Dopo la crisi sfiorata la scorsa settimana sul nuovo regolamento Iuc (la cui approvazione è arrivata per il rotto della cuffia lunedì), la maggioranza ritrova unità e compattezza, rivendica il risultato portato a casa su Tari e Tasi e manda messaggi di distensione a Cialente, stigmatizzando al tempo stesso l'opposizione (soprattutto quella di centrodestra) per l'ostruzionismo praticato in aula in varie occasioni, dalle aree bianche alle tasse fino alla delibera sull'ampliamento dell'aeroporto.
E' proprio la ricucitura con il primo cittadino (invitato comunque a stemprerare la sua "vis polemica") il dato politico emerso dalla conferenza stampa convocata questa mattina dall'assessore al Bilancio Lelio De Santis per illustrare le nuove aliquote relative alle tasse sulla casa.
Un incontro trasformatosi ben presto in un pretesto per annunciare il ritrovato idillio all'interno della coalizione di centrosinistra, attraversata nelle ultime settimane da strappi e fibrillazioni che avevano portato lo stesso Cialente a bacchettare pesantemente i suoi e a rimpiangere, addirittura, le consiliature degli anni passati ("Ai miei tempi queste cose non sarebbero accadute. Era un altro mondo, altra gente").
Non a caso accanto a De Santis hanno tenuto a essere presenti anche Giustino Masciocco (Sel), Gianni Padovani (Socialisti italiani), Tonino De Paolis (Pd), Giuliano Di Nicola (Idv) e Ermanno Giorgi (Centro democratico).
"La maggioranza è compatta" è stato il refrain scandito dai consiglieri, che hanno minimizzato le tensioni dei giorni scorsi derubricandole a "incomprensioni" e rigettato la palla della tenuta politica nel campo dell'opposizione: "I problemi del centrosinistra non sono niente se confrontati con quelli, ben più seri, che ha la minoranza" ha detto Di Nicola. "Non tollereremo più le scorrettezze commesse in questi mesi. Mi riferisco soprattutto alle volte in cui è venuto a mancare il numero legale perché alcuni consiglieri d'opposizione, che peraltro in alcuni casi avevano presentato anche degli emendamenti a dei provvedimenti che si stavano votando, hanno abbandonato l'aula. D'ora in avanti" ha concluso Di Nicola "pretenderemo, da parte di ogni consigliere che depositerà un emendamento, una dichiarazione pubblica che lo impegni a rimanere in aula al momento del voto".
Di "polemiche pretestuose" e "opposizione di facciata" hanno parlato anche Masciocco e De Santis, anche se poi quest'ultimo ha dichiarato di aver apprezzato l'atteggiamento collaborativo avuto sul regolamento Iuc, parzialmente modificato proprio grazie ad alcuni emendamenti presentati dalla minoranza.
A proposito delle tasse, l'assessore ha rivendicato come importanti risultati sia i risparmi sostanziosi di cui potranno usufruire, con la Tari, le attività commerciali (fino a 200 euro l'anno in meno rispetto alla vecchia Tarsu) sia il contenimento della Tasi al 2 per mille.
Per ciò che concerne la Tasi, nel caso degli immobili dati in locazione, facendo pagare il 70% ai proprietari e il 30% agli inquilini, il Comune ha voluto mitigare il peso che questa mini patrimoniale avrà sulle tasche dei cittadini intestari di abitazioni. Si spera infatti che ripartendo in questo modo il peso del nuovo tributo, possa essere disincentivato il nero nel mercato degli affitti.
Resta da capire se, sempre sulla Tasi, ci sono margini di manovra per studiare ulteriori sconti nei confronti delle attività commerciali che decideranno di ricollocarsi nei centri storici. Al momento allo studio del Comune c'è un'ipotesi di una decurtazione del 50% ma, ha spiegato De Santis, "il provvedimento va inquadrato in un disegno complessivo di rilancio dei centri storici e in più vanno trovate le coperture".
Tari, la nota di Appello per L'Aquila
Finalmente anche a L’Aquila chi pratica il compostaggio domestico potrà accedere a uno sgravio, pari al 20%, sull’imposta per i rifiuti che attualmente prende il nome di TARI.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato la nostra proposta in questo senso, volta a premiare le cittadine e i cittadini che, recuperando in proprio la frazione organica prodotta con la trasformazione in compost da usare come fertilizzante, contribuiscono alla riduzione dei rifiuti solidi urbani gestiti dal Comune attraverso l’ASM.
Si tratta di un primo passo in linea con la strategia Rifiuti Zero, anche se siamo ancora molto lontani dall’applicazione su tutto il territorio della tariffa puntuale – paghi in base alla quantità di indifferenziato che produci -, unico sistema in grado di incentivare comportamenti virtuosi a tutto campo da parte dell’intera popolazione: autocompostaggio, ma anche riuso dei beni e acquisti consapevoli tesi a ridurre gli imballaggi.
Misura, quella della tariffa puntuale, per il momento impensabile, visto che ancora non si riesce ad organizzare una raccolta differenziata “porta a porta” che raggiunga tutti gli utenti, nonostante i proclami di questa Amministrazione che, solo 2 anni fa, con il programma di mandato assicurava l’obiettivo 100% entro il marzo 2013!
Sempre allo scopo di promuovere la pratica della differenziazione, abbiamo proposto di applicare uno sgravio pari all’incremento percentuale di raccolta differenziata rispetto all’anno precedente fino a un massimo del 30%. Visto che ci attestiamo ancora per quest’anno su valori irrisori, non dovrebbe essere difficile raggiungere in futuro incrementi – e quindi sgravi – significativi, come dimostra l’esperienza di tanti Comuni. Anche qui sono state trovate le coperture finanziarie e il Consiglio ha approvato, mentre ciò non è stato possibile per gli sgravi proposti a vantaggio delle utenze non domestiche che dimostrino l’avvio al riciclo dei rifiuti assimilati prodotti, una misura volta a migliorare la corretta gestione degli imballaggi da parte dei maggiori produttori.
La TARI compone, insieme alla già nota IMU e alla TASI – che copre i servizi indivisibili di cui gode l’intera cittadinanza-, la cosiddetta Imposta Unica Comunale, la cui approvazione in Consiglio, avvenuta nella seduta odierna, è propedeutica alla discussione del Bilancio di previsione 2014 che dovrà essere votato entro il 30 settembre prossimo.
Anche per le proposte da noi avanzate sulla TASI, il Comune ha risposto di non disporre delle necessarie coperture finanziarie. In particolare, avremmo voluto diminuire la quota a carico dell’utilizzatore che, per legge, deve essere compresa tra il 10% e il 30%. La proposta della Giunta, approvata dal Consiglio, stabilisce che tale quota sia pari al 30%, favorendo maggiormente i proprietari, mentre noi proponevamo il minimo consentito dalla norma, in considerazione della drammatica situazione che vivono tanti cittadini aquilani, in affitto spesso in conseguenza del’inagibilità e della mancata ricostruzione della propria abitazione o sede lavorativa, a prezzi mai calmierati e sotto la ripetuta minaccia che venga a mancare a breve il contributo di autonoma sistemazione. La misura in realtà non richiede copertura finanziaria, ma, in considerazione dell’enorme patrimonio abitativo di cui il Comune è proprietario (CASE e MAP) è chiaro che la riduzione dal 30% al 10% della quota a carico degli occupanti avrebbe inciso significativamente sulle casse comunali. Un Comune in difficoltà a riscuotere gli affitti e incapace di definire la questione delle bollette, ovvero semplicemente leggere i contatori, evidentemente non può permetterselo.