Martedì, 07 Maggio 2013 23:40

Parole, parole, parole: dopo lo sfogo di Cialente, le nuove promesse

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E’ stata una giornata lunghissima. A qualche ora dal clamoroso sfogo di Massimo Cialente, che ha restituito la fascia da primo cittadino e ha fatto togliere il tricolore dagli uffici pubblici, qualcosa sembra essersi mosso. Speriamo non siano i soliti annunci che fanno seguito ai gesti eclatanti del Sindaco.

Intanto abbiamo capito che la delega alla ricostruzione resta al ministro per la Coesione territoriale. Almeno così pare. Una buona notizia: Carlo Trigilia è studioso assai apprezzato di sociologia economica all’Università di Firenze e si occupa da sempre delle regioni meridionali, che considera una grande risorsa per il Paese.

Il Sindaco ha avuto modo di parlargli al telefono: il Ministro ha promesso lo sblocco di 255 milioni entro i primi giorni della prossima settimana. Lo ha confermato l’assessore alla ricostruzione, Pietro Di Stefano, che ha chiarito che "alla prima tranche seguirà, verosimilmente entro un mese, la seconda tranche da 300 milioni. E' stato necessario ricordare all'Italia - ha detto Di Stefano - come hanno bene argomentato gli storici dell'arte all'indomani della loro visita in città, che il centro monumentale dell'Aquila appartiene alla Nazione e la sua ricostruzione non è e non deve essere un problema locale. Sono necessarie tutte le energie e dunque ben vengano anche quelle, seppur tardive, del presidente della Regione, ex Commissario alla Ricostruzione, Gianni Chiodi e del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo".

"Quello che serve – ha concluso l’Assessore - sono finanziamenti certi e costanti nel tempo che possono essere erogati esclusivamente, non mi stancherò mai di ripeterlo, con il ripristino della Cassa Depositi e Prestiti, modalità che, peraltro, la gestione Chiodi non seppe assicurare. Questa è la posizione del Comune dell'Aquila e dei Comuni del Cratere Sismico. Una posizione compatta, trasversale, chiara che il Governo non può ignorare".

I soldi in arrivo, a fare due conti, dovrebbero sbloccare cantieri per 500 milioni. Il meccanismo attuale, infatti, prevede che si anticipi il 43% per le imprese e il 2% per i tecnici.

Inoltre, il Sindaco dell’Aquila ha ricevuto la telefonata di Graziano Del Rio, ministro per gli Affari regionali del nuovo governo Letta. L’esecutivo starebbe lavorando per il miliardo di euro più volte annunciato, da inserire nel maxi decreto. Ci vorrà, però, almeno un mese.

Il Presidente del Consiglio si sarebbe interessato personalmente della vicenda aquilana, chiedendo al sottosegretario Giovanni Legnini un promemoria sulle criticità della ricostruzione: "abbiamo avuto certezza che la vicenda aquilana e dei comuni del cratere saranno presto discussi con il presidente Letta", ha sottolineato la senatrice Stefania Pezzopane. "Già in occasione della discussione sulla fiducia nell'aula del Senato, il Pd ha voluto esplicitamente che la questione della ricostruzione post sisma trovasse spazio nel dibattito e, insieme al sottosegretario Giovanni Legnini, abbiamo immediatamente contattato il Presidente a cui verrà consegnato, proprio in queste ore, una dettagliata sintesi dell'emergenza che si è venuta a creare".

"La nostra proposta per superare l'emergenza - continua la Pezzopane - prevede due azioni concrete: la prima, sulla quale siamo già attivi, riguarda la Corte dei Conti e il MEF perché eroghino le somme a loro disposizione: si stanno, infatti, finalmente sbloccando una parte delle risorse attese dai comuni del cratere e in particolare dal comune dell'Aquila, anche se siamo consapevoli che non basteranno. La seconda riguarda direttamente il governo e il parlamento, e anche su questo stiamo predisponendo una proposta di legge per reperire un miliardo l'anno con il meccanismo Cassa depositi e Prestiti. Su queste due questioni chiediamo all'intero governo una verifica veloce per dare più certezze e speranze ai cittadini del cratere".

La senatrice aquilana del Partito Democratico è stata, tra l'altro, nominata componente della sesta commissione del Senato, su Finanze e Tesoro, che ha competenza nell’esaminare disegni di legge, atti e documenti afferenti al settore tributario e finanziario. "Si tratta di un osservatorio positivo ed utile per tutte le vicende legate all’Abruzzo e in particolare a L’Aquila e la sua ricostruzione. Verificheremo tutte le entrate, in particolare quelle che serviranno alla ricostruzione, ivi compresa la vicenda Lotto e giochi".

Promesse, insomma. Ancora promesse. Chissà se stavolta i soldi arriveranno davvero. Per ora, non c'è nulla di certo. Ai cittadini è stata chiesto spesso di avere fiducia: difficile, se è vero che oramai da quattro anni, con una certa frequenza, assistiamo ad iniziative bizzarre ed estreme, dalle carriole a palazzo Chigi alle dimissioni del Sindaco poi ritirate, dal Consiglio comunale a Roma fino alla decisione di togliere la bandiera dagli uffici pubblici. Ogni volta, qualche ora dopo, sono arrivate le promesse di nuovi fondi per la ricostruzione. Promesse poi puntualmente disattese.

Speriamo che nel Consiglio comunale straordinario, convocato per domani alle 15:30, la Giunta chiarisca qual è la reale situazione. Quanti soldi arriveranno nelle prossime settimane, quante pratiche verranno sbloccate, quante rimarranno inevase, come si intende agire sui tavoli romani per ottenere fondi certi per i prossimi anni? E’ giusto che i cittadini sappiano quando potranno tornare a casa. Non si può restare ostaggi di promesse mancate.

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Maggio 2013 16:57

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