamati a svolgere.
Quale ulteriore “necessità” potrebbe verificarsi per giustificare uno stanziamento così cospicuo? Spieghi Biondi, piuttosto, come è possibile che lo staff sia formato da 20 professionisti, considerato che negli altri capoluoghi di provincia non si superano le 4 unità. E chiarisca come si è arrivati a stanziare la somma monstre di 450 mila euro in bilancio, in un momento così delicato, con restrizioni e sacrifici a cui tutto il paese è chiamato, a partire da un chiarimento, doveroso, del personale attualmente in forza, della sua provenienza, dei compiti e delle funzioni assegnate. Restiamo in paziente attesa"