Martedì, 14 Maggio 2013 15:05

La ricostruzione al tempo dell’agonia del sistema politico: Apl chiede una legge organica

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“In mezzo agli scontri personali e politici ci sono le vite di tutti e una città che muore. Non dimentichiamolo mai”. Lo scrive il gruppo consiliare di Appello per L’Aquila, a qualche ora dall’audizione in Commissione Senato del Sindaco, Massimo Cialente. 

Criticando le ultime azioni del primo cittadino, "cartina al tornasole della sua concezione della politica e della rappresentanza", il gruppo si augura che “almeno questa prova di forza non sia finalizzata solo all’ottenimento di qualche accelerazione nell’erogazione dei fondi Cipe. Visto che di guerra non se ne fa una al giorno che almeno l’obiettivo sia finalmente una legge organica per la ricostruzione con fondi certi (tassa di scopo) e il ritorno al meccanismo della Cassa Deposito e Prestiti. Sono le due condizioni per sperare in una ricostruzione certa e in tempi stabiliti altrimenti – si legge - ogni anno sarà un’incertezza, ogni intoppo un rimpallo di responsabilità, ogni elargizione un favore”.

Il Sindaco “ha deciso da solo di andare allo scontro frontale con lo Stato. Una sorta di Cialente contro Tutti il cui rovescio della medaglia è, purtroppo, un Tutti contro L’Aquila”. 

E si perché, come scrivevamo, la situazione non ha certo facilitato i rapporti con il Governo, Prefetto, Questore, le burocrazie ministeriali fino ad arrivare al Presidente della Repubblica. E’ stato necessario muovere la macchina diplomatica per risolvere le divergenze.

“Il Sindaco dimostra una concezione proprietaria della città e del ruolo che ricopre altrimenti, prima di andare alla guerra, avrebbe sentito la sua città, le organizzazioni di categoria, i lavoratori, i cittadini”, attacca Appello per L’Aquila, "invece nulla di tutto ciò, solo azioni solitarie non concordate con nessuno anche approfittando dello stato comatoso della rappresentanza politica e della dissoluzione del suo stesso partito. E’ il modello dell’Uomo Solo al Comando e della Provvidenza che, vogliamo ricordare, è quello che ha distrutto il nostro Paese negli ultimi venti anni e non-ricostruito la nostra città devastandone anzi il territorio circostante. Il risultato è che i destini di un’intera città sono affidati alle azioni, agli umori e agli sfoghi di una sola persona”. 

In chiusura l’affondo: come già chiesto dal consigliere Ettore Di Cesare, nel corso dell’ultima assise comunale, “ci aspettiamo delle azioni forti da parte dei segretari locali dei partiti al governo, dalla riconsegna delle tessere alla chiusura delle sedi cittadine. Questo Governo è il Loro Governo, composto da Ministri del PD, PDL e Scelta civica e sostenuto da quei gruppi parlamentari”.

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